axicon
axicon 〈àksikon〉 [s.ingl. Comp. di ax(ial) "assiale" e del gr. eíkona "immagine", usato in it. come s.m.] [OTT] Dispositivo ottico che di una sorgente posta sul suo asse dà un'immagine rettilinea [...] assiale di lunghezza finita, qual è una lente conica. ...
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Procesi
Procesi Claudio (Roma 1941) matematico italiano. È considerato uno dei più illustri algebristi contemporanei. Docente di algebra all’università di Roma La Sapienza (dal 1975), ha dato significativi [...] contributi nei campi delle algebre non commutative, algebre a dimensione finita, gruppi di Lie. ...
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rinormalone
rinormalóne [Der. di rinormal(izzazione) con il suff. -one] [FSN] Sequenza di diagrammi di Feynman che dà un contributo crescente come n!, dove n è l'ordine della teoria delle perturbazioni, [...] cosicché la serie perturbativa non ha somma finita. ...
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Il procedimento per convalida di sfratto è un procedimento sommario di cognizione, alternativo a quello ordinario, esperibile dal locatore (relativamente ai rapporti elencati all’art. 657 c.p.c.) al fine [...] di ottenere lo sfratto del conduttore per finita locazione o per morosità, munendosi celermente di un titolo esecutivo.
La legge concede l’utilizzo di tale procedimento anche prima della scadenza del contratto, nel qual caso l’atto introduttivo sarà ...
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Egorov Dmitrij Fedorovich
Egorov 〈iigòrëf〉 Dmitrij Fëdorovich [STF] (Mosca 1869 - Kazan' 1931) Prof. di matematica nell'univ. di Mosca (1903). ◆ [ANM] Teorema di E.-Severini: una successione di funzioni [...] di variabile reale quasi continue in un insieme I di misura finita e convergente quasi ovunque in I è quasi uniformemente convergente in I. ...
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REPULLÉS y VARGAS, Enrique María
José F. Rafols
Architetto, nato ad Ávila nel 1845, morto a Madrid nel 1922. Fu membro della Accademia de San Fernando e architetto della real casa. Progettò la Borsa [...] Vecchia e la Borsa Nuova (finita nel 1893) di Madrid, il Museo Teresiano di Ávila, la casa concistoriale di Valladolid, il Panteón de Hombres Ilustres nel cimitero di San Justo, il Panteón Careaga nel cimitero dell'est di Madrid, il monumento ...
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Socialista (Prétieux, Loire, 1841 - Asnière, Parigi, 1893), due volte condannato come affiliato all'Internazionale; eletto all'Assemblea nazionale (1871), diede le dimissioni dopo aver votato contro i [...] preliminari di pace con la Germania; fu membro della Comune di Parigi e finita l'insurrezione si rifugiò a Ginevra, dove fondò La Revanche. In Italia dal 1873 al 1876, diede un contributo importante alla trasformazione dell'anarchismo nel movimento ...
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murdochiano
agg. Di Rupert Murdoch, editore, imprenditore e produttore televisivo australiano naturalizzato statunitense.
• La libertà di Rebekah Brooks, ex direttore di News of the world ed ex amministratore [...] delegato di News International, la filiale britannica dell’impero murdochiano, è finita ieri. (Massimiliano Lenzi, Tempo, 18 luglio 2011, p. 1, Prima pagina) • Dei figli di Murdoch, tre rimangono lontani dai riflettori: la più grande, che non a caso ...
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caldoriano
s. m. e agg. Sostenitore di Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania dal 2010 al 2015; di Stefano Caldoro.
• «Certo, mi fa piacere per Stefano. Ma di noi non è rimasto più niente. [...] La stagione dei socialisti è finita con la morte di [Bettino] Craxi, il resto sono tentativi velleitari», dice sornione l’ex «viceré» [Giulio Di Donato] al bar sotto il suo studio da avvocato. Però, davanti al tavolo gli si forma subito una fila di ...
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prodotto tensoriale
prodotto tensoriale in algebra lineare, la più generale struttura dotata di applicazione bilineare che può riferirsi a vettori, matrici, moduli, spazi vettoriali.
Prodotto tensoriale [...] di spazi vettoriali
Relativamente a due spazi vettoriali V e W di dimensione finita su un campo K, è uno spazio vettoriale T dotato di un’applicazione bilineare ⊗: V × W → T che soddisfa la seguente proprietà universale:
• se U è uno spazio ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).