La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] che, se l'epoca che si è chiusa nel 1945 può essere chiamata ancora "europea", dopo d'allora l'eurocentrismo è finito, anche se le divisioni non sono davvero scomparse nel mondo. Ciò non toglie che certe linee generali di orientamento del pensiero ...
Leggi Tutto
FANO, Giorgio
Franco Laicini
Nacque a Trieste il 21 apr. 1885. Il padre Guglielmo, ebreo appartenente alla media borghesia e medico otorinolaringoiatra molto noto a Trieste, assicurava alla famiglia [...] insieme nell'Autobiografia del 1924. Insieme acquistarono una libreria che fu causa di forti contrasti sui metodi di conduzione, fin quando non venne ceduta interamente a Saba, ma, nonostante le divergenze, la loro amicizia non venne mai meno.
Questo ...
Leggi Tutto
DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] infine a privilegio" (ibid., p. 271), ma ne deve conservare gli altri, i "diritti o libertà civili", perché fin quando v'è "una società organizzata secondo il rapporto governanti-governati, il principio fondamentale dello Stato di diritto, cioè il ...
Leggi Tutto
sistema
sistèma [Der. del lat. systema, dal gr. sy´stema "insieme di cose", che è da synístemi "riunire"] [LSF] (a) Oggetto che, pur essendo costituito da più elementi interconnessi e interagenti tra [...] : v. calcolatori, sistemi di: I 402 d. ◆ S. dinamico: (a) [ANM] [MCC] s. di equazioni differenziali o di equazioni alle differenze finite del quale si studi l'evoluzione temporale: v. sistemi dinamici; (b) [ELT] s. di cui una o più parti si modifica ...
Leggi Tutto
matrice
matrice [Der. del lat. matrix -icis "utero, madre"] [LSF] Raro nel signif. di cosa da cui se ne trae un'altra, indica in genere, concret., la struttura principale di un corpo, nella quale eventualmente [...] la m. xM come la m. ottenuta moltiplicando per x ogni elemento della m. M; si tratta di un'algebra a base finita e associativa. ◆ [ANM] Analisi delle m.: concerne m. i cui elementi siano funzioni, anziché numeri. ◆ [ALG] Calcolo delle m.: lo stesso ...
Leggi Tutto
Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] libertà e la creatività dello spirito che il poeta sa di non poter realizzare adeguatamente in nessuna costruzione o realtà finita.
Indubbiamente c’è, in tutti questi pensieri e nel ricco e suggestivo svolgimento che i romantici ne hanno tratto, più ...
Leggi Tutto
Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] o eliminare connettivi e quantificatori in espressioni date. Una derivazione nel calcolo N di un’espressione A è una successione finita di espressioni ciascuna delle quali o è un’assunzione o è il risultato di un’applicazione della regola del terzo ...
Leggi Tutto
scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] , sia in campo gnoseologico sia dal punto di vista ontologico, e alla sua capacità di raccordarsi, come creatura finita, all’incommensurabile onnipotenza e assoluta libertà divina. Entra in crisi la fiducia nella continuità e nella stabilità del ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] fisica), e si erge per quanto può verso la realtà divina, rimuovendo da essa ogni attributo proprio della realtà finita; in tutti i casi, protagonista è sempre la ragione nelle sue varie possibilità conoscitive (Boezio, De Trinitate, VI; Philosophiae ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] la sua fortuna raggiunse livelli più alti in Europa che in Inghilterra: in Francia e nei Paesi Bassi, Bacon fu molto conosciuto fin dai primi anni Venti, e non solo per il Novum organum e il De dignitate et augmentis scientiarum, ma anche per le ...
Leggi Tutto
finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).