SAGREDO, Agostino
Giuseppe Gullino
– Nacque a Venezia il 29 novembre 1798, terzogenito dei cinque figli maschi di Giovanni, del ramo a Santa Sofia, e di Eleonora Renier di Alvise.
La Serenissima era [...] finita e i Sagredo non tardarono ad accettare la nuova realtà: un fratello, Alvise, morì in Spagna combattendo nell’esercito napoleonico; quanto alle sorelle, Camilla sposò Francesco Raspi di Ferrara, Caterina si maritò con Ippolito Maleguzzi di ...
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CORVO, Andrea (Andrea de Corona)
Paolo Veneziani
Tipografo e incisore di caratteri, era originario di Kronstadt - Corona - in Transilvania (oggi Brassov in Romania). Il suo nome appare per la prima volta [...] nella sottoscrizione della Expositio Evangeliorum dominicalium di Alberto da Padova, finita di stampare il 25 dic. 1476 a Venezia in società con Adamo di Rotwill. In tale edizione, l'unica sottoscritta da entrambi i tipografi, vennero impiegati due ...
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FEGIZ, Giusto
Bianco Mariani
Nacque a Trieste l'11 apr. 1899 da Giuseppe Luzzatto Fegiz e da Alice Fegiz (il cognome diventa Fegiz nel 1938 o '39). Superati gli studi secondari, nel 1917 si trasferi [...] a Vienna per seguire il corso di laurea in medicina e chirurgia che, finita la guerra, continuò poi nell'università di Bologna e concluse in quella di Roma, ove nel 1923 si laureò a pieni voti e con lode. Attratto dai complessi problemi clinici e ...
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NIGETTI, Francesco
Gregorio Moppi
NIGETTI, Francesco. – Nacque a Firenze il 26 aprile 1603 da Ippolito di Cristofano e da Margherita di Niccolò Bocciolini.
Cugino del pittore Matteo e dell’architetto [...] Giovanni, ebbe due sorelle, Alessandra (deceduta nel 1666) e Cassandra. Il padre era acquaiolo insieme allo zio Francesco Carosi. Finita la società, a causa di una lite tra i due, avviò un negozio di linaiolo; nel 1622 prese in affitto per un ...
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RIGONI STERN, Mario
Giuseppe Mendicino
RIGONI STERN, Mario. – Terzogenito di sette figli – sei maschi e una femmina –, nacque il 1° novembre 1921, al numero 5 di via Ortigara, ad Asiago, da Giobattista, [...] distruzioni. La strada stessa aveva preso il nome da una cima dove era stata combattuta una delle battaglie più cruente.
Predilesse fin da bambino i giochi all’aperto, sia nella bella stagione sia nei lunghi inverni nevosi. Imparò presto a sciare, e ...
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NICOLO Pisano
Massimo Ferretti
NICOLÒ Pisano. – Figlio di Bartolomeo, conosciuto anche come Nicolò de Pisis, Nicolò dell’Abbrugia e Nicolò di Bartolomeo di Nanni (il cognome Corasseri compare solo nel [...] , p. 260, n. 30).
Per quanto cominciata e finita nella stessa città, la sua carriera si svolse lungo un già ricevute perché «non parve» all’operaio del duomo che «la dovesse finire» (Venturi, 1929, p. 349), come se Nicolò stesse per mancare.
Non ...
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SACCONI, Pietro
Francesco Surdich
– Nacque a Borgonovo Val Tidone (Piacenza) l’11 febbraio 1839 da Gaetano e da Giuseppa Astorri. Ebbe sette fratelli e perse prematuramente il padre.
Nel 1866 prese [...] guerra d’indipendenza, arruolandosi nel 10° bersaglieri agli ordini del generale Giuseppe Garibaldi e distinguendosi per atti di valore. Finita la guerra, dopo aver diretto un opificio di marmi a Napoli e una fabbrica di prodotti chimici a Milano ...
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COSTANTINI, Giuseppe
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Giovanni, medico chirurgo all'ospedale militare, e di Carmela Barba, proveniente da una facoltosa famiglia del luogo, nacque a Nola (Napoli) [...] pittura presso l'Istituto d'arte di Napoli, passò poi (1865-66) all'Accademia di belle arti dove completò la sua formazione. Finita l'accademia, restò per qualche anno a Napoli, dove continuò a frequentare i suoi compagni di corso e i pittori più in ...
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CANUTI, Domenico Maria
Marina Barbolini Armandi
Figlio di Luca e di una Santina, nacque a Bologna il 5 apr. 1626; sua sorella Giulia, pure pittrice, sposò Domenico Maria Bonaveri: fu madre di Domenico, [...] Allo stesso periodo risale la tela con il Martirio di s. Cristina nella chiesa omonima di Bologna.
In cattive condizioni di salute fin dal ritorno da Roma, il 4 aprile 1684 il C., ormai moribondo, dettava il testamento e spirava due giorni dopo (cfr ...
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DE ANGELIS, Deiva
Mario Quesada
Nacque a Gubbio (Perugia), probabilmente nel 1885.
Rappresenta un caso particolare nella storia della pittura italiana di questo secolo per il valore assoluto delle opere [...] notizie biografiche, per l'avara bibliografia, per le vicende della sua vita, trascorsa in modo originale e doloroso e finita in modo tragico.
Venuta da una famiglia poverissima, Deiva Terradura si trasferì a Roma, dove per vivere vendette violette ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).