CURCI, Alberto
Alessandra Cruciani
Nato a Napoli il 5 dic. 1886 da Pasquale e da Clotilde Milo, in un ambiente culturale che ne favorì il naturale talento artistico, fu avviato prestissimo allo studio [...] Fano, che era direttore del conservatorio di Napoli, una cattedra di violino principale nella istituzione partenopea; nel 1918, finita la guerra, dopo una fortunata tournée di concerti attraverso l'Europa, le Indie Olandesi e vari paesi dell'Oriente ...
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POCAR, Ervino
Andrea Landolfi
POCAR, Ervino. – Primogenito di quattro fratelli, nacque a Pirano d’Istria il 4 aprile 1892, da Giovanni, sottufficiale della dogana austriaca, e da Giovanna Petronio.
Dopo [...] versi unica.
Tornato con la famiglia a Gorizia a guerra finita, dal 1919 ricoprì la cattedra di italiano, latino e della propria creatività, quello della lirica, coltivato sommessamente fin dalla giovinezza.
Meritano infine di essere ricordati i ...
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CAVAROZZI, Bartolomeo (detto B. de' Crescenzi)
Luigi Spezzaferro
Nacque a Viterbo attorno al 1590, come si deduce dal Mancini che - scrivendo grosso modo nel 1620-21 - lo dice "d'età di 30 anni incirca" [...] , dopo aver dipinto tale quadro, il C. "cangiò gusto, e diedesi a ritrarre dal naturale con gran diligenza e con finimenti di grand'amore accompagnati" (p. 287).
Sembra importante precisare il momento in cui avvenne questo passaggio non solo per una ...
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CONCHES, Ugo de
Joachim Göbbels
Nato nella prima metà del secolo XIII, apparteneva a una rinomata famiglia marsigliese schieratasi in favore del conte di Provenza Carlo d'Angiò e contro le rivendicazioni [...] approvvigionare a Napoli le navi sottoposte al suo comando e con esse si recò a Trapani, dove furono imbarcate le truppe. Finita la crociata, il C. tornò in Provenza munito di un salvacondotto del re; ma vi si trattenne solo per poco, probabilmente ...
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CINI, Giovanni (Ioannes de Cino, Ioannes de Senis, Ioannes Italus)
Helena Kozakiewicz
Figlio dello scultore Matteo di Cino e di Margherita diGabriele di Giovanni Bighelari, nacque nell'anno 1495 forse [...] morte dei soci (1540-41)il c. lavorò in proprio ed eseguì opere a Vilna: la ricostruzione della cattedrale (la volta finita nel 1545), l'ampliamento del castello inferiore e la costruzione della chiesa delle ss. Anna e Barbara (1547-54;oggi distrutta ...
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Hegel, Georg Wilhelm Friedrich
Stefano De Luca
Il più grande esponente dell'idealismo
Georg Wilhelm Friedrich Hegel ebbe un'acuta e drammatica coscienza degli straordinari mutamenti che si realizzarono [...] ‒ ma quello di comprenderlo: come la civetta di Minerva (simbolo della sapienza) spicca il suo volo al tramonto, quando la giornata è ormai finita, così la filosofia giunge 'a cose fatte', quando la storia si è ormai svolta e il suo scopo è quello di ...
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Federico II di Svevia
Antonio Menniti Ippolito
L' imperatore che favorì l'incontro delle civiltà greca, latina e araba
Nipote di Federico Barbarossa, Federico II fu considerato da alcuni una "meraviglia [...] In lotta contro il papa…
Federico aveva contravvenuto da subito agli impegni presi col papa. Non solo la sua crociata era finita con un negoziato, ma egli non aveva nemmeno rinunciato, una volta divenuto imperatore, al Regno di Sicilia, così come gli ...
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GONZAGA, Gigliola (Egidiola, Ziliola)
Isabella Lazzarini
Prima figlia di Filippino di Luigi (I) e della sua prima moglie, Anna di Nicolino da Dovara, nacque a Mantova probabilmente verso la metà degli [...] pressioni da parte degli zii Guido e Feltrino, tanto da finire per cedere loro tutti i suoi beni il 21 luglio 1357 17 apr. 1360).
La strenua difesa dei propri diritti non era peraltro finita per la G.: con il 1360 iniziò infatti un'ulteriore, lunga ...
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BUDINI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Figlio di Antonio, nacque a Castelbolognese (provincia di Ravenna) nel 1804. Giovanissimo, aderì alla setta degli Illuminati, una delle numerose filiazioni della [...] concessione di vantaggi tangibili, poi, a guerra finita, con la suddivisione tra gli ex combattenti delle presso i suoi fratelli e attese che nelle Romagne tornasse la calma. Sul finire del 1849 rientrò in patria, ma nel luglio del 1850 fu arrestato ...
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FARDELLA, Enrico
Toni Iermano
Nato a Trapani l'11 marzo 1821 nella famiglia marchionale dei Torrearsa, da Antonino e da Teresa Omodei dei baroni di Reda, seguì studi irregolari e predilesse l'arte militare [...] del nemico; per le capacità dimostrate fu promosso comandante della brigata in sostituzione del Milbitz, ferito durante la battaglia.
Finita la campagna e sciolto l'esercito meridionale, il F., deluso dalle vicende politiche, si dimise e ritornò in ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).