AVERANI, Giuseppe
Nicola Carranza
Nacque a Firenze il 20 marzo 1662. Celebrato interprete del diritto romano, rinnovatore degli studi giuridici nell'ateneo pisano, fu considerato dai contemporanei il [...] gesuita lucchese G. F. Vanni, già suo maestro di filosofia peripatetica, il quale aveva inteso con due opuscoli di scarso valore Lezioni Toscane (I,Lez. 7, pp. 99 ss., Della sentenza platonica intorno alla natura divina,e Lez. 9, pp. 134 ss., Molti ...
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Guglielmo di Conches
Cesare Vasoli
Maestro scolastico del sec. XII, nato in Normandia intorno al 1080, morto a Chartres nel 1145.
Discepolo di Bernardo di Chartres e, quindi, egli stesso maestro in [...] la raffinata conoscenza delle ‛ arti liberali '. Autore, tra l'altro, di un commento al Timeo platonico di grande importanza per la storia della filosofia del XII secolo, di glosse alla Consolatio di Boezio, a Macrobio, a Prisciano, di scritti morali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Periodizzazioni
Le periodizzazioni storiche cambiano a seconda delle discipline. Nelle arti [...] una teologia aristotelica con una teologia platonica. Nel passaggio tra i due secoli avvengono alcuni fatti che non hanno un immediato rapporto con la storia della filosofia e che tuttavia impongono al pensiero filosofico una serie di riflessioni che ...
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Studio della struttura e della storia dell’Universo nel suo insieme. In questa accezione il termine è moderno, e venne usato per la prima volta da Kant nella terza parte della Critica della ragion pura [...] il pensiero umano, e in Occidente nasce già coi filosofi naturalisti greci, i quali avanzarono varie teorie in come Issione legato alla sua ruota. Aristotele contrappone alla visione platonica la sua, facente perno su un motore immobile che pensa ...
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immaginazione
Nella psicologia aristotelica, facoltà di produrre immagini sensibili (φαντάσματα). Connessa ai sensi ma non limitata o condizionata da essi, distinta dall’intelletto e dall’opinione, l’i. [...] tenta una sintesi della dottrina aristotelica e di quella platonica, spiegando l’operare dell’i. come facoltà umana corrisponde la storia, alla i. la poesia, alla ragione la filosofia (schema che si ripresenterà, con poche modifiche, nel pensiero del ...
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Termine che indica, se usato in senso generico, la coscienza che l’io ha di sé stesso. In senso proprio, relativamente cioè al contesto del linguaggio idealistico in cui il termine ha trovato la più larga [...] Io soggettivo. Perché l’Io diventi l’effettivo inizio e il fondamento della filosofia occorre «purgare» l’Io da sé stesso, e far sì che interiorità del ricordo con una operazione paragonabile all’anamnesi (➔) platonica. Il «sé» o a., dice Hegel, deve ...
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Mersenne, Marin
Filosofo e teologo (La Soultière, presso Oizé, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell’ordine dei minimi; insegnò filosofia e teologia presso la scuola dell’ordine a Nevers (1614) [...] Galilei – che in M. si coniugano con una metafisica e con una teologia platonica cattolicamente orientate. Nel 1634 una serie di materiali di argomento filosofico e scientifico confluì in brevi raccolte di Questions, e parallelamente M. intraprese in ...
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ANDRONICO Callisto ('Andránikoq KÁllistoq)
Emilio Bigi
Mancano precise notizie ,sulla data della sua nascita, che si può tuttavia porre intorno ai primissimi anni del secolo XV. È certo invece che egli [...] seguito nell'università bolognese insegnò lettere greche, e poi anche filosofia morale, tra il 1458 e il 1466, salvo un intervallo ma animata da quell'alta considerazione per il pensiero platonico, che appariva già nell'opuscolo in difesa del Gaza. ...
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bene
Nella storia della filosofia è possibile distinguere due diverse concezioni del b.: una oggettivistica e metafisica, e una soggettivistica. Il massimo esponente della prima è Platone, per il quale [...] visibili», Repubblica, VI, 508 a-d). Il b. è dunque in Platone il principio di spiegazione di tutto l’Universo: è ciò che fa essere ogni un afflato cosmico che unisce il mondo a Dio.
La filosofia moderna
Per il naturalismo del Rinascimento il b. è ...
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intuizionismo
intuizionismo concezione della matematica secondo cui l’affermazione di esistenza di enti matematici è lecita solo se si dispone di un metodo che ne garantisca la costruibilità. In questo [...] . Anzi, proprio in virtù di questa radicale critica dell’idea platonica che gli enti matematici vivano di esistenza propria in qualche “mondo quella direzione, pur senza condividerne le assunzioni filosofiche (si veda anche: → formalismo, → logicismo ...
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platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
platonismo
s. m. [der. del nome del filosofo Platone (v. platonico1)]. – 1. La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone: il nucleo centrale è costituito dalla dottrina delle idee eterne, universali, separate dalla realtà sensibile, che...