SARPI, Paolo
Antonella Barzazi
(Pietro). – Pietro Sarpi nacque a Venezia il 14 agosto 1552 da Francesco, mercante, originario di San Vito in Friuli, e dalla veneziana Isabella Morelli.
Morto precocemente [...] al moto delle passioni, secondo una visione stoica corretta da riferimenti a dottrine dei cinici; in Enciclopedia Italiana. Ottava appendice: Il contributo italiano alla storia del pensiero. Filosofia, Roma 2012, pp. 258-267; J. Kainulainen, P. S.: ...
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Eresia, arianesimo e dottrina trinitaria
Manlio Simonetti
In quanto capo della Chiesa, Costantino ebbe a occuparsi di due eresie in ambito cristiano, il donatismo e l’arianesimo. Mentre la crisi donatista [...] di giudice universale. Questa dottrina, che risente di influenze, oltre che gnostiche, anche della filosofia greca coeva, soprattutto platonica e stoica, si presenta come culturalmente raffinata ed è quella che è meglio attestata (Giustino, Ireneo ...
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peccato [plur. anche peccata]
Antonietta Bufano
Philippe Delhaye
Attilio Mellone
Le occorrenze del termine nell'accezione più comune di " colpa verso Dio " sono, ovviamente, più numerose nella Commedia; [...] punto di riferimento per un p. potrebbe essere l'idea stoica di natura, ma è pur sempre una natura impersonale. C anche If XXIII 16). L'amore in loro è del tutto spento e perciò filosofare non possono nel senso di amare la verità (Cv III XIII 2); tra ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] cultura monastica. Ancora nel capitolo 24 del Libro II delle Etimologie, nel quadro della tradizionale suddivisione stoica della filosofia in fisica, etica e logica, erano attribuite alla physica (scienza della Natura) soltanto le quattro discipline ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] e sono, l’indipendenza (virtù tipicamente di derivazione stoica) e la prudenza. Un punto di partenza quasi e de’ premi, Napoli 1766.
A. Genovesi, Della Diceosina o sia della filosofia del giusto e dell’onesto, 3 tt., Napoli 1766, Venezia 1795.
A ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] uno specialista, ma un geniale dilettante della speculazione filosofica: fanno testo da questo lato i frequenti debiti verso Brunetto che la parafrasa nel contesto di un passo sulla stoica sopportazione dell'esilio che, assieme all'autorità del De ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] (II secolo d.C.), che univa la tripartizione stoica e la bipartizione aristotelica delle scienze. Il lavoro fu classificazione delle scienze: due prolusioni di B. Guarino e Rodolfo Agricola, in Filosofia, n.s., XXX (1979), pp. 311-332; A. Franzoi, ...
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poesia (poesi')
Alfredo Schiaffini
In D. compare solo la forma ‛ poesì ' (per cui cfr. la voce Grecismi): Ma qui la morta poesì resurga (Pg I 7); per l'interpretazione del passo, alquanto controversa [...] cultura greca e può riportarsi in particolare agli stoici, che dell'allegoria si giovavano con larghezza nello e musicale) e la scientia o sapienza, che fa tutt'uno con la filosofia morale; e consultiamo ancora Orazio, nell'Ars poetica (vv. 409-410): ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] 9-10; PL, XXXIV, coll. 270-272). Lo sforzo del filosofo fu infatti quello di dimostrare che le affermazioni scientifiche secondo cui il c di sopra del firmamento, riproponeva la successione stoica dei quattro elementi in zone concentriche e proprio ...
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CRITICA DELL'ARΤΕ (v. vol. Il, p. 946)
M. M. Sassi
A rigore, nell'antichità classica non esiste una c. intesa come «genere» autonomo, con testi suoi propri e una corrispondente definita figura professionale. [...] valorizzazione della creatività artistica che si fa strada nella cultura ellenistica e romana, complice la stessa riflessione filosofica (stoica e neoplatonica) sul concetto di phantasìa, si profila (e si distingue rispetto alla massa profana) una ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
filosofo
filòṡofo s. m. (f. -a) [dal lat. philoṡŏphus, gr. ϕιλόσοϕος; v. filosofia]. – 1. Chi professa la filosofia; chi si dedica cioè abitualmente allo studio dei problemi che formano oggetto dell’attività speculativa nei suoi varî aspetti...