frazione
frazióne [Der. del lat. fractio -onis, dal part. pass. fractus di frangere "rompere"] [LSF] Ciascuna delle parti in cui è diviso o è divisibile un tutto. ◆ Il rapporto fra due numeri interi, [...] componenti di una miscela, ottenuta mediante un frazionamento. ◆ F. continua: → continuo. ◆ F. decimale: quella il cui denominatore è una potenza finita intera di 10 e che quindi può essere scritta direttamente come numero decimale con un numero ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] ruolo di partito della stabilità e dell’ordine nella transizione evitando il ‘salto nel buio’. La Democrazia cristiana, cioè, assunse fin dall’inizio il ruolo di polo moderato all’interno però di un sistema incentrato sui grandi partiti di massa. Il ...
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Attributo di disciplina che utilizza nell’indagine teorica l’elaboratore elettronico come sistematico strumento di lavoro, per es. la meccanica c., la linguistica c.; si dice c. anche il procedimento che [...] P di grado r, la cui esistenza è assicurata dal teorema fondamentale dell’algebra. Pur essendo questo problema posto in dimensione finita, le sue soluzioni (le radici di P) non sono note in forma esplicita quando r>4 e servono dunque metodi ...
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stato
stato [Der. del lat. status -us "posizione stabile", da stare "stare fermo"] [LSF] Modo di essere, condizione nella quale si trova una sostanza, un corpo, un sistema: s. di quiete o di moto, s. [...] : lo stesso che s. aggregato. ◆ [MCQ] S. con larghezza finita, o s. metastabile: v. elettrodinamica quantistica: II 313 a. ◆ atomo: I 309 f. ◆ [MCQ] S. metastabile con larghezza finita: v. elettrodinamica quantistica: II 313 a. ◆ [MCS] S. misto ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] k1v1+k2v2)=k1f(v1) + k2f(v2), formano a loro volta uno s. vettoriale V* detto lo s. duale di V; se V ha dimensione finita n, anche V* ha la stessa dimensione n.
Dati due s. vettoriali qualunque Vn, Vm, di dimensioni rispettive n, m, entrambi su K, il ...
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predicibilità Il fatto di poter essere conosciuto anticipatamente. La possibilità di predire, almeno in linea di principio, il futuro con precisione arbitraria è stata considerata per molto tempo una [...] di saper integrare le equazioni del moto senza errori (dovuti, per es., alla discretizzazione del problema e alla precisione finita del calcolatore) rimane sempre il problema delle condizioni iniziali. Lo stato dell’atmosfera a un dato istante non è ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] Kyrie tutta la forza delle loro voci poderose, facevano tremare la Madonna nella sua nicchia aperta in fondo all’abside […]. A Messa finita, il prete rientra; ma il popolo non si muove. Padò il fabbriciere, dal coro, apre le tende rosse a guardare la ...
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misura
misura [Der. del lat. mensura, dal part. pass. mensus di metiri "misurare"] [LSF] Il valore di una grandezza, espresso come rapporto tra la grandezza data e un'altra grandezza della stessa specie [...] delle m. di Dirac relative ai punti: v. misura e integrazione: IV 2 d. ◆ [ANM] M. concentrata, discreta, diffusa, completa, σ-finita: v. misura e integrazione: IV 2 c. ◆ [MCS] M. condizionale: v. caos: I 497 d. ◆ [ANM] M. definita da una densità ...
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semplice
sémplice [agg. Der. del lat. simplex -icis, comp. delle radici sem- "uno solo" e plec- di plectere "allacciare", plicare "piegare", ecc.] [LSF] Che è costituito di un solo elemento e non può [...] di un'equazione f(x)=0, una radice a, cioè soddisfacente la relazione f(a)=0, tale che limx→a[f(x)/(x-a)] sia un numero finito non nullo; se l'equazione è algebrica, ciò significa che f(x) è divisibile per (x-a) ma non per (x-a)2. ◆ [ALG] Rapporto s ...
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titolazione In chimica, il procedimento mediante il quale si determina la quantità di una sostanza A presente in soluzione mediante aggiunta di una soluzione titolata (cioè a concentrazione nota) di un [...] essere rilasciata da una buretta, viene prodotta all’atto del suo impiego mediante elettrolisi: quando la t. è finita, dal numero dei coulomb passati per produrre la quantità necessaria di titolante si risale alla quantità della sostanza presente ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).