operatori compatti
Luca Tomassini
Operatori lineari su uno spazio di Hilbert ℋ vicini in un senso opportuno agli operatori di dimensione finita, ovvero agli operatori che mandano ℋ in un sottospazio [...] un insieme la cui chiusura nella topologia indotta dal prodotto scalare è compatta. In uno spazio di Hilbert a dimensione finita ogni operatore lineare è compatto, poiché trasforma ogni insieme limitato in uno limitato e in un tale spazio la chiusura ...
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Dispositivo ottico che di una sorgente posta sul suo asse dà un’immagine rettilinea assiale di lunghezza finita, qual è una lente conica. ...
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Storico catalano (Salitja 1370 circa - Blanes 1444). La sua opera: Llibre dels feits d'armes de Catalunya (finita nel 1420) abbraccia gli avvenimenti catalani dall'invasione cartaginese fino al 1416, inserendoli [...] nel quadro della storia spagnola. Pur usando iscrizioni e diplomi come fonti, non disdegna le leggende degli antichi cronisti, inteso a dimostrare la volontà di Dio nelle vicende della Spagna ...
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Pollock, Jackson
Stella Bottai
Una pittura in cui il gesto nel comporre è importante quanto l’opera finita
Esponente della scuola di New York, sostenuto dall’eccentrica ereditiera Peggy Guggenheim, [...] e affascinante in cui perdersi. È un tipo di pittura in cui il gesto durante l’esecuzione è importante quanto l’opera finita: per questo viene chiamato informale gestuale.
Un po’ di Oriente e un po’ di Occidente
L’arte di Pollock nasce da una ...
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Kronecker-Weber, teorema di
Kronecker-Weber, teorema di in algebra, stabilisce che se K è una estensione finita abeliana del campo Q dei numeri razionali, cioè un campo di numeri algebrici il cui gruppo [...] di Galois su Q è abeliano, allora esiste una radice dell’unità ζ ∈ C tale che K ⊂ Q(ζ). La possibilità di estendere il teorema ad altri campi numerici oltre a Q costituisce il dodicesimo problema di → ...
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verita, funzione di
verità, funzione di nella logica proposizionale (→ enunciati, linguaggio degli), legge che associa a ogni stringa finita di valori di verità (per esempio VVFVFVVVF), uno dei due valori [...] V o F. Ogni tavola di verità definisce una funzione di verità; per esempio la tavola di verità associata al connettivo ∨ della disgiunzione definisce la funzione disg seguente:
Viceversa a ogni funzione ...
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Uno dei rami fondamentali delle scienze matematiche: in senso lato l’a. studia le operazioni, definite in un insieme, che godono di proprietà analoghe a quelle delle ordinarie operazioni dell’aritmetica. [...] y
(a + a´) x = a x + a´ x
a (x + y) = a x + a y
a (a´ x) = a a´ x.
Un’a. si dirà inoltre a base finita (di ordine n, ovvero a n unità) se:
IV) È possibile scegliere in A n elementi (sistema di unità) costituenti una base nel senso dei moduli:
u1, u2 ...
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aspersione
In Pg XXXI 78 D., alzata la testa che aveva chinata sotto i rimproveri di Beatrice, comprende che era finita l'aspersion di fiori con cui gli angeli avevano coperto la sua donna: dove la parola [...] equivale al gittare ' dei fiori di Pg XXX 20. Vari copisti antichi leggono diversamente (apparsion, apersion, appariiion), seguiti da alcuni dei commentatori antichi. Peraltro la lezione è autenticata ...
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testimonio In tecnologia meccanica, con riferimento ai pezzi ottenuti per fusione, stampaggio o fucinatura, la zona grezza che rimane sulla superficie finita di lavorazione in conseguenza d’insufficiente [...] spessore del sovrametallo oppure d’imperfetta tracciatura ...
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Vedi Cile dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Finita, nel 1989, la lunga dittatura militare guidata dal generale Augusto Pinochet, il Cile ha ripreso il cammino che l’aveva contraddistinto lungo [...] e di essersi limitati a rinnovare un apparato di sicurezza ormai obsoleto. Resta il fatto che il Cile, com’è tradizione fin dal secolo scorso, gode di una netta superiorità militare nei confronti dei vicini andini e per molti aspetti anche della ben ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).