Filosofo francese, nato a Parigi il 18 ottobre 1859, da famiglia israelitica irlandese. Uscito dall'École normale nel 1881, nello stesso anno divenne agrégé de philosophie. Insegnò successivamente nei [...] Siffatta forma di conoscenza, per quanto rara, si attua allorché riusciamo a coincidere immediatamente con la nostra durata. Ebbene, l'intuizione è l'organo della metafisica, perché il reale è tutto di essenza psichica.
Questa filosofia ebbe rapida e ...
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È il carattere di ciò che può essere o non essere, o essere diverso da quello che è: l'opposto, quindi, della necessità, nei diversi modi in cui questa si può intendere. Per le dottrine filosofiche che [...] 'unico presupposto assolutamente necessario di ogni conoscenza, è più o meno contingente qualsiasi 'indeterm. nella filos. franc. contemp.: la filosofiadella conting., Firenze 1904; G. Calò, Il probl. della libertà nel pens. contemp., Palermo 1906; F ...
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Dottrina filosofica che afferma che la realtà consiste nei dati dei sensi e nelle loro immagini, posti nel tempo e nello spazio, e che riduce pertanto la materia a sensazioni, lo spirito ad avvenimenti [...] della riduzione dell'empirismo della realtà a esperienza sensibile del soggetto empirico, è, per le conseguenze scettiche, critico di essa.
Nella filosofia del Mach per spiegare l'unità dellaconoscenza trapassa in un fenomenismo oggettivo. Infatti ...
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Logico e filosofo inglese del linguaggio, nato a Londra il 27 giugno 1925. Reader di filosofiadella matematica nell'università di Oxford (1961-74), dove è stato successivamente professore di logica (1979-92), [...] i maggiori esponenti dellafilosofia analitica, ha fornito influenti interpretazioni delle dottrine logiche e filosofico-matematiche di G sul rapporto tra la conoscenza del significato di un enunciato e quella delle sue condizioni di asseribilità, ...
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Filosofo e storico dellafilosofia, nato a Roma il 4 dicembre 1904. Professore prima nelle univ. di Firenze (dal 1931 al 1934) e di Pisa (dal 1934 al 1950), poi (dal 1950) di Roma (prima di storia della [...] si è formato, la gnoseologia e la logica, per cui l'unica legittima filosofia sarebbe la "filosofiadella prassi", o "conoscenza assoluta delle forme d'azione dello spirito", che tutte si risolvono nella moralità, attivo intervento di comprensione e ...
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. Il termine latino di contemplatio comincia ad assumere significato tecnico quando la filosofia romana lo oppone a quello di actio per esprimere l'antitesi greca (e specificamente aristotelica) della [...] ϑεωρία alla πρᾶξις: così, in Seneca, la filosofia si distingue in contemplativa e activa. E come Aristotele (e in dellaconoscenza noetica e quella neoplatonica dell'intuizione soprarazionale ed estatica), diventa così un motivo fondamentale della ...
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MEDIAZIONE
Guido Calogero
. Filosofia. - Nel suo significato filosofico, il concetto di "mediazione" ha origine nell'uso greco, e particolarmente aristotelico, dei termini μέσος "medio" e ἄμεσος "immediato". [...] , in antitesi con la passività contemplativa dellaconoscenza immediata. E mentre la logica classica presuppone sempre, come base della mediazione, una conoscenza immediata dei suoi elementi, la filosofia moderna, e particolarmente l'idealismo ...
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(Estados Unidos do Brazil: A. T., 149-150, 151, 152, 153-154, 155-156, 157-158).
Sommario. - Geografia: Esplorazioni (p. 701); Geologia e morfologia (p. 702); Clima (p. 706); Idrografia (p. 709); Vegetazione [...] sia pure empirici, a cui dobbiamo gran parte dellaconoscenzadelle lingue americane. Fra essi, conviene rammentare gl' da Sylvio Romero, José Verissimo e Araripe iunior. La filosofia germanica, il positivismo di Augusto Comte e di Littré, ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] consiste in una prima separazione dellaconoscenza e della morale. La ricerca dell'uomo superiore accenna già alla formazione d'una morale individuale, che sarà poi sviluppata in seguito.
3. Filosofi eterodossi. - Uu conterraneo di Confucio ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] economiche, provvedono con la loro opera al progresso dellaconoscenza e del. l'illustrazione del paese sotto i la chiesa alessandrina, che è tutta sotto l'influsso della scienza e dellafilosofia greca. Due correnti si manifestarono da allora in poi ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...