La democrazia in Grecia. - La democrazia è la sovranità concessa a tutti coloro che fanno parte del δῆμος. La sovranità dello stato spettava alla totalità dei cittadini in quanto nati o regolarmente divenuti [...] . Janet, Histoire de la science politique dans ses rapports avec la morale, 3ª ed., Parigi 1887, voll. 2, passim; Carlyle, A misto nei politici fiorentini del Rinascimento in Rivista internazionale di filosofia del diritto, VII (1927); G. Del Vecchio, ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] non sempre impeccabili. Accoglienze straordinarie sono riservate al tragico dal filosofo più famoso d'Europa: il re recita in piena accademia il nega l'immortalità dell'anima né distrugge la morale, ma asserisce "che è impossibile alla ragione ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] scienza che studia la realtà assoluta Aristotele dà il nome di "filosofia prima" (πρώτη ϕιλοσοϕία); e la definisce come teoria dell'"ente differenza del noumenico dal fenomenico e di un mondo morale da quello della natura, non aveva più ragione d ...
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SCUOLA (XXXI, 249)
Giovanni Calò
In Italia l'ultimo decennio non ha visto innovazioni profonde e organiche, eccetto forse l'istituzione della Scuola media; e la caduta del fascismo ha determinato piuttosto [...] di qualifiche relative anche alle capacità generali e alle qualità morali, con formulazione a fin d'anno da parte dei ; si sono introdotti due tipi di programma di pedagogia e filosofia, di cui uno (A) mantiene il carattere di trattazione ...
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PARETO, Vilfredo
Luigi Amoroso
Nato a Parigi il 15 luglio 1848, dove il padre Raffaele, vecchio patrizio genovese, mazziniano, viveva esule, morto a Céligny (cantone di Ginevra) il 20 agosto 1923. Passò [...] politica ed economica, la letteratura, l'arte, la morale, la religione, tutto ciò insomma che contribuisce a caratterizzare nuovi. Il P., negatore di ogni fede e di ogni filosofia, è l'artefice che primo e più gagliardamente innalza, sulle ...
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Uomo politico, storico e letterato, nato a Torino da Prospero B. il 27 novembre 1789, morto ivi il 3 giugno 1853.
Cesare Balbo risentì, nella sua formazione mentale e morale, delle tendenze dell'epoca [...] la Storia d'Italia dal 476 al 774 e le Novelle. Seguirono nel 1832 i Pensieri ed esempi, tentativo di filosofia sociale e politica, quale poteva concepire un rigido cattolico. La sua attività venne arrestata dall'acerba perdita della moglie ...
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GEMELLI, Agostino (XVI, p. 493)
Vito A. BELLEZZA
Psicologo, morto a Milano il 15 luglio 1959.
La sua attività scientifica si era svolta soprattutto nel campo della psicologia sperimentale. Seguace dapprima [...] intern. di scienze sociali, sett.-ott. 1959, Medicina e morale, luglio-sett. 1959, Archivio di psicologia, neurologia e opera di A. G., Milano 1960; F. Olgiati, l'eredità filosofica di A. G., in Riv. di filosofia neoscolastica, 1960, n. 2-3. ...
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Nato a Molfetta (Bari) il 6 luglio 1877. Laureato in lettere a Napoli (1900) e in filosofia a Roma (1905), insegnò prima le une e poi l'altra nelle scuole medie, nelle quali rimase fino al 1922 anche come [...] 1907), L'Essere e il problema religioso (ivi 1914), La coscienza morale (La Spezia 1914), Critica del concreto (Pistoia 1921), Che cosa è la filosofia? (in Riv. di fil., 1921), La filosofia di Kant: I, L'idea teologica (Firenze 1927), Il problema ...
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. Movimento politico italiano creato da Benito Mussolini (v.).
Dottrina.
Idee fondametali. - Come ogni salda concezione politica, il fascismo è prassi ed è pensiero, azione a cui è immanente una dottrina, [...] sano; pensiero e azione, concepita non come materialità ma come prodotto di una somma di energie morali e intellettuali; al solitario filosofo, chiuso al senso della vita, contrapposto il trasvolatore degli oceani o il giovane atleta teso ogni ...
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LAVORO (fr. travail; sp. trabajo; ted. Arbeit; ingl. labour, work)
Augusto GRAZIANI
Luigi BARZETTI
Giuseppe DE MICHELIS
Giovanni BALELLA
Roberto MONTESSORI
Nicola JAEGER
Luigi CAROZZI
Nicolò CASTELLINO
Ulisse [...] parte della popolazione attuale della terra abbia le facoltà mentali e morali, l'intelligenza e la padronanza di sé che per quel lavoro d'America, Roma 1928; H. Le Chatelier, La filosofia del sistema Taylor, Roma 1929; C. Ferrari, Aspetti moderni ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...