ORIENTALISMO
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Antonino PAGLIARO
Ettore ROSSI
Giovanni VACCA
. È il complesso degli studi, condotti con uso diretto delle fonti indigene, sulle lingue, letterature, [...] celebre Eliyyah ha-Lēwī che nel sec. XVI fu maestro d'ebraico a molti studiosi cristiani, Abraham de Balmes da Lecce; Obadia ), il Canone di medicina d'Avicenna con il compendio di filosofia an-Nagiāh (1593), l'Euclide nella recensione di Nasir ad ...
Leggi Tutto
SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] I il cristianesimo aveva ripreso il motivo ispiratore del Messianismo ebraico, traendone il millenarismo, che si svolge in forme mater. storico, ivi 1896; id., Discorrendo di socialismo e di filosofia, ivi 1898; K. Kautsky, K. Marx ökonom. Lehren, ...
Leggi Tutto
NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
*
. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] dà tanta parte all'epos narrativo), né quella ebraica-biblica presentano produzioni che si possano dire in stretto dei sette savî, rifatto su versioni francesi e latine; il Fiore dei filosofi; il Fiore di virtù; i Dodici conti morali d'autore senese, ...
Leggi Tutto
PAOLO, santo
Leone TONDELLI
Umberto GNOLI
, Apostolo, nato a Tarso in Cilicia verso l'inizio dell'era cristiana, massimo propagatore dell'idea cristiana nel mondo ellenistico-romano, e a cui in gran [...] che ne serbò Paolo. Apprese, com'era costume nelle scuole ebraiche, anche un mestiere, quello di fabbricatore di tende, che gli attinge la luce del suo insegnamento, che non è un'altra filosofia, umana, come le altre, ma rivelazione divina. Da lui ...
Leggi Tutto
PIANIFICAZIONE (App. III, 11, p. 414)
Gabriele Scimeni
Pianificazione territoriale. - La p. t. consiste in quel complesso di attività che, attraverso programmi organici di varia natura, coordinati tra [...] . - Nonostante le profonde radici culturali che la filosofia del regional planning affonda in America, e nonostante nelle quali si era venuto concentrando il 68% della popolazione ebraica, e la disseminazione di villaggi rurali arabi per lo più ...
Leggi Tutto
GIOVANNI Evangelista, santo
Leone TONDELLI
*
Nella Bibbia portano il nome di G. il IV Vangelo canonico, tre Lettere, delle quali la seconda e la terza brevissime, e l'Apocalisse (v.). Nelle lettere [...] lo stile è ebraico più che non greco: vi si nota un frequente parallelismo simmetrico proprio della poesia ebraica; difetta l'uso la figura di Gesù, e darà l'abbrivo alla speculazione filosofica cristiana, di cui troviamo già accenni in S. Giustino e ...
Leggi Tutto
GNOSTICISMO
Michelangelo Guidi
. Sotto questo nome si raggruppa un insieme assai vario di dottrine e di sette che dai tempi apostolici fino al sec. IV hanno interpretato e vissuto il messaggio cristiano, [...] valentiniana (che molti inclinano a chiamare scuola) aveva un carattere filosofico assai spiccato di fronte ad altre sette (quella p. es. dai loro seguaci come dei; secondo Simone la legge ebraica è una ϑέσις ("imposizione") degli angeli, e non ha ...
Leggi Tutto
ORIGENE ('Ωριγένης, Origĕnes)
Alberto Pincherle
La vita. - Nacque, probabilmente in Alessandria ove fu educato, secondo una tradizione nel 185 d. C.; secondo un'altra, che pare meno attendibile e lo [...] resto, erano quasi tutti i predicatori religiosi e i filosofi del tempo. A questo momento risale anche la sua suoi dubbî sull'autenticità della storia di Susanna mancante nella Bibbia ebraica e composta in greco, e al quale O. risponde rivendicando ...
Leggi Tutto
KALĪLAH e DIMNAH
Francesco Gabrieli
. Celebre raccolta di apologhi di origine indiana, che, tradotta nel sec. VI d. C. dal sanscrito in pehlevico e nell'VIII dal pehlevico in arabo, si è diffusa in [...] e storico-culturale, sulle esperienze spirituali, dubbî filosofici e religiosi e propositi di vita morale Wiss. zu Göttingen, phil.-hist. Kl., n. s., XXI, 3). Versioni ebraiche di Rabbi Joel e Jacob ben Eleazar: ed. J. Derenbourg, con traduz. ...
Leggi Tutto
SATANA
Giuseppe RICCIOTTI
Paolo ARCARI
Carlo BRICARELLI
. È un vocabolo d' origine ebraica, passato attraverso la Bibbia (oltre che in altre lingue semitiche, siriaco, ecc.) anche nelle lingue europee.
Il [...] sempre (salvo I Cronache, XXI, 1) dall'articolo ebraico, l'Avversario, l'Accusatore per eccellenza, e designò un diable, Parigi 1864; A. Graf, Il diavolo, Milano 1889; A. Rava, La filosofia del diavolo, in Rassegna moderna, I, 2; M. Praz, La carne, la ...
Leggi Tutto
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...