Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofiamorale (1752) nell'università di [...] of nations. Fra le altre opere si ricordano: Essays (post., 1795) e Lectures on justice, police, revenue and arms (1763). La filosofiamorale e sociale di S. fu influenzata da Hutcheson, suo maestro. S. studiò a fondo le opere dei fisiocratici, e di ...
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Uomo politico e pedagogista italiano (Cumiana 1820 - Roma 1897). Prof. di filosofiamorale all'univ. di Torino dal 1849, poi (dal 1872) di storia della filosofia a Roma, alla sua attività di studioso di [...] problemi scolastici e di educazione popolare accompagnò la partecipazione alla vita politica come liberale moderato: deputato quasi ininterrottamente dal 1850 al 1894, fu sostenitore della politica del ...
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Storico della filosofia italiano (Firenze 1844 - Piancastagnaio 1917). Prof. di filosofiamorale a Pavia (1881) e a Napoli (1887) e dal 1896 di storia della filosofia nell'univ. di Roma, s'interessò specialmente [...] nazionale dei Lincei (1899) e senatore del Regno (1908). Opere principali: La morale della filosofia positiva (1871); La nuova scuola del Kant e la filosofia scientifica contemporanea in Germania (1880); Davide Lazzaretti (1885); Santi, solitari ...
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Cronista milanese (n. 1283 - m. Milano 1344), domenicano, insegnò teologia, diritto canonico, filosofiamorale; negli ultimi anni fu cappellano di Galeazzo Visconti. Scrisse varie opere di mera compilazione [...] sulla storia di Milano, tra le quali: Chronicon maius o Chronica maior, giuntaci incompleta: i quattro libri rimasti integri abbracciano le vicende dall'anno 578 al 1216; Manipulus florum seu Historia ...
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Filosofo e giurista (Limosano, Molise, 1870 - S. Giorgio a Cremano 1913), prof. di filosofia del diritto nell'univ. di Modena (1897-1900), e di filosofiamorale a Napoli (dal 1900 alla morte); socio corrispondente [...] dei Lincei (1909). Opere principali: La fase recentissima della filosofia del diritto in Germania (1895); Lo stato mercantile di (1910); Etica (post., 1917); e la raccolta di saggi e discorsi Problemi del mondo morale meditati da un idealista (1905). ...
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Filosofo (Salemi 1823 - Palermo 1891); fu prof. (dal 1864) di filosofiamorale all'università di Palermo. Deputato al primo parlamento italiano, fece approvare la legge per l'enfiteusi dei beni ecclesiastici [...] tragedie e si occupò di letteratura, di medicina, di scienze fisiche e naturali. Tra le sue opere: La filosofia universale (2 voll., 1860-63), ripubbl. con il titolo Il sistema della filosofia universale, ovvero la filosofia della identità (1879). ...
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Letterato (Cipro 1530 circa - Padova 1590). Studiò, avendo maestri Trifone Gabriele e Sperone Speroni, e dal 1577, dopo lunghi anni di povertà, insegnò filosofiamorale a Padova. Scrisse molte opere geografiche, [...] cosmografiche, politiche e retoriche; partecipò (1587) alla polemica suscitata dal Pastor fido del Guarini ...
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Filosofo e sociologo (Berlino 1858 - Strasburgo 1918). Studiò a Berlino e in questa università insegnò poi come prof. straordinario (dal 1901); passò quindi come ordinario all'univ. di Strasburgo (dal [...] dunque per un verso dal punto di vista sociologico, per l'altro nella prospettiva di una filosofiamorale e di una filosofia della storia profondamente rinnovate. A questi tre ambiti di ricerca appartengono infatti i suoi primi scritti significativi ...
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Filosofo ed epistemologo italiano (n. Eboli, Salerno, 1961). Dal 2011 è responsabile della pagina “Scienza e filosofia” del supplemento culturale domenicale de Il Sole 24 ore, dove tiene la rubrica “Filosofia [...] e membro dell’Osservatorio di Bioetica della Fondazione Einaudi di Roma, nei suoi studi si occupa di filosofia della scienza e di filosofiamorale, con particolare attenzione alle questioni di bioetica: nel 1996 ha redatto, insieme a C. Flamigni, M ...
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Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia [...] , rifiutarono di continuare una battaglia ormai perduta, B. si uccise o si fece uccidere. Fu scrittore di opere di filosofiamorale: De virtute, De officiis, De patientia (di tendenza accademica e stoica), ora perdute. Con Cassio, B. fu giudicato ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...