VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] lavoro compiuto, per l'entusiasmo patriottico e l'elevatissimo sentimento morale che lo animava, per la versatilità che gli permise di passare dalla poesia al diritto, dalla filologia alla filosofia, dall'oratoria al trattato di agricoltura, V. fu un ...
Leggi Tutto
Poeta norvegese, infaticabile agitatore e suscitatore della coscienza nazionale del suo popolo. Nacque d'antica famiglia di contadini l'8 dicembre 1832 a Kvikne, fra le montagne del Dovre, dove il padre [...] 1875, il B. si diede a un'assidua lettura di libri di filosofia che si faceva mandare "di laggiù", dall'Europa, dov'era l'" . "Vivere nella verità" doveva essere l'esigenza prima della vita morale, ed esserlo doveva per la donna e per l'uomo, in ...
Leggi Tutto
QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] dottrina segreta a pochi eletti forniti di particolari doti morali che li rendessero idonei a ciò. Alcuni dei . XIII), che tenta un sistema d'adattamento fra Qabbālāh e filosofia.
Intorno a quest'epoca ebbe probabilmente la sua redazione finale il ...
Leggi Tutto
LESSING, Gotthold Ephraim
Giuseppe Gabetti
Scrittore tedesco, nato a Kamenz in Sassonia il 22 gennaio 1729, morto a Brunswick il 15 febbraio 1781: critico, poeta, moralista, riformatore religioso: massimo [...] un tempo, una battaglia contro il formalismo della filosofia sistematica postleibniziana e una battaglia contro l'Accademia di Dio nell'uomo. Nella serietà dell'impegno morale, nella dirittura intellettuale, nell'ardore della spirituale ricerca ...
Leggi Tutto
. Religiosi appartenenti all'ordine dei predicatori fondato da S. Domenico di Guzmán nel 1206 e approvato da Onorio III il 22 dicembre 1216. La salvezza delle anime mediante la predicazione e l'insegnamento [...] Greci. Né vennero meno alle tradizioni culturali durante il Rinascimento, su cui agirono in senso cristiano nel campo della filosofia, della morale e delle arti. La Chiesa affidò ai domenicani uffici di grande responsabilità, come il S. Uffizio e il ...
Leggi Tutto
È nel suo senso più generale, il potere di dar legge a sé stesso. Ma il termine, a seconda delle diverse epoche e dei diversi campi scientifici (della politica, del diritto, della filosofia) in cui venne [...] -italico, anche se molti degli aspetti giuridici sono in certo modo simili, è che l'autonomia greca ha un forte contenuto morale e religioso, mentre in quella italica predomina il significato politico. Per i Greci ogni polis aveva i suoi culti locali ...
Leggi Tutto
UCRAINA.
Libera D'Alessandro
Silvio Pons
Oxana Pachlovska
Nicola Falcinella
– Demografia e geografia economica. Storia
Demografia e geografia economica di Libera D'Alessandro. – Stato dell’Europa [...] Tra le sue tematiche principali troviamo l’incrocio tra la filosofia del tempo storico e quella del tempo lirico (Kostenko, accusato di collaborazionismo. Si tratta di un apologo morale dove tutti risultano sconfitti, costruito su lunghi piani- ...
Leggi Tutto
ISOCRATE ('Ισοκράτης, Isocrătes)
Arnaldo Momigliano
Oratore ateniese, nato nel 436, figlio di Teodoro del demo di Erchia. La ricchezza del padre gli permise di ricevere una educazione assai raffinata. [...] Da quel tempo I. vedra nella stessa retorica la filosofia. Se delle indagini più propriamente teoretiche, che avevano suggerito anni, avesse poi motivo nelle sofferenze fisiche o in quelle morali o in entrambe.
Poco dopo che la libertà dei Greci era ...
Leggi Tutto
PUŠKIN, Aleksandr Sergeevič
Ettore Lo Gatto
Poeta russo, nato il 26 maggio (6 giugno) 1799, a Mosca, da una famiglia di antichissima nobiltà ma decaduta. La madre apparteneva alla famiglia degli Hannibal, [...] sei anni ed ebbe per condiscepoli giovani amanti della filosofia come Kaverin e Čaadaev, e futuri poeti come Delvig tendenze ella gli procurò preoccupazioni di carattere sentimentale e morale. Nonostante tutto, l'attività artistica di P. riprese ...
Leggi Tutto
. Dal greco ἄσκησις "esercizio", che originariamente si disse dell'allenamento usato dagli atleti per acquistare le doti corporali necessarie a trionfare nella lotta, e poi, nella fiosofia cinica e stoica, [...] le sue qualità e azioni. Quindi è che in generale i filosofi e i mistici dell'ellenismo, a differenza di ciò che avvenne specialmente al confronto con le religioni indicate sopra, la morale evangelica non si può dire propriamente ascetica. Gesù pose ...
Leggi Tutto
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...