DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] 1462 (e forse anche altre volte) fu inviato ambasciatore al papa Pio II a Roma. Ma l'incarico pubblico più importante ricoperto fin dal 1452 dal D. fu quello di cancelliere della Repubblica: un incarico non politico e che non si esplicava nel governo ...
Leggi Tutto
DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] Giovanni Brancaccio. Eduardo e il D. recitavano sul set, a Roma, di giorno, provavano, sul palcoscenico, a Napoli, di sera. Finita la lavorazione del film, durata poco più di 20 giorni, i due fratelli poterono dedicarsi al debutto che avvenne la sera ...
Leggi Tutto
DELLA TORRE (Dalla Torre, De Turri, Torre), Raffaele
Rodolfo Savelli
Nacque postumo a Genova nel 1579. Il padre Raffaele, imprenditore commerciale con rapporti a Firenze, Messina e Napoli, morì il 22 [...] . e gli Excursus, Genuae 1642). Non furono solo le dimensioni a scontentare i protettori e i Collegi. L'opera era sostanzialmente finita nel 1640, e per diversi mesi una commissione la lesse e ne discusse; già stampata fu però trattenuta; si volevano ...
Leggi Tutto
MAURO da Leonessa
Stefania Nanni
MAURO da Leonessa (al secolo Vincenzo Nardi).
Nacque il 10 maggio 1883 a San Clemente, frazione di Leonessa nel Reatino, da Sante Nardi e da Maria Ceci.
Sulla scia delle [...] Mauro da Leonessa, nome che segnò da quel momento ogni sua attività di studioso, pubblicista, oratore.
Nel frattempo, finita la guerra in Europa e riordinato l’universo delle missioni africane, i cappuccini d’Abruzzo attraverso il provinciale Filippo ...
Leggi Tutto
DIPOLDO di Schweinspeunt (Diopuldus, Diubuldus, Diopaldus, Theobaldus, Tebuldus, Tiboldus de Suinespont, de Rocca Archis, di Acerra)
Norbert Kamp
Nacque intorno al 1160-65 da una famiglia tedesca di [...] doveva ancora tener conto di lui, ma rese al tempo stesso evidente che, la sua politica di accordo con il papa era finita.
Nei primi mesi del 1208 una coalizione tra i nobili della parte meridionale dello Stato pontificio e alcuni vassalli dell'abate ...
Leggi Tutto
BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] fu partecipe della reazione all'astrattezza neogrammatica e fin dai primi studi sperimentò la possibilità di una su Trieste e l'Istria (Torino 1915) é, a guerra finita, dette del suo atteggiamento una nuova testimonianza in una "lettera glottologica ...
Leggi Tutto
LANFREDINI, Giovanni
Marco Pellegrini
Nacque a Firenze nel 1437 da Orsino di Lanfredino e da Ginevra di Piero Capponi, nel quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago.
La sua giovinezza - tipica di un [...] di cui il L. aveva dato prova convinsero Lorenzo ad assegnargli, quando ancora la guerra di Ferrara non era finita e minacciava di trascinarsi improduttivamente, la legazione di maggior peso nel sistema di alleanze fiorentino: l'ambasceria a Napoli ...
Leggi Tutto
CHIALA, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nato ad Ivrea il 29genn. 1834 da Giovanni, direttore delle poste locali, e da Marianna Giordano, aveva compiuto gli studi secondari in seminario per iscriversi poi [...] campo del moderatismo di Destra. Significativamente il C. stesso, fin dal primo numero, dedicava un articolo a C. Balbo, al quartier generale di A. La Marmora, e a guerra finita rimase al comando generale del corpo di Stato Maggiore. Divenuto ormai ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Bonaventura Cavalieri
Enrico Giusti
Dopo un periodo di assimilazione della matematica classica, che si era protratto per tutto il secolo precedente, il Seicento è caratterizzato da un intenso lavoro [...] somma degli angoli del triangolo e due angoli retti: A=α1+α2+α3−π.
Il Directorium generale uranometricum era già pronto fin dal 1630, ma la peste che allora infuriava in Italia e la lentezza delle operazioni di stampa ne ritardarono la pubblicazione ...
Leggi Tutto
GONZAGA, Vespasiano
Nicola Avanzini
Nacque a Fondi, nel Regno di Napoli, il 6 dic. 1531. Suo padre era Luigi (detto Rodomonte per la sua prestanza fisica), figlio di Ludovico, signore di Sabbioneta, [...] da deciderli a trattare la resa. Caduta Ostia, il papa si decise a chiedere una tregua.
La guerra non era però ancora finita e il duca d'Alba, che aveva ordinato di rafforzare le opere di fortificazione nell'Italia meridionale, mandò nel 1557 il G ...
Leggi Tutto
finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).