Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] idea che i cristiani avevano ereditato dal millenarismo ebraico, che era stata potentemente rilanciata da Ippolito all ricerca eusebiana della presenza del Dio uno non solo nella filosofia e nella teologia, bensì pure nella politica e nella storia ...
Leggi Tutto
Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] nel 1932. Fallito il tentativo di alleanza politico-intellettuale tra la democrazia rivoluzionaria francese e il radicalismo filosofico tedesco, cui s'ispirava il programma degli Jahrbücher, e costretto, in conseguenza di un decreto di espulsione ...
Leggi Tutto
(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] minoranze cristiane (Siria, Libano, Palestina), ma non quelle ebraiche, anche se di lingua araba. Comunità minori di A inizi del 9°, quando l’islam entrò in contatto con la filosofia greca attraverso traduzioni, o direttamente dal greco o, più spesso, ...
Leggi Tutto
Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] in questa prospettiva che indicava ai contemporanei un platonismo come "filosofia religiosa" in cui rientrano l'antica tradizione religiosa pagana ed ebraica, la filosofia greca e cristiana; non quindi in particolari dottrine, poiché, analizzata ...
Leggi Tutto
Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] 1933 l'avvento del nazismo costrinse Adorno (di origine ebraica) a emigrare a Parigi dove, insieme ad Horkheimer, proclama marxista: si tratta di un marxismo, però, prevalentemente filosofico, recepito attraverso le opere del primo Lukács e di Korsch ...
Leggi Tutto
Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] Vico che il concetto di p. assurge a matura espressione filosofica. La p. costituisce per Vico il principio in virtù collettivi dell’umanità sia alle vicende particolari della storia ebraica. Nel Nuovo Testamento si matura la concezione cristiana ...
Leggi Tutto
Filosofo (n. Alessandria circa 30 a. C. - m. circa 45 d. C.), autorevole rappresentante della comunità ebraica di Alessandria. Il suo pensiero si sviluppò come interpretazione allegorica della Tōrāh attraverso [...] anima e intelletto) deriva il mondo spirituale e il mondo sensibile: mediatore per eccellenza è il logos, concetto tratto dalla filosofia platonico-stoica e personificato da F. che ne ritrova il motivo in tutta la Tōrāh; il logos è il mondo archetipo ...
Leggi Tutto
Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l- Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Tra le sue numerosissime opere sono celebri [...] di al-Ghazzālī; il Faṣl almāqal sull'accordo tra religione e filosofia, un manuale di teologia, e la parafrasi (giuntaci in versione ebraica) della Repubblica di Platone.
Pensiero
Grande ammiratore di Aristotele, A. combatte spesso Avicenna ...
Leggi Tutto
Rosenzweig, Franz. - Filosofo tedesco (Kassel, Assia, 1886 - Francoforte 1929). Collaborò con M. Buber a una traduzione tedesca della Bibbia. Forte dell'esperienza religiosa ebraica, contrappose all'idealismo [...] hegeliano una filosofia centrata sui temi dell'esperienza del singolo, dell'esistenza, nella sua finitezza e concretezza, e della morte vista come segno di una radicale trascendenza (La stella della redenzione, 1921). ...
Leggi Tutto
SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] qualità di curatore finanziario degli interessi della comunità ebraica parigina, si prodigò per alleviare l'esilio in modern science, cit., 1990, pp. 838-52; P. Wood, La filosofia della scienza in relazione alla storia della scienza, in P. Corsi, P.J ...
Leggi Tutto
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...