Poesia e verità «Coro diverso di grida, di lamenti, di voci oscure e di violenza; paese straniero abitato di mostri, di immagini di spavento e di mistero; tempo senza felicità e senza speranza, pieno di [...] dell’anima, contemplazione di un Narciso angosciato dell’acque della nascita – o pittura del nostro secolo, anticipatrice dei tempi, finita coi tempi maturi, chi pensa su di te potrà forse usare il discorso matematico o il panegirico appassionato o l ...
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Stoccarda, febbraio 1888: Engels dà alle stampe gli ultimi appunti del caro amico, ormai scomparso da cinque anni. Vengono pubblicate le Tesi su Feuerbach, un breve scritto di Marx, elaborato quarant’anni [...] , delle quali ciascuna può essere dimostrata mediante la confutazione di quella opposta. La prima antinomia era quella sulla finità o infinità del mondo. Secondo Kant, l'opposizione fra queste due proposizioni non è una vera e propria opposizione ...
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Tommaso Giartosio è tante cose diverse: conduttore radiofonico, saggista, poeta, attivista, scrittore. Ha scritto recentemente Autobiogrammatica (2024, minimum fax), che per ora gli è valso il seguente [...] in questa che in altre tue opere ci sia uno scontro tra un’idea di normalità e anormalità. Per esempio in Non aver mai finito di dire (raccolta di saggi sulla letteratura queer, ndr) a un certo punto incontri un angelo che è un po’ Pasolini e un po ...
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La figura di Sonja Marmeladova, uno tra i personaggi principali del capolavoro Delitto e castigo, è di certo un perfetto esempio della complessità e delle profondità tipicamente attribuite da Fëdor Dostoevskij [...] la descrizione data di lei dael padre ubriacone, sottolinea fin da subito le caratteristiche più oscure della vita della pensato, e forse molte volte e seriamente, a come farla finita una volta per sempre; tanto seriamente che ora non si dimostrava ...
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All’interno del film Bardo (2022) tutto sembra suggerire che il Messico non è un paese, ma un «pinche estado mental» (tr: un maledetto stato mentale). In particolare, questa frase viene pronunciata per [...] poi in senso di impotenza. Il messicano sente di non essere capace di cambiare veramente la realtà che lo circonda. Silverio finisce con il prestare fede a quanti mettono in dubbio il suo talento come giornalista-artista (la sua figura si colloca ...
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Bolaño nacque a Santiago del Cile nel 1953. L’identità sudamericana di questo scrittore è non solo un dato biografico ma pure culturale, riscontrabile innanzitutto nelle sue maggiori e dichiarate influenze [...] di memoria, questa volta interna all’universo narrativo dello scrittore. Tuttavia anche questa memoria interna non evoca una realtà finita in se stessa, definibile in maniera unilaterale: è vero che lo scrittore Arcimboldi compare ne I dispiaceri del ...
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Nella traduzione della mela (in un'arancia) provo a denunciare me stessa, Un modo di possedere. La mia parte. Del frutto. Del piacere. Di arrivare a dire ciò che non posso ancora assicurare per mio unico [...] di Cixous, che a causa della sua passione viscerale per la scrittura di Lispector opera una riscrittura del testo, finendo per mettere in atto un violento desiderio di possesso e costringendo Lispector a diventare un fantasma nelle sue opere, come ...
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Il paradosso della "vittoria mutilata"
Nel 1918 l’Italia era una delle nazioni vincitrici della Grande Guerra, assieme alla Francia, al Regno Unito e agli Stati Uniti. In un colpo solo era stato spazzato [...] del 1914 il suo culmine e in Corridoni il suo interprete di maggior spicco durante la Grande Guerra. Finita quest’ultima, anche questa forma di sindacalismo confluì, parzialmente, nel fascismo.
Tali componenti politiche, impersonate da leader ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).
finita
Bruno Basile
. Il termine, con il valore di " fine ", " morte " (per cui v. FINIRE), compare due volte, solo nelle Rime: LXXXIX 9 Destinata mi fu questa finita / da ch'un uom convenia esser disfatto, / perch'altri fosse di pericol...