Pensatore, nato a Jena il 18 luglio 1796, morto a Stoccarda l'8 agosto 1879, figlio di Johann Gottlieb (v.), di cui pubblicò la raccolta delle opere. Insegnò nelle università di Bonn e di Tubinga.
Fu l'iniziatore [...] del movimento filosofico che si disse del "teismo speculativo", perché, avversando il panlogismo e panteismo hegeliano e appellandosi di nuovo ai diritti dellaconoscenza empirica, tornò infine a rivalutare il teismo cristiano; e ne diresse l'organo ...
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Filosofo, nato a Carmagnola nel 1818, professore dal 1847 di storia dellafilosofia all'università di Torino, e morto in questa città il 14 ottobre 1876. Punto di partenza della sua speculazione, che si [...] anche il momento dellaconoscenza intellettuale. Ma, respinta la concezione hegeliana della mediazione e della dialettica, il B della sua polemica.
Scritti principali: Idea di una filosofiadella vita, 2 voll., Torino 1850; Storia critica delle ...
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LOSSKIJ, Nikolaj Onufrievič
Leonida Gancikoff
Filosofo russo, nato il 6 dicembre 1870; dal 1900 insegnò filosofia all'università di Pietroburgo; nel 1922 fu dal governo sovietico esiliato dalla Russia [...] Der Intuitivismus und die Lehre von der Transsubjectivität der sinnlichen Qualitäten (1933); La trasformazione del concetto della coscienza nella Teoria dellaconoscenza (in Enciclopedia delle scienze filosofiche di A. Ruge, I, Logica, Milano 1914). ...
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D'antica famiglia alto-atesina, nacque a Roma il 18 dicembre 1883. Laureatosi a Pavia, si dedicò allo studio del diritto romano. Libero docente di Storia del diritto romano, professore nelle università [...] attività scientifica è stata diretta ad allargare le basi dellaconoscenza storica del diritto romano, considerando il diritto come per le scienze giuridiche, Aegyptus, Riv. internaz. di filosofia del diritto, Riv. italiana di sociologia, Revue hist. ...
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Medievalista tedesco, nato in Amburgo il 19 febbraio 1850. Salì ben presto sulla cattedra universitaria, tenuta quasi sempre nella piccola città di Greifswald. Ivi egli ha insegnato storia medievale e [...] in parte da P. Barbati (La Storiografia e la filosofiadella storia, Palermo 1907); specialmente il primo volume ebbe larga pieno, ma conoscenza di gran lunga superiore a quella di altri tempi: onde più che un libro di metodica della storia in genere ...
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Nato a Edimburgo il 19 gennaio 1852, morto a Glasgow il 5 febbraio 1902; dal 1876 professore di filosofia ed economia politica a Manchester, dove successe a W. Stanley Jewons; professore di logica a Glasgow. [...] piuttosto che la verità in filosofia si consegue, lasciando le concezioni astratte per l'esperienza concreta. La mente non è meno essenziale della natura: un abbozzo di teoria dellaconoscenza si trova nell'ultima parte della sua opera postuma Modern ...
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Filosofo italiano (Gropello 1840 - ivi 1906); allievo in Germania di H. Lotze, prof. dal 1878 alla morte all'università di Pavia, fondatore (1899) della Rivista filosofica; socio nazionale dei Lincei (1888). [...] Oltre a un fortunato manuale di filosofia per i licei e a varî saggi di pedagogia e politica universitaria, scrisse l'opera E. Kant (3 voll., 1879-84), che contribuì alla conoscenza del pensiero kantiano in Italia. ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] E. Cassirer, la cui Filosofiadelle forme simboliche (1923-29) trasforma la kantiana ‘critica della ragione’ in una ‘critica della civiltà’ e propone una teoria delle funzioni simboliche (mito e linguaggio, arte e conoscenza scientifica), intese come ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] metodo "... è possibile ottenere conoscenze utili alla vita, e sostituire, alla filosofia speculativa che s'insegna nelle scuole, una filosofia pratica...". Non si può dire che la riforma cartesiana della fisica e delle scienze esatte presupponga il ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] come mezzo di conoscenza. Ma la finalità ultima e più profonda dell'attività di R. fu la traduzione della dottrina in arte la teoria dei diritti dell'uomo doveva essere integrata con la dottrina dell'umanità e della nazione. Filosofia e storia, stato ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...