Pitagora
Pier Daniele Napolitani
Sciamano o scienziato? Taumaturgo o filosofo?
La figura del greco Pitagora – vissuto nel 6° secolo a.C. – è avvolta dalle nebbie della leggenda. Fu uno dei primi rappresentanti [...] della vita politica.
Proprio il suo carattere straordinario le permise di sopravvivere dopo la rivolta di Crotone; fu nei secoli successivi che il pitagorismo si trasformò in una scuola di pensiero scientifico e filosofico in cui la matematica ...
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CALANDRELLI, Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque a Zagarolo (Roma) il 22 maggio 1749 da Tommaso e da Maria Fortini. Inviato a studiare grammatica latina nel seminario vaticano, poi retorica in quello di Albano, [...] tornò a Roma per il corso filosofico, terminato il quale divenne sacerdote. Insegnò quindi filosofia nel seminario di Magliano Sabina dal 1769 al 1773, dedicando le ore libere a uno studio assiduo dellamatematica. Al termine di questo periodo, come ...
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L’autore del primo trattato di demografia
Vissuto a cavallo tra Settecento e Ottocento, l’economista inglese Malthus è autore del Saggio sul principio di popolazione. Il suo nome è legato alla teoria che [...] . A 18 anni Malthus entrò all’Università di Cambridge, dove studiò filosofia e matematica. Mentre era ancora studente prese gli ordini religiosi, diventando così un parroco della Chiesa d’Inghilterra. La pubblicazione del Saggio sul principio di ...
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Matematico, architetto ed erudito (Messina 1494 - ivi 1575), figlio di un medico bizantino rifugiatosi in Sicilia per l'invasione turca. Benedettino, insegnò dal 1569 matematica allo studio di Messina; [...] uomo dottissimo, scrisse opere sui più svariati argomenti (astronomia, meccanica, ottica, geometria, filosofia, storia civile e letteraria). Nel campo dellamatematica, particolarmente importanti alcune traduzioni di opere dei geometri greci e gli ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] precedentemente analizzate e definite: tale è il caso dellamatematica e dei problemi morali. La scienza naturale di produzione e insistendo sull'importanza del fattore lavoro. ▭ Alla filosofia di L., con cui l'Inghilterra degli inizî del sec. 18 ...
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Poeta tedesco (Francoforte sull'Oder 1777 - Wannsee, Potsdam, 1811). Vicino ai romantici per la vigorosa carica sentimentale, non lontano dai classici in quanto creatore di una particolare forma di tragedia [...] entrambi i genitori. Anch'egli ufficiale, lasciò l'esercito prussiano nel 1799 per dedicarsi allo studio dellamatematica, dellafilosofia e delle scienze camerali, stentando a individuare un suo possibile inserimento nella società. Spento il fervore ...
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Filosofo tedesco (Prossnitz, od. Prostějov, Moravia, 1859 - Friburgo in Brisgovia 1938). Fondatore della moderna fenomenologia, ha fornito sostanziali contributi allo sviluppo di un concetto di filosofia [...] Il suo pensiero ha avuto larga influenza su molti filosofi contemporanei: sull'esistenzialismo di M. Heidegger (soprattutto der Arithmetik (1891), è una analisi dei concetti dellamatematica, ricondotti agli atti psicologici (la molteplicità, per es ...
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Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] logica formale e dellamatematica pura, non avendo significato empirico, sarebbero pure tautologie, "pseudo-proposizioni", e risulterebbero dalla trasformazione dei segni linguistici. Le proposizioni dellafilosofia tradizionale, non riconducibili ...
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Scrittore francese (Le Havre 1903 - Parigi 1976). Inizialmente vicino ai surrealisti, recuperò in chiave sperimentale generi tradizionali. Q. è soprattutto uno scrittore in continua ricerca di una vitalità [...] ), A. Koyré e H.-Ch. Puech; la riflessione sulla filosofiadella storia, sulle religioni, sul pensiero orientale, testimoniata dai suoi diari histoire modèle, 1966; trad. it. 1988) alla matematica (Bords, 1963), alla politica (Traité des vertus ...
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Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoria dei tipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] esponenti dellafilosofia analitica, fu profondamente influenzato sia dal pragmatismo di J. Dewey e C. I. Lewis sia dal neopositivismo, a cui si avvicinò attraverso il contatto con R. Carnap. Inizialmente interessato ai fondamenti dellamatematica ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...