DESIDERIO da Settignano
Anne Markham Schulz
Figlio di Bartolomeo di Francesco, detto Meo di Ferro, che nel 1427 era contadino nella parrocchia di S. Maria a Settignano e, probabilmente, di una Andrea, [...] la statua di legno della Maddalena in S. Trinita, sempre a Firenze, che è ricordata come iniziata da D. (Albertini, 1510) e finita da Benedetto da Maiano (Vasari, p. 403); e un tondo con le teste di Gesù Bambino e s. Giovannino oggi al Louvre (nella ...
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ARKESILAOS (᾿Αρκεσίλαος Arcesilāus)
M. T. Amorelli
2°. - Scultore greco, dalle fonti indicato come il più importante tra i suoi omonimi e ritenuto il migliore della sua epoca. Originario dell'Italia [...] di Venere, Aeneadum Genetrix, commessagli da Cesare per il tempio dedicato nel Forum Iulii alla dea, ed esposta non ancora finita.
Scolpì per Lucullo il Giovane al prezzo di 60 sesterzi una statua della Felicità, opera che lasciò incompiuta alla sua ...
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LORENZO Veneziano
F. Flores d'Arcais
Pittore documentato tra il 1356 e il 1372, fu la personalità più significativa del secondo Trecento a Venezia nel campo della pittura.La valutazione di L. nel contesto [...] a Bologna; infatti nel libro delle memorie della basilica di S. Giacomo si legge alla data 4 luglio 1368: "fu finita l'ancona dell'altar maggiore; el pittore fu Lorenzo de Venezia", come riporta, insieme ad altri documenti, Filippini (1912).
Quanto ...
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BOTTICINI, Francesco
Anna Padoa Rizzo
Nacque a Firenze nel 1446 da Giovanni di Domenico, pittore di carte da gioco, che probabilmente gli fornì i primi rudimenti nella pittura. A tredici anni (22 ott. [...] della Galleria sabauda di Torino.
Dal catalogo assai omogeneo del B. la personalità del pittore appare molto ben definita fin dall'esordio come quella di un artista capace, subito interessato specialmente all'arte del Pollaiolo e più del Verrocchio ...
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Pittore (Firenze 1422 circa - ivi 1457). La pala di Pistoia, ora alla National Gallery di Londra, è il solo dipinto che i documenti accertino di P.; ma il Vasari ricorda di lui la predella del polittico [...] di ascendenza masaccesca temperato dall'influsso del Beato Angelico, pur non senza ricordi di Andrea del Castagno. La tavola, rimasta non finita alla morte del P., fu compiuta da F. Lippi (1458-60: specialmente nella figura del Padre eterno e nelle ...
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D'ANTONI, Andrea
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo il 1º dic. 1811 da Giovanni e da Angela Prinzivalle. Nella città natale studiò dapprima alla scuola dei gesuiti, per essere poi affidato da un suo [...] d'ispirazione dantesca. Sempre a Roma iniziò la grande tela con Gli spiriti magni, su cui lavorò tre anni e che lasciò non finita nel 1837 per recarsi a Napoli, a causa della morte per colera dello zio. Dopo un breve periodo trascorso a Napoli per ...
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BONZI (Bonci, Bongi, Bonsi), Pietro Paolo, detto anche Pietro Paolo Gobbo, il Gobbo dei Carracci, il Gobbo dei Frutti
Fabia Borroni
Nato a Cortona verso il 1576, era figlio d'un falegname; l'appellativo [...] al B. continuano sino al 4 dic. 1623, quando la galleria, per la quale Pietro da Cortona dipinse le scene centrali, era finita (Roma, Arch. Antici Mattei, 41, IV, Gall., f. 10). Per lo stesso marchese il B. dipingeva dal 1626 quadri con fiori e ...
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CIOLI (Ciolli, Chioli)
Maria Pedroli
Famiglia di scultori documentata tra il XIV e il XVII secolo. Essi "ebbero origine da Settignano, villaggio tre miglia presso Firenze, ove sono le ville e beni, che [...] di S. Luca nella quale era entrato il 4 luglio 1728, e nella Congregazione dei Virtuosi al Pantheon nella quale risulta attivo fin dal 1718. Dai documenti dei due sodalizi sappiamo che morì a Roma all'inizio del mese di marzo del 1734 (Roma, Arch ...
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Pittore e architetto (Puria di Valsolda 1527 - Milano 1596). Figlio di Tebaldo e fratello di Domenico, fu attivo in diverse città italiane e in Spagna. Iniziò la sua attività artistica dipingendo opere [...] la chiesa di S. Fedele (1569-79) e progettò, dopo la peste del 1576, la chiesa votiva di S. Sebastiano (finita nel 1617); rifece (1577) la chiesa di S. Gaudenzio a Novara. In queste opere T. fornì soluzioni originali nella tradizione michelangiolesca ...
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BUONAMICI (Bonamici), Francesco (Vincenzo)
Werner Oechslin
Nacque, come sembra, a Lucca: la data di nascita dovrebbe esser posta al 1596 se si dà credito alla notizia fornita da G. V. Baroni secondo [...] costruzione è indicata sia con l'anno 1632 (Barsotti) sia, più spesso, con il 1634; secondo alcuni la chiesa sarebbe stata finita e consacrata solo nel 1646, quando il B. si trovava da tempo a Malta (il sontuoso altar maggiore fu trasferito nella ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).