Alberto Vespaziani
Abstract
L’interpretazione costituzionale dipende dalla teoria della costituzione e dalla teoria dell’interpretazione. Non esiste un grado zero dell’interpretazione, le interpretazioni [...] , in una con la conoscenza, è in giuoco anche la direttiva dell’azione» (Betti, E., Teoria generale della interpretazione, Milano, 1990, . In realtà, come ampiamente discusso nella filosofia del diritto contemporanea, il passaggio dallo stato ...
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DE AUGUSTINIS, Matteo
Silvio De Majo
Nacque a Felitto (nella provincia di Salerno) da Domenico e da Angela Migliaccio il 15 aprile del 1799, come riferiscono i suoi contemporanei Moreno e De Sterlich: [...] . Manifestava una ampia conoscenza del pensiero filosofico coevo e una certa adesione all'utilitarismo e all'eclettismo, ma non quella chiarezza, quella partecipazione e quella padronanza della materia presenti nella maggior parte dei suoi scritti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Vivante
Alberto Sciumè
La figura di Cesare Vivante è emblematica testimonianza della dialettica fra società civile, società politica ed esperienza giuridica propria dell’Italia tra Otto e Novecento [...] dellafilosofia» a essere al centro di una rivoluzione gnoseologica epocale. Non bisogna però dimenticare che, pur tuttavia, sul piano dell'esperienza pratica e quotidiana, appare
sempre più fruttuoso l'impiego delleconoscenze scientifiche e delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico Opocher
Giuseppe Zaccaria
Pensatore dalla forte vocazione filosofica, sempre pervasa da un’alta ispirazione etica che percorre l’intera sua opera e tutta la sua attività, Enrico Opocher fu allievo [...] è, in questa prospettiva realistica, ricondotto, tramite la conoscenza, alla ragione.
La prospettiva di Opocher si può dunque sinteticamente qualificare come un capitolo originale di quella ‘filosofiadell’esperienza giuridica’ aperta in Italia da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arturo Rocco
Giovannangelo De Francesco
Arturo Rocco è considerato il caposcuola di una corrente di pensiero concordemente designata, e denominata da lui stesso, come indirizzo ‘tecnico-giuridico’ in [...] possa poggiare sulla conoscenzadello scopo e della funzione sociale delle previsioni e delle esigenze costituzionali, pp. 175-93).
R. Dell'Andro, Il dibattito delle scuole penalistiche, «Archivio penale», 1958, 1, pp. 173-209.
A. Baratta, Filosofia ...
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DEXART, Giovanni
Antonello Mattone
Nacque a Cagliari da Melchiorre e da Marianna Jorge. Dai registri della parrocchia del quartiere di Castello risulta che venne battezzato il 22 ott. 1590.
In uno squarcio [...] facoltà di medicina due cattedre e per quella di filosofia una terza cattedra (dottrine aristoteliche) oltre a preparazione giuridica e il suo equilibrio, la sua stessa profonda conoscenzadella realtà sarda lo resero di fatto un punto di riferimento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Zabarella
Chiara Valsecchi
Parlare di Francesco Zabarella significa, senza tema di esagerazione, tracciare il quadro della storia europea tra la fine del Trecento e i primi anni del Quattrocento; [...] una conoscenza altrettanto profonda delle pratiche commerciali e della quotidiana economia -41.
G. Piaia, La fondazione filosoficadella teoria conciliare in Francesco Zabarella, in Scienza e filosofia all’Università di Padova nel Quattrocento, ...
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DANDOLO, Marco
Giuseppe Gullino
Terzo dei quattro figli maschi di Andrea di Benedetto e di Orsa Giustinian di Bernardo, dottore cavaliere e procuratore, nacque a Venezia il 25 marzo 1458.
Ricche e prestigiose [...] mandato allo Studio di Padova, dove si addottorò prima in filosofia e poi in diritto civile e canonico. Frequentò anche i 85), perfezionando la conoscenza del greco; la sua vasta cultura, i titoli accademici, la fortuna delle sue orazioni politiche ...
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FALCO, Mario
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Torino l'11 marzo 1884 da Achille, torinese, commerciante, con interessi anche in Estremo Oriente, e da Annetta Pavia, di Casale Monferrato. Secondogenito [...] "compiuta e perfetta conoscenza dei regolamenti", ma della pubblica amm. in Italia. La giustizia amministrativa (1927); Errore sulle qualità o condizione improprie non verificate?, in Giurisprudenza italiana (1933); F. Ruffini, in Rivista di filosofia ...
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MARSILI, Antonio Felice
Marta Cavazza
MARSILI (Marsigli), Antonio Felice. – Nacque a Bologna il 30 maggio 1651, e non nel 1649 come riportano Fantuzzi e quanti lo hanno seguito. Era il figlio primogenito [...] ), G. Montanari e M. Malpighi, sia dalla conoscenzadell’attività delle società scientifiche di Firenze, Parigi e Londra. Nella e non si hanno più notizie dell’attività dell’Accademia «filosofica esperimentale». Invece l’Accademia ecclesiastica ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...