Badiou, Alain. – Filosofo, romanziere e drammaturgo francese (n. Rabat 1937). Docente dell’École normale supérieure dal 1999, poi professore emerito, direttore del Collège international de philosophie [...] , Lacan e Foucault, un’antifilosofia come condizione necessaria per la rinascita dellafilosofia. A partire da una concezione materialistica del mondo, formalizzabile in una logica matematica, e dal confronto con forme estetiche quali il cinema e il ...
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Filosofo ebreo (Nieśwież, Polonia, 1754 - Niedersiegersdorf, Slesia, 1800). Gli fu dato, o assunse, il nome di Maimon perchè studioso di questo filosofo medioevale, che influì molto sulla formazione del [...] anni.
Opere e pensiero
Il momento più notevole dell'opera filosofica di M. appare la critica rigorosa del numero immaginario. Soltanto nell'ambito del pensiero puro, nella matematica e nella logica, attraverso il principio di determinabilità (base ...
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Fisico (Rudkøbing, Langeland, 1777 - Copenaghen 1851). Nel 1794 fu ammesso all'univ. di Copenaghen dove studiò chimica, farmacia, fisica, astronomia e matematica, dedicandosi tuttavia anche a [...] uno studio approfondito dellafilosofia naturale kantiana, quale risultava soprattutto dai Metaphysische Anfangsgründe der Naturwissenschaft. La sua tesi di dottorato (1799), Dissertatio de forma metaphysica elementaris naturae exterioris, riflette ...
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Erudito, filosofo e fisico francese (Champtercier, Provenza, 1592 - Parigi 1655). Prof. di filosofia a Aix-en-Provence (1616-22), poi prevosto della cattedrale di Digne, dal 1645 prof. di matematica al [...] legami di stretta amicizia con Peiresc e Mersenne, attraverso i quali entrò in contatto con i massimi esponenti della cultura filosofica, scientifica e storica del tempo, impegnato in numerose ricerche fisiche (dalla polemica sui parelî alla verifica ...
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Mistry, Rohinton. – Scrittore indiano (n. Mumbai 1952) di lingua inglese. Laureato in matematica, emigrò nel 1975 in Canada dove studiò filosofia all’Università di Toronto. Dopo la prima raccolta di racconti [...] anche nel secondo romanzo, A fine balance (1996; trad. it. 2002), nuovamente vincitore del Commonwealth Writers Prize. Al centro dell'opera successiva, Family matters (2002; trad. it. 2003), è di nuovo la comunità parsi di Mumbai, mentreThe scream ...
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Erudito (Madrid 1606 - Vigevano 1682). Studiò prima a Salamanca poi a Lovanio, dove si addottorò (1638) in teologia. Fu ambasciatore del re di Spagna presso Ferdinando III, a servizio del quale svolse [...] infine, di Vigevano, dove contribuì notevolmente allo sviluppo monumentale della cittadina. Scrisse oltre settanta opere di matematica, astronomia, scienze naturali, teologia, filosofia, grammatica, musica, diritto, poesia mistica, ecc.; in teologia ...
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Geologo, matematico, fisico (Benvie, od. Dundee, 1748 - Edimburgo 1819). Curatore per molti anni delle Transactions of Royal Society di Edimburgo, prof. di matematica (1785-1805) e di filosofia naturale [...] Illustrations of the Huttonian theory of the Earth (1802), che costituirono una specie di vulgata delle idee huttoniane, perché più concise e chiare dell'opera stessa di Hutton, e contribuirono ad accendere la polemica, particolarmente viva in Scozia ...
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Uomo politico e scienziato (forse Teano 1753 circa - Parigi 1835); frate scolopio, si occupò di scienze fisiche e matematiche e si diede all'insegnamento in Napoli, diffondendo i principî giacobini tra [...] fuga. Tornato a Napoli (1799) come farmacista in capo dell'esercito francese, divenne capo del governo provvisorio ma fu vivamente studî, facendo ricerche sull'etere e sulla china-china, e scrivendo anche di farmacia, di matematica e di filosofia. ...
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Matematico e filosofo (Büdingen, Assia, 1712 - Zuilestein, Paesi Bassi, 1757). Discepolo di G. Bernoulli, prof. di filosofia e di matematica all'univ. di Franeker, poi (1748) bibliotecario del principe [...] naturale all'Aia. Come filosofo, K. professò le teorie di Leibniz. Risonanza notevole ebbe la sua polemica con Maupertuis, contro il quale rivendicò la priorità leibniziana della scoperta del principio dell'azione minima, ricollegabile al principio ...
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Filosofo (Vienna 1895 - New York 1949), prof. di filosofia del diritto all'univ. di Vienna (1922-38). Membro del Circolo di Vienna, non condivise i principî del positivismo logico. Dal 1938 prof. di filosofia [...] subì l'influenza della fenomenologia di E. Husserl, a cui tentò di ravvicinare la teoria pura del diritto di H. Kelsen (Logik und Rechtswissenschaft, 1922; Die Kriterien des Rechts, 1924); si occupò in seguito di logica matematica (Das Unendliche in ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...