In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] quotidianamente parlati e a diffondersi in nuovi campi del sapere (filosofia, scienza, diritto) fino a quel momento dominio esclusivo del latino.
Ma caratteristiche fondamentali delle accademie d’Italia sono, oltre alla fitta capillarità, la varietà ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] -Cohen (nato a Toledo, ca. 1215). Egli fu astrologo in corrispondenza epistolare con un filosofodell'imperatore Federico II, forse identificabile con lo scienziato Michele Scoto; di certo Judah collaborò più intensamente con la corte sveva a partire ...
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scuola
Termine derivante dal lat. schŏla (dal gr. scholé), che in origine significava (come otium per i latini) tempo libero, piacevole uso delle proprie disposizioni intellettuali, indipendentemente [...] la terza di umanità, la seconda di retorica, la prima di filosofia; quest’ultima classe (a cui si accedeva a 14 anni) era moderna, alle lingue moderne; ma le esigenze della nuova scienza e della tecnica non potranno trovare soddisfazione nei vecchi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Luca Pacioli
Pier Daniele Napolitani
Frate francescano, erede della tradizione delle scuole d’abaco, intimo di artisti quali Leonardo da Vinci, professore nei più importanti centri dell’Italia fra Quattro [...] ruolo fondamentale per lo sviluppo dellescienze matematiche lungo tutto il Cinquecento.
La stampa della Summa, i corsi tenuti corsi di filosofia naturale.
Più importante il ruolo delle corti, a partire da quella siciliana dell’imperatore Federico ...
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Etnologia
Enrico Comba
L'etnologia (dal greco ἔθνος, "popolo", e λόγος, "discorso", letteralmente "studio dei popoli"), sorta intorno alla metà dell'Ottocento come raccolta sistematica e studio metodico [...] e, di conseguenza, alla filosofia e una concezione che si richiamava alla storia naturale e ai metodi rigorosi dellescienzedella natura. In quel periodo, le scienzedell'uomo risentivano ancora profondamente dell'eredità settecentesca e si basavano ...
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Geografia
Claudio Cerreti
La conoscenza del ‘sistema Terra’
La geografia è una dellescienze più antiche, che risponde a domande fondamentali poste in tutte le epoche e presso tutti i popoli: perché [...] tali conseguenze. Il sapere geografico è stato a lungo uno degli aspetti dellafilosofia e, quando si è dato una cornice scientifica, ha prodotto decine di scienze specialistiche. Una conoscenza che ha come oggetto il ‘sistema Terra’, non può ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] la vita di un altro individuo; b) l’accertamento della m. va affidato alla scienza e alla coscienza dell’équipe medica e non costituisce in tale contesto un problema filosofico o teologico. L’introduzione di tecniche rianimatorie che permettono la ...
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Diritto
I. del contratto Ha luogo ogni volta che il contenuto di un contratto sia determinato non solo dalla volontà delle parti, ma anche dalla legge e, in via subordinata, dagli usi e dall’equità (art. [...] politica.
Filosofia
Con il termine i., H. Spencer intese spiegare il principio dell’evoluzione della realtà naturale neurologici a contenuto psichico, le attività gnosiche.
In scienzadell’alimentazione, l’aggiunta a una preparazione alimentare ( ...
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Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] dei «grandi racconti» (grands récits), ovvero delle prospettive filosofiche e ideologiche che, a partire dall’Illuminismo, La gaia scienza, Falso movimento ecc.) che negli anni 1970-80, sviluppando alcune intuizioni della più vivace sperimentazione ...
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Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve [...] filosofico già con Democrito, che designò con esso l’atomo. Ma la sua grande fortuna derivò dall’uso che ne fece Platone. ᾿Ιδέαι o εἴδη furono per lui le uniche vere realtà eterne, fuori del tempo e dello spazio, oggetto di scienza, contrapposte ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...