COLONNA, Pietro (Pietro Galatino)
Carlo Colombero
Il personaggio fu universalmente noto come Pietro Galatino, nome derivato da quello della città natale, appunto Galatina, in Puglia. Varie discussioni [...] specificamente culturale, spicca la sua corrispondenza, dovuta ai comuni interessi per la cultura ebraica, con Giovanni Reuchlin. La sua fama come teologo, filosofo ed esegeta declinò rapidamente dopo la morte. Questa avvenne a Roma probabilmente non ...
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PIETRO da Mogliano, beato
Letizia Pellegrini
PIETRO da Mogliano, beato. – Nato a Mogliano (Macerata) nel 1435, figlio di un Mactiotus de Mogliano che, in base al locale catasto quattrocentesco, può [...] beatificazione) attesta i primi studi di Pietro – in grammatica e filosofia – a Mogliano e a Fermo, poi il trasferimento, per il documentate anche prese di posizione rispetto alla presenza ebraica, con annullamento delle condotte vigenti e la ...
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GUSTÀ, Francesc (Francisco, Francesco)
Miquel Batllori
Nacque a Barcellona il 9 genn. 1744 da Benet e Maria Salvador, ambedue di famiglie cittadine appartenenti al ceto medio. Il 2 ott. 1759, quando [...] ) e di altri temi di storia religiosa, anche islamica ed ebraica (Breve istruzione… sul dubbio se possa dirsi o no il 1942 (trad. catalana aggiornata in Id., Història, classicisme i filosofia al segle XVIII… [Obra completa, XI], Valencia 1998, pp ...
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PAVONE, Francesco
Sabina Pavone
PAVONE, Francesco. – Nacque il 9 novembre 1568 a Catanzaro, da Massimiliano e da Sigismonda Talarico.
Degli altri figli avuti dalla coppia, quattro morirono in giovane [...] dei novizi per due anni (Catalogo triennale, 1603, ARSI, Neap., 81, c. 13v). Insegnò in seguito filosofia per tre anni, Sacra Scrittura e lingua ebraica (c. 102r). Nel catalogo segreto del 1615 – assente fino a quell’anno poiché il nuovo rettore non ...
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INNOCENZO da Caltagirone
Dario Busolini
Nacque in Sicilia, a Caltagirone, il 24 ott. 1589, da Pietro Marcinò e Laura Barone, che lo battezzarono con il nome di Giuseppe.
Come tutti i nove figli di questa [...] . Tornato in Sicilia, dal 1617 al 1629 insegnò ebraico (una sua grammatica ebraica manoscritta si conserva tra gli atti del processo di beatificazione), teologia morale, logica e filosofia nel pubblico liceo e nei conventi cappuccini di Siracusa ...
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CAMPEGGI, Tommaso
Hubert Jedin
Terzogenito di Giovanni Zaccaria e di Dorotea di Tommaso Tebaldi, nacque tra il 1481 e il 1483 a Pavia, ove il padre era professore di diritto civile; trascorse però la [...] 1483 la stessa materia. Nell'ateneo padovano il C. studiò filosofia, materia che poi insegnò nel 1505-1506 a Bologna, ove stabiliti testi autentici della Bibbia anche nelle lingue greca ed ebraica, ed appoggiò una riforma del messale e del breviario ...
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LUZZATTO, Simone (Simchah Ben Itzaq)
Lisa Saracco
Nacque da Itzaq, presumibilmente intorno al 1580, a Venezia, dove visse per tutta la vita. Il nome Luzzatto, o Luzzatti, deriva dal toponimico "Lausitz" [...] giudaica (notorio l'uso diretto che ne fece il filosofo di origine irlandese J. Toland, esponente di spicco 1936, pp. 99-113; M.A. Shulvass (introduzione in ebraico alla traduzione in ebraico del Discorso), in S. Luzzatto, Maamar 'al Yeudé, a cura ...
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BESOZZI, Gioacchino
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano da nobile famiglia il 23 dic. 1679. A sedici anni entrò nella Congregazione di Lombardia dell'Ordine cisterciense, proseguendo gli studi con grande [...] architettonica aveva atteso il Cipriani, una cattedra di lingua ebraica e greca e un museo di medaglie: lo stesso alla loro, ma non erronea "come dal Gassendo celebre Filosofo Franzese si difende la Filosofia di Democrito, e d'Epicuro, ma purgata da ...
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LUZZI, Giovanni
Laura Demofonti
Nacque a Tschlin, un villaggio della bassa Engadina, nel Cantone svizzero dei Grigioni, l'8 marzo 1856 da Jon Lüzi e Uorschla Scharplaz, mentre un incendio, divampato [...] Edimburgo, il L. proseguì i suoi studi di ebraico, finché dalla Chiesa valdese non gli giunse l' 169 s., 179, 209, 244, 548; L.H. Berkhof, 200 anni di teologia e filosofia. Da Kant a Rahner: un itinerario di viaggio, Torino 1992, pp. 428-430; H.-P ...
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LICHETO, Francesco
Silvano Giordano
Nacque, in data ignota, comunque collocabile tra il 1450 e il 1475, forse a Lovere, nel Bergamasco, oppure a Brescia, stando all'appellativo "de Brixia", con cui [...] che si occupava anche di astrologia e di medicina, dialogava con personalità del mondo ebraico e discuteva su opere di autori arabi. La filosofia scotista aveva agganci con il pensiero ebraico e nei suoi commenti a Scoto il L. mostra di conoscere la ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...