Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] cose cominciarono a slittare su un piano inclinato. Pio IX fin dal giugno 1859 sposò con l’enciclica Qui nuper una posizione sintetica la condanna di questi errori. Se ne parlava fin dal 1849, e qualcuno avrebbe voluto accompagnare questa iniziativa ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] a fuggire da Gerico (Gs 2,1-21); o la fuga di Assalonne, che aveva tentato di sottrarre il regno al padre Davide, finita bruscamente quando i suoi lunghi capelli si impigliano ai rami di un albero (2 Sam 18,9-15). Dal punto di vista stilistico queste ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] quella Ravenna capitale dei domini conservati dall'Impero tra le Alpi e lo stretto di Messina, che nel sec. V e fin quasi alla metà del VI era stata residenza, successivamente, degli ultimi imperatori nella parte occidentale dell'Impero, del primo re ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] a partire dal rinnovamento della loro cultura religiosa. I testi per la catechesi erano stati da sempre l'assillo del Sarto, fin dagli anni di Salzano. Era tornato sul problema nei sinodi convocati da vescovo e in vari interventi presso i confratelli ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] suscitati dalla tassa sul macinato?
Il primo è uno dei quesiti che si pone una commissione ministeriale, nominata a guerra appena finita dal ministro, generale Efisio Cugia, che lavora tra gennaio e marzo del 1867 con lo scopo di ridare efficienza al ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] Th. Schulz Bursians, Jahresber., 254 [1936], pp. 62-65). Non sorprende che il B. riprendesse tosto la via dell'Italia. Egli finiva per essere in Germania vittima di quell'antisemitismo che per tutta la vita aveva alimentato.
Al ritorno in Italia il B ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] , perdendo i suoi connotati storici, acquisì un nuovo valore, spesso attraverso una trasfigurazione in chiave apocalittica.
Bisogna precisarlo fin da subito: il ritratto satanico di Costantino non nasce con la Riforma radicale, ma deriva da una lunga ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di Piombino in mano agli Appiani, ma a lungo occupato prima dagli imperiali (1603-11) e poi dagli Spagnoli (1628-34), per finire da ultimo sotto i Ludovisi (1634). In posizione non stabile è anche il possesso della casa d’Este, che domina su Ferrara ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] da coloro i quali dall’altare e dal confessionale condannano la frode, i sotterfugi, le menzogne, le spese pazze, presto finisce col confondere le cose e gli errori degli individui [e] attribuirli alla dottrina e sentendosi scosso nella sua fede e ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).