Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] Sacramento), e di verità naturale o razionale, nella filosofia (Scuola di Atene); del bene, nelle Virtù a ricreare e svelare attraverso l'immagine dipinta il carattere "morale" del personaggio ritratto. A Giulio II era intanto succeduto Leone ...
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Filosofo tedesco (Rammenau, Lusazia sup., 1762 - Berlino 1814). Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l'edificio sistematico del sapere su un principio [...] esso si estinguerebbe se la vita morale potesse realizzare la meta ideale cui aspira, ma alla quale, come si è osservato, essa può solo progressivamente avvicinarsi. Si suole parlare di una seconda fase della filosofia fichtiana, che si fa cominciare ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] il Leviathan (l'opera sua più famosa e importante di filosofia politica), nel 1655 il De corpore (lungamente elaborato), nel lo stesso metodo vengono studiate le passioni e la vita morale. Il punto di partenza è dato dalle sensazioni elementari del ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] superiorità della propria fede su tutte. Nell'atto di concepire il poema, L. era alla ricerca di una certezza morale e filosofica, indispensabile non solo a placare le sue ansie di conoscere e capire, ma soprattutto a tranquillizzare le oscure e ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] contro gli eserciti permanenti, Le imposture, contro la filosofia illuministica del Settecento, Le donne, in cui afferma rimedio in una fusione delle tre forme di governo. Di argomento morale e sociale altre due commedie: La finestrina e il Divorzio.
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] accentua originalmente, di fronte all'oggettività della legge morale, il momento dell'intenzione come fondamento della bontà antica e dei frequenti rapporti posti tra temi della filosofia platonica e dottrine cristiane (aspetti questi che inseriscono ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] , 1790-92), che, orientata a segnalare la finalità dei grandi eventi e le energie morali ad essi sottese, fu occasione per l'enuclearsi di una filosofia della storia di forte accentuazione spiritualistica. Nel 1790 S., che da un anno occupava una ...
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Filosofo e teologo, detto doctor Universalis (Lauingen, Svevia, forse 1193 o 1200 o 1206 - Colonia 1280). Maestro di Tommaso d'Aquino, si impegnò a far conoscere la filosofia aristotelica con parafrasi [...] di Colonia, una nuova edizione di tutte le opere) e comprende scritti di "filosofia razionale" o logica, "reale" (fisica, matematica, metafisica) e "morale", e di teologia (esegesi biblica, teologia sistematica, parenetica). Molti sono commenti a ...
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Scrittrice e pensatrice francese, nata a Parigi il 3 febbraio 1909, morta a Ashford (Inghilterra) il 24 agosto 1943. Di alta statura morale, fu pensatrice profonda e intensa tanto da dar vita nella sua [...] (dal 1928), conseguì brillantemente l'agrégation (1931) e iniziò a insegnare filosofia nei licei di Le Puy, di Auxerre e di Roanne. Sin dal 'azione sociale, seguita con straordinaria coerenza morale e attiva solidarietà; una profonda tensione ...
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Scrittore russo (Mosca 1821 - Pietroburgo 1881). Frequentò a Pietroburgo la scuola militare d'ingegneria. Terminati gli studî nel 1843, fu promosso ufficiale, ma preferì dedicarsi alla letteratura. Il [...] non plastici, imponderabili, bipolari come tutto il cosmo morale di D.: figure angeliche che sanno torturare e figure nel segno di questo scrittore. Va infine ricordato che la filosofia politica di D. fu uno slavofilismo democratico e populismo ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...