I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] fronte non a una lingua appresa dai libri, ma all’idioma parlato dell’uso vivo e contemporaneo. Non è un caso che fin dall’inizio Montaigne metta in relazione il suo italiano con l’esperienza diretta dell’oralità: «Assaggiamo di parlar un poco questa ...
Leggi Tutto
GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] . Profilo linguistico dell'Italia centro-meridionale, San Severo 1995, ad indicem; P. D'Achille, "A Paolo, e falla finita!". Una nota sull'aallocutivo nel romanesco e nell'"italiano de Roma", in Contributi di filologia dell'Italia mediana, IX (1995 ...
Leggi Tutto
Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] -27C°); forti escursioni termiche annuali e giornaliere. Richiamate dalle basse pressioni dell’interno, spirano frequenti brezze da N, note fin dall’antichità come venti etesi; da S-SO soffia invece spesso impetuoso il khamsin, vento caldo, carico di ...
Leggi Tutto
SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] . Le idee di un Cassirer, per es., sono in fin dei conti le medesime idee innovative e tutt'altro che metafisiche fatto è che nel suo dispositivo di base, quale si manifesta negli autori fin qui citati, è in gioco non il linguaggio come tale o l' ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] ibridata, con il materialismo che si intrecciava con l’idealismo, sicché non è poi strano che alla fine Capuana abbia finito per abbracciare lo spiritualismo, nel momento in cui la crisi del positivismo spinse Ferdinand Brunetière, a metà degli anni ...
Leggi Tutto
Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] più volte i 12 tasti del cellulare, i limiti di spazio e la difficoltà (rapidità) di esecuzione sono stati considerati, fin dall’inizio, le prime cause della nascita del cosiddetto linguaggio degli SMS: da ciò deriva la particolare attenzione per gli ...
Leggi Tutto
Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] prati e pascoli e circa il 50% da foreste. Si tratta peraltro di superfici enormi in termini assoluti: i soli cereali, coltivati fin oltre il limite della taiga, coprono circa 40 milioni di ha; la R. è il primo produttore mondiale di orzo e avena e ...
Leggi Tutto
Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] l'universo cui intende riferirsi il nostro vocabolario teorico non è (come non pare essere) un universo popolato da un numero finito di entità, ma è invece un universo popolato da un numero di entità infinito per almeno uno qualunque dei motivi prima ...
Leggi Tutto
finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).