Nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali (o aleatori), p. di un evento è il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si verifichi, intendendo che [...] . da una funzione P che a un evento A associa un numero P(A) in modo tale che gli assiomi di normalizzazione e finita additività siano soddisfatti. Se la famiglia ℬ di tutti gli eventi è una σ-algebra booleana e la funzione P soddisfa il postulato di ...
Leggi Tutto
Sigla di discrete fourier transform, trasformata di Fourier discreta, ossia la restrizione all’insieme di numeri complessi xm, m=0, …, N−1, della trasformata di Fourier di una funzione f(x) (➔ trasformazione). [...] un elaboratore elettronico coinvolge di fatto la DFT, essendo qualunque funzione approssimata dall’elaboratore tramite una successione finita di valori. In particolare, per calcolare la DFT si utilizzano con il calcolatore algoritmi molto efficienti ...
Leggi Tutto
Finanziere (Tingleff, Schleswig, 1877 - Monaco di Baviera 1970), direttore della Nationalbank für Deutschland (1916), commissario per la moneta (1923), presidente della Reichsbank (1923-30 e 1933-39), [...] e nel 1944, in seguito all'attentato a Hitler, fu internato in un campo di concentramento. Processato a guerra finita per crimini di guerra, fu assolto dal tribunale di Norimberga, ma incarcerato (1946-48) dal tribunale tedesco per la denazificazione ...
Leggi Tutto
LEBESGUE, Henri
Giovanni Lampariello
Matematico, nato a Beauvais (Oise) il 28 giugno 1875. Professore all'università di Parigi.
Il L. è conosciuto per le sue importanti ricerche sulla teoria degli insiemi [...] concetto d'integrale che porta il suo nome (v. integrale, calcolo, nn. 22, 23), e l'altro relativo all'esistenza della derivata finita, a meno di un insieme di misura nulla, per ogni funzione continua e a variazione limitata (vedi funzione, n. 15). ...
Leggi Tutto
KEYSER, de
G. I. Hoogewerff
Casata di artisti olandesi. Hendrik Cornelisz (di Cornelio), architetto, scultore e medaglista, nacque a Utrecht il 15 maggio 1565, morì ad Amsterdam il 15 maggio 1621. Scolaro [...] . Fra questi ricordiamo varie chiese: la Zuiderkerk col suo campanile (1614), la Westerkerk inaugurata nel 1631, la Noorderkerk, finita nel 1622. In queste chiese il De K., ch'era cattolico, risolse magistralmente il compito nuovo delle chiese ...
Leggi Tutto
MURILLO TORO, Emanuele
José A. de Luna
Uomo politico colombiano, nato a Chaparral (Tolima) il 1° gennaio 1816, morto a Bogotá il 26 dicembre 1880. Dopo la rivoluzione del 1840 diresse la Gaceta Mercantil [...] repubblica nel 1863 e si adoperò con una larga politica nazionale a riparare i danni cagionati dalla lunga guerra finita allora. Fondò il Diario oficial, fondò banche, ordinò che fossero tracciate le carte geografiche della repubblica, costruì le ...
Leggi Tutto
Nipote di Pietro il Vecchio e figlio di Giulio, nato nel 1792 in Roma, morto nel 1873. Sotto il papato di Leone XII col Bisio e sotto la direzione di Pasquale Belli fu occupato nella ricostruzione della [...] S. Giacomo degli Incurabili. Nel 1869 iniziò la costruzione della chiesa di S. Tommaso di Canterbury in via Monserrato, che fu finita dopo la sua morte da Poletti e Vespignani. Sono suoi anche l'ospedale degli orfanelli e l'istituto di belle arti in ...
Leggi Tutto
FURLANI, Giuseppe
Paolo Taviani
Nato a Pola il 10 nov. 1885 da Francesco e Luigia Damiani, si laureò in giurisprudenza nel 1908 e in filosofia nel 1913 all'università di Graz. In seguito soggiornò a [...] 'Oriente classico. Di questa stessa materia fu nominato professore stabile nel 1930 e professore ordinario nel 1931, dopo che, fin dal 1926, aveva definitivamente lasciato l'università torinese. Nel 1933 diresse la prima campagna italiana di scavi in ...
Leggi Tutto
DELLA CELLA, Guglielmo
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque a Piacenza il 27 sett. 1817 da Giuliano e Antonietta Gazola; studiò ingegneria a Vienna presso l'accademia militare. Si sposò tre volte: con Angela [...] arruolò nell'esercito piemontese col grado di sottotenente di cavalleria. Sebbene il Mensi (1899, p. 157) affermi che, finita la guerra, il D. "ritirossi a vita privata attendendo lodevolmente alla professione", la sua presenza è documentata a Parma ...
Leggi Tutto
BONGIOVANNI, Antonio
Elpidio Mioni
Nato a Perarolo (Vicenza) nel 1712, studiò dapprima sotto la guida del fratello maggiore Giovanni, che divenne poi arciprete di Lonigo. Inviato a completare gli studi [...] Maria Zanetti i cataloghi dei manoscritti della medesima biblioteca. L'opera, iniziata nel luglio del 1736, era già finita nel settembre 1738 e nel 1740 veniva stampata a pubbliche spese col titolo: Graeca D. Marci Bibliotheca codicum manuscriptorum ...
Leggi Tutto
finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).