CASTELLUCCI, Giuseppe
Giuseppe Miano
Figlio di Luigi e di Maria Seri, nacque ad Arezzo il 28 aprile del 1863. Fu allievo degli architetti Crescentino Caselli e Vincenzo Micheli; proseguì successivamente [...] luglio del medesimo anno; nel 1901 isolò l'altare dì A. Della Robbia, l'8 sett. 1906 il restauro dell'interno era finito anche nei dettagli, mentre l'esterno non fu toccato.
L'intervento, condotto con una certa discrezione, quale non fu usata altre ...
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COMODI (Commodi), Andrea (Giovan Andrea)
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Riccardo, nacque a Firenze nel 1560.
Coetaneo dell'Empoli, del Boscoli, del Pagani, del Cigoli, del Passignano, cioè della [...] oggi diverse sue opere ed altre ce n'erano, andate poi perdute; un rapporto intrecciato già da Roma, dove gli giungevano fin dal 1603, come risulta da documenti inediti dell'Archivio di Stato di Firenze, gli acconti per uno del suoi quadri più noti ...
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BEGARELLI, Antonio
Silla Zamboni
Nacque a Modena verso la fine del sec. XV da mastro Giuliano fornaciaio.
La data di nascita si ricava dalla Cronaca del Lancilotto, in cui alla data 11 marzo 1524 il [...] portata avanti con molta lentezza e, dopo aver occupato gli anni estremi 'dell'attività dell'artista, non era ancora finita quando il B. morì il 28 dic. 1565 (Forciroli), ricevendo sepoltura nella stessa chiesa benedettina; i lavori furono continuati ...
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FURINI, Francesco
Roberto Cannatà
Nacque a Firenze il 10 apr. 1603 da Filippo di Nicola e da Francesca di Lazzaro Rossi (Corti, 1971, p. 14). Suo padre, formatosi con Domenico Cresti, il Passignano, [...] importanza il disegno, a tal punto che il Baldinucci (IV, p. 636) ricorda che per il F. un'opera poteva considerarsi finita quando ne fossero stati condotti a termine i disegni preparatori. Il disegno fu dunque "punto di partenza e di arrivo" (Toesca ...
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PALLADIO (Παλλάδιον, Palladium)
E. Paribeni
È originariamente un'antichissima immagine di Atena conservata nella fortezza di Ilio e connessa con la salvezza della città. Il nome e l'idea risalgono secondo [...] per esser sostenuta sul palmo della mano e quindi viene abbrancata e stretta al fianco, come nella statua non finita recentemente rinvenuta ad Atene.
Dell'episodio, come del resto della storia di Cassandra, ci sono note anche redazioni parodistiche ...
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PANICONI, Mario
Alessandra Capanna
PANICONI, Mario. – Nacque a Roma il 1° maggio 1904, da Enrico e da Angela Nazzari.
Discendeva da una famiglia di architetti: il nonno, Giacomo, che aveva lavorato [...] progetto di massima e si recava a Roma una volta al mese, e i romani, che sviluppavano l’idea fino al dettaglio.
Finita la guerra, la ricostruzione non fu solo una necessità materiale, ma anche un obbligo morale. Si trattava di ricominciare da capo ...
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DE VECCHI, Giovanni
Antonio Pinelli-Alessandra Uguccioni
Figlio di Francesco (von Henneberg, 1974, p. 102), nacque probabilmente a Borgo San Sepolcro (Sansepolcro in prov. d'Arezzo) intorno al 1537, [...] stata individuata da M. T. Bonaccorso (1980) nei locali dell'Opera pia di S. Michele Arcangelo ai Corridori di Borgo, dove è finita dopo la demolizione della chiesa assieme alla "spina di Borgo".
Secondo il Baglione (1642) e il Mancini (1614-30) il D ...
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GRASSI, Luigi
Liliana Barroero
Quarto di cinque figli, il G. nacque a Roma il 18 apr. 1913 da Giuseppe, antiquario e restauratore, e da Edvige Bartoli. Dopo gli studi classici al liceo Mamiani frequentò [...] . Funghini, Su alcuni fogli della collezione Grassi, ibid., pp. 257-265; M. Causa Picone, Nel segno di G.: pensiero infinito, pittura finita, ibid., pp. 528-535; Verso una biblioteca delle arti. Il fondo L. G. (catal.), a cura di G. Sapori, Roma 2000 ...
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VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
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Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] i suoi viaggi in Italia rimase a Varsavia sino al 1825, la costruzione pił interessante ę la chiesa di S. Alessandro finita nel 1824. Il Corazzi, giunto a Varsavia nel 1828 vi lavorn̄ fino al 1841 facendo progetti per molti palazzi. Bisogna ricordare ...
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(II, p. 97; App. I, p. 77; II, I, p. 107; III, I, p. 56; IV, I, p. 73)
Condizioni demografiche e sociali. - Al censimento del 1982 la popolazione era di 2.786.100 ab., con un aumento in 22 anni del 46,2%. [...] d'intensa drammaticità eseguita a Roma da O. Paskali (1903-1985), che dominerà la scena artistica albanese fino alla morte.
Finita la guerra di liberazione, nelle piazze si erigono i primi monumenti e busti commemorativi. Gli scultori si adeguano più ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).