Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] nella seconda metà del sec. III a. C. Per contrasto al tanto affetto umano che v'è al fondo della filosofiaplatonica si ergeva nei pressi dell'Accademia la torre di Timone, dell'uomo il quale conosceva un solo modo di essere felice, quello di ...
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Nacque in Alcalá de Henares da Rodrigo Cervantes e da Leonor de Cortinas nel 1547, forse nel giorno dedicato al santo del suo nome (29 settembre), e vi fu battezzato, il 9 ottobre seguente, nella chiesa [...] pastorale, la Galatea è l'oggettivazione di un mondo ideale, dove l'amore è scienza che si teorizza al lume della filosofiaplatonica attinta dagli Asolani del Bembo o dai Dialoghi di Leone Ebreo. Gli amori di Elicio con Galatea costituiscono il filo ...
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Sotto questo nome fu composta, in tarda età ellenistica una serie di scritti la cui origine è analoga a quella che determinò il fiorire della letteratura neopitagorica. Negli ambienti egiziani ellenizzati [...] da Pitagora. Da ciò nacque l'idea di attribuire al dio egiziano Thoth, che al platonico Theuth corrispondeva, tutta la sapienza filosofica (platonica o meno) che essi sentissero come vera. A Thoth, di fatto, si attribuiva un gran numero (variamente ...
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PSELLO, Michele (Ψελλός)
Silvio Giuseppe Mercati
Poligrafo e uomo di stato bizantino del sec. XI. Nato a Nicomedia (secondo altri a Costantinopoli) l'anno 1018 da modesta famiglia borghese, per il suo [...] in ogni ramo dello scibile. Pur commentando Aristotele, fu entusiasta di Platone, di cui ravvivava lo studio a Costantinopoli, sforzandosi di conciliare la filosofiaplatonica col cristianesimo, come anche cercava mediante l'allegoria di fare d ...
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È uno dei primi rappresentanti in Ungheria del rinascente platonismo. La data di nascita è incerta. Studiò in Italia; poi, ritornato in patria, ottenne dal re Mattia Corvino diverse alte dignità ecclesiastiche; [...] scrisse anche un poema latino sulla storia letteraria. Il suo merito principale fu il suo fervido entusiasmo per la filosofiaplatonica di Marsilio Ficino. Fu tra i primi ad accogliere benignamente in Ungheria Francesco Bandini, l'amico del Ficino e ...
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Francesco di Zanobi Cattani da Diacceto nacque nel 1466 a Firenze e fu discepolo di Marsilio Ficino che, morendo, lo lasciò, come "proprio scambio", lettore di filosofiaplatonica nel pubblico Studio. [...] , continuarono a raccogliersi i discepoli: ma la lettura degli antichi filosofi perdette via via il suo carattere esoterico. Perciò il suo platonismo segna il trapasso a certa mondana letteratura platonica del '500. Dei suoi tre libri De Amore e del ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] anche i testi) delle varie discipline. Se ne introducono di nuove. Nel Cinquecento si fondano perfino cattedre di filosofiaplatonica. Emergono fra la fine del 15° sec. e il principio del 16° formulazioni teoriche articolate, sistematiche; nascono ...
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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] ruolo di F. nella trasformazione cinquecentesca dell'aristotelismo attraverso la conciliazione con altre correnti filosofiche, in primis la filosofiaplatonica e il neoplatonismo di Marsilio Ficino. Tanto le opere rimaste inedite o incomplete, quanto ...
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Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] del Cristo in croce per la redenzione dell’umanità, la teologia orientale greca, direttamente influenzata dalla filosofiaplatonica, è dominata da una concezione essenzialmente teandrica. Il mistero dell’incarnazione è interpretato come l’unione ...
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Riformatore religioso (Figline 1543 - Roma 1597). Le sue idee lo avvicinavano al pensiero dei platonizzanti propensi a una larga tolleranza religiosa sulla base d'una semplificazione e riduzione dei dogmi. Contro [...] la mercatura; ma prese subito tanta parte alle dispute teologico-dottrinali che vi fervevano. Nutrito di religiosità savonaroliana e di filosofiaplatonica, si avvicinò ai riformati (1572) a Parigi; si recò poi a Londra, a Oxford e a Basilea, sempre ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, separate dalla realtà sensibile, che...