network society
loc. s.le f. La società che si esprime e entra in relazione attraverso la rete telematica.
• «Il futuro in anteprima», attraverso l’informazione, con le sue fonti, e il Mediterraneo. [...] a disabilità e nuove tecnologie. (Piccolo, 21 luglio 2010, p. 25, Cultura) • E se la «città infinita» fosse in realtà finita? Se, a furia di scorrere nell’etere, la network society si fosse finalmente scontrata sulle rugosità di un mondo fisico ...
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scommessa, argomento della
Argomentazione avanzata da Pascal nei Pensieri (➔), dove il filosofo denuncia l’insufficienza delle tradizionali prove di Dio di impianto metafisico (543) e constata l’insufficienza [...] comunque nulla (o almeno non lo si verrebbe a sapere): «la nostra proposizione ha una forza infinita, quando c’è da arrischiare il finito in un giuoco in cui vi è eguale probabilità di vincita come di perdita, e c’è l’infinito da vincere. Ciò è ...
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lamentismo
s. m. (iron.) L’atteggiamento tipico di chi si lascia andare a un lamento insistito, a una lagna inconcludente.
• Roberto Saviano arriva poco dopo ed è accolto da un’ovazione. La gente si [...] niente ideologico, culturalmente scadente. E tuttavia prendiamoli sul serio. (Paolo Graldi, Gazzettino, 12 maggio 2012, p. 1, Prima pagina) • Finita l’era del «lamentismo», sono sempre di più i gruppi di cittadini e i comitati civici che, in assenza ...
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corporalmente
Avverbio, nel significato di " materialmente ", " fisicamente " (cfr. il termine filosofico latino corporaliter). Ricorre in Cv II V 18 Questi movitori [gli angeli] muovono [i cieli], solo [...] , cfr. Avicenna Met. IX 2 " Motor caelestis corporis movetur a virtute infinita, virtus autem quae est suae animae corporeae finita est. Inquantum autem intelligit primum, fluit de eius flumine et virtute super eam semper, et fit ipsa quasi habens ...
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bookstore
(book-store), s. m. inv. Libreria, spazio espositivo commerciale dedicato ai libri.
• Qualunque studioso di narratologia tutto questo lo sa da sempre. Ma altro è saperlo, e altro che una teoria [...] fanno ancora parte del bagaglio delle librerie bergamasche. Ma il clima «dietro al bancone» non è più quello. Un’era è finita, e ne inizia una nuova. (F. S., Corriere della sera, 5 aprile 2014, Cronaca di Bergamo, p. 15).
- Espressione inglese ...
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varieta abeliana
varietà abeliana in geometria algebrica, → gruppo algebrico la cui sottostante varietà algebrica è proiettiva e connessa; le varietà abeliane generalizzano a dimensioni superiori il [...] un importante risultato in tale settore è il teorema di Mordell-Weil (→ Mordell, teorema di) secondo cui il gruppo dei punti razionali di una varietà abeliana definita su una estensione finita del campo Q dei numeri razionali è finitamente generato. ...
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Fisico (Broglie 1788 - Ville d'Avray, Parigi, 1827). Fino al 1815 fu impiegato come ingegnere nel Servizio delle strade. Realista fervente, durante i Cento giorni fu collocato a disposizione; dedicatosi [...] di diffrazione studiati da F. sono quelli provocati da sorgenti poste a distanza finita e che si osservano pure in piani posti a distanza finita dall'ostacolo diffrangente (diffrazione alla F. in contrapposto a diffrazione alla Fraunhofer); nella ...
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solenoide In elettrologia, bobina costituita da un conduttore filiforme avvolto a spire piuttosto serrate su un supporto tubolare; nei s. a nucleo magnetico funge da supporto un nucleo, aperto o chiuso, [...] numero di spire per unità di lunghezza. In pratica tale situazione non può realizzarsi, dovendo essere il s. forzatamente di lunghezza finita; tuttavia, nel caso di un s. rettilineo lungo, di un s. cioè per il quale la lunghezza l sia molto maggiore ...
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NUMERO (lat. numerus; gr. άειϑμος)
Federigo ENRIQUES
Giacomo DEVOTO
Riccardo BACHI
Nicola Turchi
Matematica. - Nell'uso comune i numeri vengono adoperati:1. per indicare il posto occupato da un oggetto [...] (7 × 7) e il 63 (7 × 9).
Dieci. - È sacro in quanto somma di 3 e di 7, è la base del sistema decimale e ha finito perciò per rappresentare il numero tondo o perfetto. 10 sono i comandamenti, 10 le piaghe d'Egitto, 10 i talenti e 10 le vergini della ...
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ORDA D'ORO (tataro Sirti Ordo "campo giallo" o Āltin Ordo "campo aureo")
Denominazione della dinastia d'origine mongola (ma fondata su popolazioni in maggioranza turche o turchizzate) stabilita nel secolo [...] principali regnarono su parti del territorio dell'Orda d'oro dinastie mongole secondarie, come quella risalente a Tugai-Tämür (finita con i khān di Kazan′, Kazimov e Crimea) e quella di Shaibān (propriamente Shibān), destinata a sopravvivere sino ai ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).