BAUCARDÈ (Beaucardé, Bocardé, Boccardé, Boucardé, Bouccardé), Carlo
Leila Galleni Luisi
Nacque a Firenze il 22 apr. 1826 da padre francese, forse di nome Stefano il quale si trovava in quella città [...] una lunga stagione che lo occupò fino all'aprile del 1855. Cantò poi con la moglie a Genova e a Bologna. Ma, col finire del 1855, ebbe termine anche il periodo di trionfi: ai primi di dicembre, infatti, una scrittura per il Teatro Gallo di Venezia fu ...
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DEL MONACO, Mario
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 27 luglio 1915 da Ettore, funzionario dell'amministrazione comunale, e da Flora Giachetti che, dotata di una bella voce e di un naturale talento [...] forgiare una sua voce, una sua tecnica personale che si espandeva con generosa ampiezza di volume, varietà timbrica e fin dagli esordi fu sostenuta da un fraseggio scandito e autorevole. Fu protagonista acclamato d'un repertorio vasto e oneroso, che ...
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CONFORTI (Conforto), Giovanni Luca
Mauro Macedonio
Nacque a Mileto (Catanzaro) intorno al 1560. Mancano notizie attendibili circa gli anni giovanili: sappiamo comunque che nel 1580 venne aggregato, [...] cantus supra librum", che è contrappunto improvvisato, e la composizione, per la quale coniò l'espressione "res facta" (cosa finita).
Il Fétis non sembra apprezzare le novità adottate dal C., definendo "ridicolo" l'inserimento del trillo nel canto da ...
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PEDRINI, Paolo Filippo Teodorico
Stefania Nanni
PEDRINI, Paolo Filippo Teodorico. – Nacque il 30 giugno 1671 a Fermo, primo dei sei figli di Giovanni Francesco, notaio e pubblico archivista, e di Maria [...] , grazie alla fisionomia giuridica extraterritoriale, sfuggì poi alle requisizioni imperiali.
Con il nuovo imperatore l’era della tolleranza era finita, e la chiesa cattolica in Cina si avviava a una nuova età: il 12 gennaio 1724 Yongzheng dispose la ...
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LORENZANI, Paolo
Saverio Franchi
Nacque a Roma il 5 genn. 1640 da una famiglia di artisti (ottonai e medagliari). Il padre, Giovanni Antonio, era nativo di San Terenzo (Sarzana); la madre, Lorenza Baratta, [...] . Per i gusti della corte francese la presenza del L. era in aperta controtendenza rispetto alla linea imposta da G.-B. Lully fin dal 1666, quando, con l'appoggio di J.-B. Colbert, aveva persuaso Luigi XIV a bandire lo stile musicale italiano: il L ...
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BASIOLA, Mario
Mauro Bucarelli
Nato ad Annico (Cremona) il 12 luglio 1892 da Alessandro, artigiano cestaio, e da Marta Milanesi, passò la giovinezza dedito ai lavori nei campi senza ricevere un'istruzione [...] per soldati feriti (spesso organizzati nella sua villa di Annico) che avevano caratterizzato l'inizio della sua carriera.
Finita la guerra l'attività del B. andò diminuendo d'intensità concentrandosi per lo più in teatri di provincia: nell ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] sospetto negli organi di sorveglianza dell'imperial regio governo austriaco, nelle cui mani, da pochi mesi, finita la Repubblica aristocratica e la breve esperienza della Municipalità democratica provvisoria del 1797, si trovava Venezia. Espulso ...
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BERIO, Luciano
Giorgio Pestelli
Nato il 24 ottobre 1925 a Oneglia (Imperia), era figlio e nipote di musicisti: il nonno Adolfo era stato organista e compositore di pagine sacre e pezzi strumentali, per [...] di anonimi siciliani e di Jacopo da Lentini (due di esse finiranno nei Folk songs del 1964); né sfuggì al giovane musicista l un suono variamente articolato nello spazio d’ascolto, sperimentato fin dal 1955-56 con Allelujah I (poi ripreso in ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).