LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] il L. e Saraceni lavorarono almeno fino al 23 dic. 1616. Dal pagamento del 10 marzo 1617 risulta che i lavori erano finiti.
Contemporaneamente e dopo la sala regia il L. lavorò per il cardinal Farnese come attestano i pagamenti del 28 gennaio e del ...
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VICENZA
G. Lorenzoni
(lat. Vicetia)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata alla confluenza del fiume Retrone con il Bacchiglione.
Antica città romana, sede di municipium dal 49 a.C., V. a [...] pp. 8-11; 1988, pp. 247-279).
Secoli 4°-11°
Nel 1944 la cattedrale di V. subì gravi danni da un bombardamento aereo. Finita la guerra si procedette a lavori di sistemazione del complesso, con la scoperta di un'area archeologica al di sotto dell'od ...
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COPPEDÈ, Mariano
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 14 ag. 1839, da famiglia di condizioni assai modeste, quattordicesimo figlio del sarto Luigi e di Assunta Masini. La sua biografia, quale ci è tramandata [...] .
Partecipò volontario alle campagne del '59 e '60 guadagnandosi una medaglia al valore ed altre onorificenze. A guerra finita, fu nuovamente a Firenze dove, ritornato al lavoro "con tenacia ed intensa volontà", nel '65 sposò Antonietta Bizzarri ...
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Metodo di stampa con matrice piana che utilizza un procedimento fisico-chimico, basato sulla repulsione fra acqua e sostanze grasse; la selezione dell’immagine avviene umidificando le zone bianche, che [...] la superficie della pietra. La stampa era effettuata in passato con torchi a mano, poi anche su macchine piane litografiche. Finita la tiratura, la pietra può essere riutilizzata dopo pulitura con pomice e altri abrasivi. Le stampe a più colori si ...
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INTERGUGLIELMI, Elia
Gaetano Bongiovanni
Nacque nel 1746 a Napoli dove è documentato già nel 1762 in qualità di disegnatore e modellatore nel Real Opificio di pietre dure (González Palacios, p. 145). [...] 'Annuncio a s. Anna esiste il bozzetto (Alcamo, coll. privata: Bongiovanni, 1996-97), in cui, in rapporto all'opera finita, l'I. rivela un pittoricismo sciolto e una maestria nell'uso del colore davvero notevoli. Inoltre un nostalgico richiamo alla ...
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DEL TASSO, Giovambattista
Marco Collareta
Figlio di Marco di Domenico (per il quale v. voce Del Tasso, famiglia), nacque a Firenze nel 1500. Chiamato dai contemporanei semplicemente Battista del Tasso [...] in Lasca [Le cene, p. 105] e l'esplicita dichiarazione di Vasari [Vite VII, p. 203]; il soffitto è ricordato come opera finita in un sonetto di N. Martelli, pubblicato da Heikamp, 1957, pp. 153 s., ma già menzionato dal Martelli stesso [1546, c. 29v ...
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BRUNELLESCHI, Umberto
Giuseppe Selmo
Figlio di Pietro e di Benedetta Cappelli, nacque a Montemurlo il 21 giugno 1879. Studiò pittura e scultura all'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida [...] della guerra l'umanità ritrova le pure gioie della vita, Trieste 1918, esposto a Parigi al Salon nel maggio 1920). Finita la guerra, si stabilì definitivamente a Parigi, continuando a occuparsi di allestimenti scenici: per le Folies Bergère, per il ...
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DADDI, Cosimo
Andrea Muzzi
Nacque presumibilmente a Firenze dopo la metà del sec. XVI: nel 1575 era già a Volterra a dipingere le armi del Comune sulle spalliere delle sedie del Consiglio (Cinci, 1885). [...] . 1618), e nella volta affreschi, molto ridipinti, con Storie di s. Lino.
L'attività artistica del D. è caratterizzata, fin dalle prime opere note, da un monotono repertorio di composizioni, svolte in un'atmosfera dimessa e con forte semplificazione ...
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PASIFE (Πασιϕάη)
L. Vlad Borrelli
Figlia di Helios e di Perseis (o di Crete), sorella di Aietes e di Circe, sposa di Minosse, regina di Creta. Divinità della luce, ipostasi della luna, come rivela anche [...] del mito: Dedalo che mostra a P. un modellino della giovenca, l'artista al lavoro e infine dinanzi alla sua opera finita in cospetto della regina (Casa dei Vettii, Stanza di Issione, ecc.). Il medesimo gusto ricorre in un rilievo di Palazzo Spada ...
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Canova, Antonio
Stella Bottai
L'artista che fa rivivere le sculture della Grecia antica
Vissuto a cavallo fra Settecento e Ottocento, lo scultore Antonio Canova, come molti suoi contemporanei, reputava [...] (o meglio nella gipsoteca, parola composta proveniente dal greco che vuol dire appunto "luogo di conservazione dei gessi") di Possagno.
Finita la scultura in marmo, Canova ne strofina la superficie con la pietra pomice e la ricopre di cere o tinture ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).