L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] II, impediva di cogliere i segni dei tempi e induceva al linguaggio apocalittico, chiuso, di quel 15 agosto 1832. Lo stesso stile di tutto, si poteva temere che essa desse alla filosofia un orientamento autoritario, imponendo di accettare non ciò che ...
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Costantino e la legislazione antiereticale
La costruzione della figura dell’eretico
María Victoria Escribano Paño
I compilatori del Codex Theodosianus inclusero 66 constitutiones sotto il titolo de [...] al sicuro dalla vexatio degli eretici. Con un linguaggio connotativo, gli haeretici sono dunque rappresentati come faziosi, ), pp. 129-146, in partic. 135, circa la Filosofia degli oracoli e la considerazione di Gesù come saggio pietoso, lettore ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] , cioè ricerca di soluzioni, e dimostrazione, mediante un vocabolario che in certi punti presenta un'aria di famiglia col coevo linguaggiofilosofico, soprattutto aristotelico e stoico; ciò non significa però che egli fosse guidato da preoccupazioni ...
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Costantino nella storiografia italiana su Roma
Federico Santangelo
Costantino e il suo tempo rappresentano banchi di prova fondamentali per il farsi della disciplina storica in Italia. Bastino due esempi, [...] Tale legame si estende anche agli intellettuali pagani, specialmente filosofi e retori; la Oratio ad Sanctorum Coetum dimostra come Costantino non esitati a usare il linguaggio e il repertorio concettuale degli intellettuali pagani per sostenere una ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] Messico e a Lima. Nelle Indie iberiche, l'istruzione filosofica, nei casi in cui era impartita, recava un'impronta decisamente una serie di appelli ‒ spesso formulati in un linguaggio esplicitamente baconiano ‒ per introdurre nuovi metodi in campo ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] parole 'socialista' e 'socialismo' passarono dal linguaggio teologico o giuridico, in relazione all'origine contrattualistica 'vero' socialismo, o socialismo tedesco, come corrente filosofica della sinistra hegeliana, i cui esponenti più noti furono ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] che Dio avesse scritto il libro della Natura nel linguaggio della matematica.
Nei primi decenni del XVII sec., coronate d'Europa, l'entusiasmo di Pietro I il Grande per la filosofia sperimentale (e per la tecnologia in generale) era una chiara prova ...
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La dimensione religiosa del Risorgimento
Maurizio Viroli
Il Risorgimento – insieme alla Resistenza, la più importante esperienza di emancipazione politica della storia italiana – fu sostenuto da un [...] scrittori politici, i poeti, gli storici e i filosofi che si impegnarono nell’opera di far germogliare in che rapir non può».
Anche il Dio dei Promessi sposi parla il linguaggio della libertà e del coraggio. Fra’ Cristoforo, la vera figura esemplare ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] e civile (imposto del resto proprio dalle circostanze storiche) con la negazione della filosofia e della scienza; o ritenere che l'interesse centrale degli umanisti per il linguaggio, la sua tradizione e la sua storia sia stato soltanto un'indebita ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] nel mondo antico, con il sorgere della riflessione filosofica. Sarebbe certamente errato considerare la Repubblica e le ora per la determinazione delle caratteristiche distintive che il linguaggio, al pari della cultura, presenta nella specie umana. ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...