WILDENBRUCH, Ernst von
Rodolfo Bottacchiari
Lirico e drammaturgo tedesco, nato il 3 febbraio 1845 a Beirut in Siria, dove suo padre era console generale di Prussia, morto a Berlino il 15 gennaio 1909. [...] due anni dopo lasciò la carriera militare, ma fu di nuovo ufficiale nel '66 nella guerra contro l'Austria; finita la campagna tornò a Berlino a studiare giurisprudenza; rientrò ancora nell'esercito allo scoppio della guerra franco-prussiana, finché ...
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Uomo di stato inglese, nacque a Kipling (Yorkshire) verso il 1580. Entrò nel 1609 in parlamento. Fedele seguace del re Giacomo I, quando fu nominato segretario di stato (1619), fu accusato di preporre [...] anno dopo si dimise dall'ufficio, ottenendo il titolo di barone di Baltimore (nella contea di Longford in Irlanda). Finita così la sua vita politica, si dava all'attività colomale. Incoraggiato dai risultati dei suoi primi esperimenti coloniali (1621 ...
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KOPP, Georg
Ermanno Loewinson
Cardinale, nato il 25 giugno 1836 a Duderstadt (Hannover), morto a Opava (Troppau) il 4 marzo 1914. Figlio di un tessitore, fu consacrato prete nel 1862. Poi, come lettore [...] di Prussia, dove K. collaborò alle nuove leggi che regolavano i rapporti tra i due poteri. Principe vescovo di Breslavia fin dal 9 agosto 1887, e cardinale dal 16 gennaio 1893, nonché capo dell'episcopato germanico, seppe più di una volta prevenire ...
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PSICHIDI (dal gr. ψυχή "soffio, anima"; lat. scient. Psychidae)
Emilio Turati
Famiglia di Lepidotteri Eteroceri, caratterizzati dal colore fumoso delle ali semidiafane e dallo spiccatissimo dimorfismo [...] teca o follicolo internamente foderato di seta, esternamente rivestito di detriti di sabbia, o di foglie, di pezzi di steli, ecc. Finita la crescita, saldano l'astuccio a una pietra, a un ramo, per voltarsi a capo in giù, e formare la crisalide. Il ...
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PULLÈ, Leopoldo
Alberto Manzi
Autore drammatico e uomo politico, figlio di Giulio; nato a Verona il 17 aprile 1835, morto a Milano il 23 marzo 1917. A 13 anni si arruolò nella milizia mobile e combatté [...] e ad attività industriali.
Nel 1858 fece rappresentare a Milano un Giuseppe Balsamo, che fu vietato dalla censura. A guerra finita, sotto il nome di Leo di Castelnuovo ritornò al teatro con Il guanto della Regina (1866), che ebbe successo. Esso ...
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LOMĀŚ ṚṢI, Grotta di
G. Verardi
È il più celebre degli ambienti rupestri scavati sulle alture di Barābar e Nāgārjunī, c.a 25 km a Ν di Gayā, nello stato indiano del Bihar. È composto di due vani: il [...] Barābar, oltre alle grotte di L. R. e di Sudāmā, si trovano quella di Viśva Jhopṛī, anch'essa per la verità non finita pur recando un'iscrizione di Aśoka che la dichiara destinata agli Ājīvika, e quella di Karna Chaupar (o Supiya), consistente di un ...
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arcobaleno
Franco Foresta Martin
Sette colori fra il cielo e la terra
La deviazione e la riflessione dei raggi solari all'interno delle gocce d'acqua causano il fenomeno dell'arcobaleno, frequente [...]
Spettacolo di luce dopo il temporale
Usciamo di casa dopo un temporale. Le nubi si sono diradate, la pioggia è quasi finita, il Sole è basso sull'orizzonte e i suoi raggi penetrano nell'atmosfera ancora carica di minute goccioline. Se alziamo appena ...
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piramide
piramide poliedro formato da un poligono detto base della piramide e dai triangoli ottenuti congiungendo i vertici della base con un punto, non appartenente al piano della base, detto vertice [...] e il numero delle facce, che non può essere inferiore a quattro, coincidono. Una piramide può essere anche definita come regione finita dello spazio delimitata da un angoloide di vertice V e da un piano, non passante per V, che lo interseca. Una ...
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configurazione
configurazione termine generico che, in geometria elementare piana o spaziale, indica una disposizione di punti, rette, figure o superfici che presenti qualche regolarità o di cui interessi [...] bk), caratterizzata dalle seguenti proprietà: a) ci sono ν punti e b linee (dette anche rette e rappresentate da segmenti o archi finiti di curva); b) ci sono k punti su ogni retta e r rette passano per ogni punto; c) due distinte rette s’intersecano ...
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co
Domenico Consoli
. Per " capo ", " estremità " di qualche cosa: quattro volte nella Commedia: If XX 76 Tosto che l'acqua a correr mette co, " cioè: capo; cioè come l'acqua comincia a correre " (Buti); [...] 96 la tela / onde non trasse infino a co la spuola, allusione alla vita monacale di Piccarda, metaforicamente vista come una tela non finita di tessere, in quanto la spola non ne fu tratta sino al capo, sino alla fine. In Detto 378 di lui non faccia ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).