MANDINA, Benedetto
Vincenzo Lavenia
Nacque a Melfi, da Troiano, intorno al 1580; forse fu battezzato con il nome di Alberico.
Seguendo le orme dello zio Benedetto, vescovo di Caserta fratello del padre, [...] , in una prima versione, nel giugno 1629, ma non è noto cosa ne abbia ritardato la stampa. L'opera edita risulta finita il 22 dic. 1631 e mette insieme alcune prediche quaresimali (di cui una dedicata al tema della vana curiositas femminile, p. 471 ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Ferrara
Michela Becchis
Non è attualmente possibile stabilire - nell'ambito della seconda metà del XIV secolo - una data approssimativa di nascita di G., di cui però è certo, stando ai documenti [...] alle vicende politiche di Verona, l'abside e si occuparono del rivestimento a carena delle antiche capriate della chiesa.
Finita la dominazione degli Scaligeri nel 1387, l'attività di G. non dovette comunque conoscere battute d'arresto; infatti sulla ...
Leggi Tutto
PEROTTO, Pier Giorgio
Michele Pacifico
PEROTTO, Pier Giorgio. – Nacque a Torino il 24 dicembre 1930, secondogenito di Luigi – imprenditore attivo nel settore costruzioni, specializzato in infrastrutture [...] meccanici. Ma il suo vero colpo di genio, all’origine di una meritata fama nel mondo dell’informatica, fu concepirla fin dall’inizio come una calcolatrice programmabile, cioè come un vero e proprio computer, di dimensioni ridotte, ma dotato anche di ...
Leggi Tutto
Resnais, Alain
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Vannes (Morbihan) il 3 giugno 1922. Nei suoi film si manifesta un'insaziabile volontà di sperimentare modi e forme inerenti tanto [...] di Cayrol; mentre è legata alla crisi di coscienza di un militante comunista spagnolo quella di La guerre est finie (1966; La guerra è finita), su sceneggiatura di Jorge Semprun. Questa sensibilità politica di R. lo indusse a partecipare non solo al ...
Leggi Tutto
LIRONI, Giuseppe
Francesca Sinagra
Non è noto il luogo e non è certa la data di nascita del L., forse figlio di un Giovan Pietro comasco (De Angelis, p. 341), proveniente da una famiglia di artisti [...] Gemäldegalerie di Berlino lo studio per il gruppo della seconda di queste opere, le cui somiglianze con l'opera finita paiono tuttavia piuttosto generiche.
Nell'ottobre del 1745 si ultimarono i lavori, su progetto di Giuseppe Pannini, della nuova ...
Leggi Tutto
CAMPI (Campo), Galeazzo
Silla Zamboni
La data di nascita di questo pittore cremonese può essere collocata intorno all'anno 1470 (Monteverdi, 1940-41; Puerari) valutando il percorso della sua attività, [...] Sacra Famiglia e s. Maria Maddalena in S. Agata (segnatura e data dubbie) che si ritiene iniziata dal Boccaccino e finita dal C.; la Madonna col Bambino e santi dell'Accademia Carrara di Bergamo (datata 1519). Assai interessante la restituzione al C ...
Leggi Tutto
FANO, Giorgio
Franco Laicini
Nacque a Trieste il 21 apr. 1885. Il padre Guglielmo, ebreo appartenente alla media borghesia e medico otorinolaringoiatra molto noto a Trieste, assicurava alla famiglia [...] insieme nell'Autobiografia del 1924. Insieme acquistarono una libreria che fu causa di forti contrasti sui metodi di conduzione, fin quando non venne ceduta interamente a Saba, ma, nonostante le divergenze, la loro amicizia non venne mai meno.
Questo ...
Leggi Tutto
PIZZUTO, Antonio
Rosalba Galvagno
PIZZUTO, Antonio (Antonino). – Nacque a Palermo il 14 maggio 1893, primogenito di Giovanni, avvocato, e di Maria Amico, poetessa e cultrice di musica, figlia di Ugo [...] dell’indeterminismo») nella quale vigono l’atemporalità, l’amodalità e la non-persona, venendo a mancare, con la coniugazione finita del verbo, ciò che lo definisce e cioè la marca stessa della persona. Spetta dunque al lettore stabilire un ordine ...
Leggi Tutto
BONI (Bono, del Bono, Bona, Buoni), Giacomo Antonio
Franco Sborgi
Nacque a Bologna il 28 apr. 1688. Cominciò "fin da fanciullo a dimostrare grandissima inclinazione verso l'arte della pittura scarabocchiando [...] dove a più riprese lavorò a diverse opere fra cui la decorazione dell'oratorio della Carità con il quadraturista G. Orsoni, finita nel 1733); a Milano.
La febbrile attività, qui solo sommariamente accennata, impedì al B., salvo che in poche opere più ...
Leggi Tutto
Nacque a Pesaro il 21 febbr. 1811 dal conte Antonio e da Giovanna Venturelli di Cesena (Pesaro, Biblioteca Oliveriana, ms. 1549, II).
La tradizione che lo vuole figlio di Cesare, zio paterno nato nel 1755 [...] . Nel 1865 l'artista chiese di partecipare alla decorazione della chiesa romana di S. Nicola in Carcere, allora appena finita di restaurare e il cui progetto primitivo, poi abbandonato per l'offerta di G. Guidi di lavorare gratis (Bon Valsassina ...
Leggi Tutto
finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).