PONZIO, Giuseppe
Claudio Pavese
PONZIO, Giuseppe. – Nacque a Milano il 20 maggio 1853 in una famiglia di modeste condizioni economiche, figlio unico, da Carlo, sarto, e da Teresa Padovani.
Per le promettenti [...] , senza ricorrere a un’azienda speciale che fu costituita soltanto a impianti ultimati. Tuttavia Ponzio non sarebbe riuscito a vedere finita l’opera che aveva assorbito gli ultimi anni della sua vita.
Morì infatti a Milano il 6 luglio 1908 per un ...
Leggi Tutto
COSATTINI, Giovanni
Antonio Castelli
Nacque a Cittaducale (Rieti) il 5 genn. 1878 da Girolamo, pretore, e da Emilia Cosattini, sua cugina in secondo grado, friulani. Studiò giurisprudenza all'università [...] già collegate; rivendicava, però, all'Italia, secondo il principio dell'autodeterminazione, le zone abitate da italiani, una volta finita la guerra: a tal fine aiutò Carlo Schiffrer a compilare una carta etriografica della Venezia Giulia. Alla lotta ...
Leggi Tutto
BRETTI (Amorotto, d'Amorotto), Domenico
Gaspare De Caro
Nato nell'ultimo ventennio del sec. XV a Carpineti (Reggio Emilia) da un oste di nome Amorotto, era guardiano di pecore allorché in una rissa [...] il B. discese nuovamente in territorio estense e a Riva incendiò quaranta casolari compiendo una strage atroce, Alfonso I decise di farla finita e inviò contro il B. da Ferrara un corpo di militi che, unitisi a Virgilio di Castagneto, affrontarono il ...
Leggi Tutto
ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] prevedeva la cessione al governo temporale dei papi solo della zona perifenica settentrionale del principato, con Sora, Arce, Arpino (fin qui semplice reintegrazione del ducato di Roma nello status quo ante il 702, data alla quale le tre città gli ...
Leggi Tutto
BARDI, Donato, detto Donatello
Horst W. Janson
Nacque a Firenze nel 1386 o intorno a quell'anno (secondo la sua denuncia dei beni al catasto di Firenze del 1427 aveva allora quarant'anni; nella sua [...] èl'ultima nella successione delle scene dei due pulpiti (compare dopo un ciclo che incomincia con l'Agonia nell'orto e finisce con la Pentecoste),abbiamo ragioni per credere che tutte le storie dei pulpiti siano state modellate tra il 1460 circa e ...
Leggi Tutto
CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] e filosofico, come la radicale dicotomia tra il cartesianèsimo e la nuova scienza inglese, e questioni specifiche come la durata finita del moto, i diversi ordini di curve, il calcolo degli incrementi e dei decrementi.
La partecipazione contiana alla ...
Leggi Tutto
ANSELMI, Tina
Tiziana Noce
Una figlia del Veneto, tra fascismo e guerra
Tina Anselmi nacque a Castelfranco Veneto (Treviso) il 25 marzo 1927, primogenita dei quattro figli di Norma Ongarato e di Ferruccio. Il [...] di Castelfranco, che fu affidata a Marcella Dallan, sua nipote, e a Tina Anselmi.
Il consolidamento della pratica politica
Finita la guerra, Anselmi si iscrisse alla facoltà di lettere dell’Università cattolica del Sacro Cuore a Milano ma non ...
Leggi Tutto
VACCARO, Domenico Antonio
Augusto Russo
VACCARO, Domenico Antonio. – Nacque a Napoli il 3 giugno 1678, primogenito di Lorenzo, scultore (v. la voce in questo Dizionario), e di Caterina Bottigliero, [...] di statue in marmo di Virtù commesse a Lorenzo poco prima: la Profezia (o Fama buona) e l’Eloquenza (di cui una quasi finita) per la cappella di S. Giovanni Battista e la Solitudine e la Penitenza per la cappella di S. Bruno. Scolpì inoltre, l’anno ...
Leggi Tutto
VISCONTI DI MODRONE, Luchino (Luchino Visconti). – Luchino, conte di Lonate Pozzolo, nacque il 2 novembre 1906 a Milano, in casa della nonna materna Anna Erba, in via Marsala. Era il quartogenito di sette [...] di quest’ultimo con il padre per il possesso di una donna più grande del ragazzo.
A guerra non ancora finita, tra le macerie della dittatura, il pubblico sembrava riscoprire la confusione emotiva di vincoli morbosi, celati prima dal regime. Agevolato ...
Leggi Tutto
ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] di stucco, eseguiti su suo disegno, per l'interno borrominiano di S. Giovanni in Laterano. E nel medesimo anno giubilare era finito e posto in situ, al termine della nave sinistra di S. Pietro, perché il pontefice ne vedesse l'effetto, il grande ...
Leggi Tutto
finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).