DONÀ (Donati, Donato), Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, in rio Terrà a Cannaregio, nel 1468, da Alvise del dottore e cavaliere Andrea e da Camilla Lion di Marino di Andrea. Nonostante la [...] che era stata promossa dal doge Gritti: fu completata l'ala orientale del palazzo ducale, elevata la Libreria Marciana, finita la Zecca; svanirono invece le speranze di quanti - a cominciare da P. P. Vergerio, che gli indirizzò un'entusiastica ...
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CENNI, Enrico
Fulvio Tessitore
Nacque il 20 nov. 1825 a Vallo della Lucania (Salerno) da Giovanni, sottointendente della provincia, e Marianna Bottino. Trasferito il padre, come intendente a Catanzaro, [...] C. si appella, con autonomo, inconsapevole eclettismo, al verum-certum vichiano inteso come sintesi della volontà umana storicamente finita e della ragione delle cose colte nel loro ordine eterno. Da essa scaturisce il dovere che, "retta intenzione ...
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BEGARELLI, Antonio
Silla Zamboni
Nacque a Modena verso la fine del sec. XV da mastro Giuliano fornaciaio.
La data di nascita si ricava dalla Cronaca del Lancilotto, in cui alla data 11 marzo 1524 il [...] portata avanti con molta lentezza e, dopo aver occupato gli anni estremi 'dell'attività dell'artista, non era ancora finita quando il B. morì il 28 dic. 1565 (Forciroli), ricevendo sepoltura nella stessa chiesa benedettina; i lavori furono continuati ...
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GAZZOTTI, Pietro
Andrea Merlotti
Nato a Modena nel 1635, dopo aver preso i voti fu al servizio dell'abate Vittorio Siri come "aiutante di studio" dal 1660 al 1668.
Tra la fine del 1646 e l'inizio del [...] seguito della Historia e l'opera (che avrebbe dovuto intitolarsi Historia delle guerre di Lodovico XIV) doveva già essere quasi finita nel 1698. In tale anno, infatti, su sollecitazione del duca Rinaldo, aveva trasmesso a Luigi XIV alcuni passi del ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] long temps en grand accessoire à l'inquisition à Rome".
Ma le disavventure del B. con l'Inquisizione romana non erano finite. Infatti, nel 1583, il B. è nuovamente nelle carceri di Roma sotto accusa d'eresia, condottovi insieme a due altri lettori ...
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FURINI, Francesco
Roberto Cannatà
Nacque a Firenze il 10 apr. 1603 da Filippo di Nicola e da Francesca di Lazzaro Rossi (Corti, 1971, p. 14). Suo padre, formatosi con Domenico Cresti, il Passignano, [...] importanza il disegno, a tal punto che il Baldinucci (IV, p. 636) ricorda che per il F. un'opera poteva considerarsi finita quando ne fossero stati condotti a termine i disegni preparatori. Il disegno fu dunque "punto di partenza e di arrivo" (Toesca ...
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LESSONA, Alessandro
Nicola Labanca
Nacque a Roma da Carlo, insigne giurista, e da Agnese Pirzio Biroli, il 9 sett. 1891. Il L. frequentò il liceo a Pisa dove il padre insegnava presso la facoltà di [...] "piano dell'Impero" che avrebbe dovuto rigenerare l'Italia finì per ingannare proprio chi l'aveva promosso.
La guerra era finita ma l'Etiopia non era affatto conquistata, come dimostrato dall'attentato a Graziani del febbraio 1937 (in quel caso il L ...
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CAPILUPI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Mantova, da Camillo e da Lucrezia da Grado, il 31 ag. 1531, in una tra le più cospicue famiglie della nobiltà cittadina, tradizionalmente assai legata ai Gonzaga. [...] del pontefice, indotto dapprima ad una totale condanna di Enrico di Navarra e dei suoi fautori anche cattolici e poi, sul finire del pontificato, incline ad una politica di accordi col Borbone.
Negli ultimi anni della sua permanenza a Roma il C. andò ...
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DOTTO DE' DAULI, Carlo
Alfonso Scirocco
Nacque a Roma il 27 ott. 1846 da Antonio, funzionario borbonico nato a Palermo da famiglia genovese trasferita in Sicilia, e da Sofia Rubino, fiorentina. Cominciò [...] conseguì il diploma di insegnamento per la storia e la geografia nelle scuole tecniche e normali. Con questo titolo ottenne, sul finire del 1878, la nomina a professore di italiano, storia e geografia presso il ginnasio comunale di Forlì ed esaudì il ...
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FORTEGUERRA, Bartolomeo
Giorgio Tori
Nato a Lucca precedentemente all'anno 1344, era figlio di Giovanni, detto Vanni di Iacopo. Non si conoscono fonti che ci forniscano notizie sulla sua giovinezza. [...] dal settembre, la lotta per il potere si fece più dura, sfociando in una serie di colpi di mano e di violenze, che finirono col travolgere il F. e le fortune del suo partito.
Nel corso della imborsazione della nuova "Tasca degli anziani" i Guinigi ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).