BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] all'accanimento posto dagli Slavi, che avevano passato il Danubio negli ultimi mesi del 550, nello spingersi, tutto devastando, fin sotto la capitale. Solo nelle sue vicinanze la loro furia poté essere rintuzzata e ricacciata, nella primavera del 551 ...
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CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] apostolicus" è quasi certamente Vigilio), che condannò i tre capitoli nell'aprile 548, è da assumere o che il lavoro sia stato finito nei primi mesi del 548 o che C. si sia dimenticato della frase compromettente di 138, 24 quando redasse più tardi la ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] il 6 febbr. 1444, il F. venne nuovamente mandato a Napoli, con la qualifica, ma non il salario, di cancelliere della Repubblica.
Finita la missione, e probabile che il F. non sia tornato a Genova, ma sia rimasto a Napoli, forse per le insistenze del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] volta farsi medio e mediatore tra cielo e terra: circoscrivendo così in forme nette lo spazio riservato all’arbitrio umano, Pico finisce però per definire un modello di perfezione che ancora si risolve in forme aspre e non conciliate. Sono, del resto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco De Sanctis
Andrea Battistini
Francesco De Sanctis considerò la letteratura un’esperienza umana integrale immersa totalmente nel corso della storia. La sua ideologia romantica non prese una [...] conto, ossia che, se «lo scopo dell’arte è il bello ideale, eterno, immutabile, la forma dell’arte è reale, finita, mutabile secondo i tempi e la società» e deve quindi necessariamente rivestirsi «di quegli elementi che predominano nella società in ...
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DAL PONTE, Iacopo, detto Bassano
William R. Rearick
Figlio del pittore Francesco il Vecchio e, verosimilmente, della sua prima moglie Lucia Pizzardini, nacque a Bassano del Grappa (in prov. di Vicenza) [...] , ma che pare non sia stata iniziata sino a che il D. rifece il contratto nel dicembre 1546 e consegnò l'opera finita nel 1547.
Si è molto insistito (Zottmann, 1908) sulla funzione delle stampe nordiche come fonti iconografiche per quest'opera, ma in ...
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BELVISI, Giacomo
Severino Caprioli
Nacque a Bologna non prima del 1270 da Guido e da Bartolomea Picciolpassi, in una famiglia di parte lambertazza, i cui atteggiamenti nelle lotte cittadine si distinguevano [...] dovette contrastare più volte. L'intera vicenda del dottorato del B. chiarirà sempre meglio che queste autonomie portavano in se stesse, fin dal loro nascere, i propri limiti funzionali.
All'inizio del 1298, o alla fine dell'anno precedente, il B. s ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Marino Berengo
Carlo Capra
Marino Berengo è stato uno dei più autorevoli storici italiani della seconda metà del 20° secolo. Lo hanno contraddistinto il lavoro diretto e continuo sulle fonti, l’ampiezza [...] della vita pubblica e privata di una piccola città-Stato nell’ultimo periodo delle guerre d’Italia, tra 1520 e 1560.
Fin dalle prime pagine si fa innanzi al lettore il «pacifico et populare Stato», alla cui conservazione sono diretti tutti gli sforzi ...
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BACCHINI, Benedetto (al secolo Bernardino)
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Nacque a Borgo San Donnino il 31 ag. 1651 da Alessandro e Giovanna Martini di "onesta", ma impoverita famiglia. Passò l'infanzía e la giovinezza a Parma [...] nel 1692 ancora a spese del Roberti e dopo la sua morte lo continua con alcuni collaboratori per le annate 1693 (finita nel 1696), 1696 (stampata 1697) e 1697 (stampata 1698). Il Giornale è ora sempre più impegnato nel propagare il metodo critico ...
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BENCI, Antonio, detto il Pollaiolo
Marco Chiarini
Nacque a Firenze da Iacopo di Antonio e da monna Tommasa probabilmente tra il 1431 e il 1432. Il soprannome deriva - secondo una consuetudine fiorentina [...] 13 gennaio e il 2 febbr. 1469 (G. De Nicola, 1918) viene pagato per aver fornito l'armatura da torneo e i finimenti per la gualdrappa del cavallo, tutti d'argento sbalzato, dorato e con smalti, a Benedetto Salutati in occasione della giostra per il ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).