Filosofo (Mosca 1853 - Uzkoe, Mosca, 1900), figlio dello storico Sergej Michajlovič. Il suo insegnamento universitario a Mosca (iniziato con molto successo nel 1874 con la prolusione Krizis zapadnoj filosofii. [...] alla rivelazione religiosa particolarmente cristiana. Opere principali: Filosofskie načala cel´nogo znanija ("I principî filosoficidellaconoscenza integrale", 1877); C̆tenija o Bogočelovečestve ("Lezioni sul teandrismo", 1877-81); Kritika otvlec ...
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Filosofo tedesco (Lubecca 1920 - Altenberge, Vestfalia, 1996); ha insegnato nelle università di Kiel (1958-60), Giessen (1960-65), Bochum (1965-70) e Münster (1970-90). Influenzato dalla fenomenologia [...] husserliana e dalla filosofia ermeneutica, B. si è segnalato per le personali indagini storiche basate sulla nozione di metafora, di ogni cultura e operante in gran parte dellaconoscenza e dell'esperienza umane. Attraverso l'individuazione di un ...
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Filosofo (Elizavetgrad, od. Kirovograd, 1837 - Ginevra 1890). Visse dal 1867 in Germania, dove studiò a Lipsia e a Heidelberg, e dal 1882 in Svizzera, dove scrisse le sue principali opere in tedesco e [...] in francese. La sua filosofia, profondamente influenzata dal pensiero kantiano, da cui peraltro si distacca nella direzione di soluzioni metafisico-religiose, nega la validità dellaconoscenza empirica, poiché l'esperienza non è altro che "illusione ...
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Termine con cui si suole indicare la dottrina di I. Kant, com’è espressa soprattutto nella Critica della ragion pura. C. significa qui sottoporre la ragione a rigoroso esame, perché si chiariscano le sue [...] di fondamento. Si fissano così i limiti dellaconoscenza umana, rifiutando nel contempo la possibilità di una metafisica come scienza sul modello della fisica e della matematica. La nuova filosofia trascendentale che risulta da questa impostazione è ...
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Filosofo inglese (Londra 1887 - Cambridge 1971). Prof. in varie università e (1933-53) di filosofia morale a Cambridge. È uno degli esponenti del neorealismo inglese. Dopo un'iniziale adesione all'idealismo [...] di Bradley e McTaggart elaborò una filosofia impegnata ad analizzare i principali concetti in gioco nelle scienze, nella teoria dellaconoscenza e nell'etica da una prospettiva neorealistica. Opere principali: Perception, physics and reality (1914); ...
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Filosofo (Budapest 1850 - ivi 1927). Prof. nell'univ. di Budapest, è noto specialmente per un saggio sull'arte (1898) e come divulgatore dellafilosofia kantiana in Ungheria (La dottrina dellaconoscenza [...] in Kant, 1877); è anche autore di opere su Spinoza e su Diderot ...
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Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, G. ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata [...] ippocratico. Ritornato a Pergamo, G. approfondì le sue conoscenze anatomiche e chirurgiche come medico dei gladiatori, finché nel , sulla scorta di Aristotele, lasciavano all'indagine dellafilosofiadella natura) costituenti dei corpi, e cioè aria, ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] dipendenza dai fenomeni osservabili. È questo il senso avallato dai filosofidella scienza del Novecento, i quali – abbandonata la credenza che stesso il ruolo fondamentale delle i. ai fini del progresso dellaconoscenza.
Linguistica
In grammatica, ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] contraddittorî, e di fronte a cui somma conoscenza è la dotta ignoranza, vertice dellaconoscenza di Dio, "cuius ignorantia vera est ratio (superiore a ogni auctoritas umana) e alla filosofia (nemo intrat in coelum nisi per philosophiam): una ratio ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] conoscenza), Duns Scoto individuava la superiorità della v. nella libertà, di cui non gode l’intelletto, sottomesso all’oggetto dellaconoscenza sul piano conoscitivo (➔ pragmatismo), e la ‘filosofiadell’azione’ di M. Blondel (➔).
Il concetto di ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...