HEIDENSTAM, Carl Gustaf Verner von
Giuseppe Gabetti
Poeta svedese, nato a Olshammar presso Örebro il 6 luglio 1859: insignito del premio Nobel nel 1916. Formatore della coscienza nazioriale, creatore [...] e grandiosa di un fondatore di dinastia, per interiore forza morale. Poi, volgendosi a tempi più cortesi e più umani, H Proletärfilosofiens upplösning och fall, La disgregazione e caduta della filosofia proletaria, 1911) ha un suono di trionfo. Un ...
Leggi Tutto
Filosofo e scienziato inglese, nato verso il 1214 presso Ilchester nel Dorsetshire. Studiò a Oxford, sotto Edmondo di Canterbury, Roberto Grossatesta e Adamo di Marsh; un po' prima del 1245 era studente [...] opera doveva constare di quattro volumi, comprendenti: 1° la grammatica e la logica; 2° la matematica; 3° la filosofia della natura; 4° la metafisica e la morale. Il piano dell'opera ci è noto da un passo dei Communia naturalia (ed. Steele, p. 1); il ...
Leggi Tutto
Cardinale, arcivescovo di (Capua, uno dei più cospicui teologi della Controriforma.
Roberto Francesco Romolo B. nacque il 4 ottobre 1542 in Montepulciano da Vincenzo Bellarmino e da Cinzia Cervini, sorella [...] nella Compagnia di Gesù nel 1560, fece gli studî di filosofia nel Collegio romano, passando poi successivamente all'insegnamento delle lettere esegetiche, ascetiche e d'istruzione pastorale e morale. Il suo capolavoro sono le accennate Controversie ...
Leggi Tutto
. Fu uno dei più antichi scrittori in lingua siriaca. Il suo nome in siriaco suona Bar Dayṣān, cioè "figlio del Dayṣān", che è il fiume che scorre attraverso la città d'Edessa, in greco Βαρδησάνης o Βαρδησιάνης. [...] , ϕύσις) e la costrizione. Egli afferma che il male morale non proviene dalla nostra natura. Gli uomini seguono la natura grave problema: in qual modo B. conciliava questa sua filosofia con il cristianesimo da lui apertamente professato?
L'astrolatria ...
Leggi Tutto
Nacque a Caracas (Venezuela) il 20 novembre 1781; morì a Santiago del Chile il 15 ottobre 1865. Fino al 1810 visse in patria occupato nello studio dei classici latini e spagnoli; per alcun tempo si dedicò [...] la nuova generazione cilena, insegnandole a pensare con la sua Filosofía, a parlare con la sua Gramática (1847), a gustare di modello ad altri nell'America Meridionale.
La sua autorità morale e intellettuale si estese anche oltre i confini del Chile: ...
Leggi Tutto
L'Algazel o Algazelus dei nostri scrittori medievali; uno dei più insigni pensatori musulmani: teologo, mistico, moralista, filosofo e giurista, nato a Tūs nel Khorāsān (Persia di nord-est) nel 450 èg. [...] formalistico a soddisfare i bisogni di una religiosità e di una morale elevate, l'Iḥiyā' si propone quindi di mostrare come il al-Gh. e diede luogo ad accuse d'insincerità da parte dei filosofi spagnoli Ibn Ṭufail (v.) e Averroè (v.). Di quest'ultimo ...
Leggi Tutto
Chimico insigne, nato a Parigi il z5 ottobre 1827 da Jacques-Martin e da Ernestine-Sophie-Claudine-Picard. Nei suoi studî al Licée Henry IV egli entrò in strette relazioni con Renan, già più innanzi negli [...] di idee (per quanto sempliciste) e come documento di un movimento filosofico dell'epoca. Si vedano in particolare, Science et philosophie, Parigi 1881; 2ª ed. 1905; Science et morale, Parigi 1897, 2ª ed. 1909. Berthelot si deve considerare come uno ...
Leggi Tutto
Parola dell'uso corrente, che nella scienza assume vari significati fra loro affini, ma rispecchianti differenti gradi di astrazione dalla realtà. Nella fisica (pur non pretendendo di dare una vera e propria [...] . Per corpo umano v. uomo: Corpo; per corpo del reato v. reato; per corpo morale v. persone giuridiche; per i cosiddetti corpi astrali v. occultismo; teosofia.
Filosofia. - Per il materialismo il corpo è una "realtà in sé"; per il fenomenismo è un ...
Leggi Tutto
KRASIŃSKI, Zygmunt
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato a Parigi il 19 febbraio 1812, ivi morto il 23 febbraio 1859. Rimasto orfano di madre, che era una principessa Radziwiłł, all'età di 10 anni, subì, [...] poco efficace anche quel suo nobile lirismo che, nutrito di elementi culturali e filosofici, dà alla sua arte romantica un'impronta personale di grande dignità ed elevatezza morale.
Le due opere principali del K.: Nie-boska komedia (La non Divina ...
Leggi Tutto
Nato a Ginevra il 27 settembre 1821, morto a Ginevra l'11 maggio 1881. L'autore del celebre Journal intime - cioè d'uno dei libri che meglio documentano il travaglio spirituale e lo scompiglio morale delle [...] dì di festa del Leopardi. Conteso da aspirazioni diverse, o addirittura contrarie - filosofia e poesia, tradizione e rinnovamento, rigoroso ordine morale e licenzioso abbandono alla rêverie, patriottismo e cosmopolitismo - indeciso sempre, e sempre ...
Leggi Tutto
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...