Alla concezione del c. come sfondo di tutti gli eventi psichici si è giunti nel 20° sec., dopo che la psicologia ha compiuto la sua emancipazione dall'ambito filosofico, in cui era inclusa, e ha tentato [...] di cogliere il nesso soma-psiche. La filosofia aveva infatti separato questo nesso nell'antichità con il dualismo platonico, e nell'età moderna con la dicotomia cartesiana tra res extensa e res cogitans, che L. Binswanger (1881-1966) considera "il ...
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SENOFONTE (Ξενοϕῶν, Xenŏphon)
Arnaldo Momigliano
Storico e moralista ateniese. Figlio di Grillo e di Pandora, del demo di Erchia, appartenente a famiglia della classe dei cavalieri, dunque aristocratico.
Un [...] attribuisce S., ma in modo da spiegare che da Socrate deriva Platone. In linea generale è poi anche chiaro che S. aveva costituzione dei grandi imperi ellenistici con i loro ideali del re-filosofo. Per il momento l'opera, destinata a così grande ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] importante è il fatto che con Gadamer la filosofia ermeneutica prende le distanze dal pensiero heideggeriano per quanto riguarda la riconduzione della storia della metafisica a Platone, quale presunto responsabile della svolta dalla concezione della ...
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L'assoluto, in senso empirico, è ciò che è per sé pensato, non in relazione ad altro, anche se in altri rapporti è condizionato o relativo; in senso gnoseologico è ciò che necessariamente è da riconoscere: [...] la storia del concetto di assoluto è la stessa storia della filosofia. Ma è stato forse Nicola da Cusa il primo che del concetto di natura, che culminerà nell'ὂν ὄντως di Platone e nella forma delle forme, nella νόησις νοήσεως di Aristotele, ...
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Letteralmente, dialettica significa esercizio concreto dell'attività o funzione logica dell'uomo, procedimento concettuale, arte della conversazione, del dialogo, della discussione, e però del distinguere, [...] la doppia dialettica, oggettiva e soggettiva, distinta da Platone e dai neoplatonici, perché identifica la sostanza di scholastischen Methode, Friburgo in B. 1909-1911; B. Spaventa, Scritti filosofici, a cura di G. Gentile, Napoli 1900; id., Logica e ...
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POSIDONIO (Ποσειδώνιος, Posidonius)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Roberto ALMAGIA
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Pensatore e scienziato greco, nato ad Apamea in Siria intorno al 135, morto, ottantaquattrenne, verso la metà [...] di tale sistema P. procura poi d'inserire e di giustificare le singole dottrine della filosofia e in genere della scienza antica: rielabora la psicologia platonica arricchendola di motivi aristotelici e insieme adattando a essa la teoria stoica delle ...
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POMPONAZZI, Pietro (latinizz. in Petrus Pomponatius)
Guido Calogero
Pensatore italiano del Rinascimento, nato a Mantova il 16 settembre 1462, morto a Bologna il 18 maggio 1525. Dopo avere studiato all'università [...] ingiusto, sommamente felice dal punto di vista del volgo e sommamente infelice da quello filosofico, la quale deriva evidentemente dal Gorgia platonico. Ma mentre nel Gorgia la difficoltà di dimostrare questa tesi sul piano strettamente eudemonistico ...
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Uno dei maggiori storici ed eruditi tedeschi del secolo XIX, nato a Karlsruhe il 24 novembre 1785; studiò dal 1803 nell'università di Halle teologia sotto lo Schleiermacher, e antichità classiche sotto [...] vasto campo della letteratura greca, da Pindaro ai dialoghi di Platone, da Sofocle o Euripide alle orazioni di Demostene, alternando astronomia, di questioni metrologiche, di problemi filosofici; collaborò attivissimamente alle Memorie dell'Accademia ...
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IDENTITÀ (dal lat. identitas, corrispondente al gr. ταὐτότης)
Guido Calogero
Termine filosofico indicante in generale l'eguaglianza di un oggetto rispetto a sé stesso. Ma, nel particolare, esso è stato [...] d'identità risale nella sostanza all'antitesi che nella filosofia greca si manifesta fra eleatismo ed eraclitismo: mentre (ταὐτότης) e dell'alterità (ἑτερότης) determinano, nel Sofista platonico, il rapporto di ciascuna idea rispetto a sé e rispetto ...
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Contro la sofistica soggettività del conoscere, Socrate aveva messo in evidenza la imprescindibile universalità dei concetti. Platone dà rilievo alla scoperta di Socrate e vede l'assolutezza di questi [...] Aquino, De unitate intellectus, cap. IX, in Opuscoli e testi filosofici scelti da B. Nardi, II, p. 65), così l l'invertire. Il pensato almeno quello umano, è astratto. La dualità platonica tra l'idea e la cosa si ripresenta, con maggiore eterogeneità, ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, separate dalla realtà sensibile, che...