LESSONA, Alessandro
Nicola Labanca
Nacque a Roma da Carlo, insigne giurista, e da Agnese Pirzio Biroli, il 9 sett. 1891. Il L. frequentò il liceo a Pisa dove il padre insegnava presso la facoltà di [...] "piano dell'Impero" che avrebbe dovuto rigenerare l'Italia finì per ingannare proprio chi l'aveva promosso.
La guerra era finita ma l'Etiopia non era affatto conquistata, come dimostrato dall'attentato a Graziani del febbraio 1937 (in quel caso il L ...
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CAPILUPI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Mantova, da Camillo e da Lucrezia da Grado, il 31 ag. 1531, in una tra le più cospicue famiglie della nobiltà cittadina, tradizionalmente assai legata ai Gonzaga. [...] del pontefice, indotto dapprima ad una totale condanna di Enrico di Navarra e dei suoi fautori anche cattolici e poi, sul finire del pontificato, incline ad una politica di accordi col Borbone.
Negli ultimi anni della sua permanenza a Roma il C. andò ...
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DOTTO DE' DAULI, Carlo
Alfonso Scirocco
Nacque a Roma il 27 ott. 1846 da Antonio, funzionario borbonico nato a Palermo da famiglia genovese trasferita in Sicilia, e da Sofia Rubino, fiorentina. Cominciò [...] conseguì il diploma di insegnamento per la storia e la geografia nelle scuole tecniche e normali. Con questo titolo ottenne, sul finire del 1878, la nomina a professore di italiano, storia e geografia presso il ginnasio comunale di Forlì ed esaudì il ...
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FORTEGUERRA, Bartolomeo
Giorgio Tori
Nato a Lucca precedentemente all'anno 1344, era figlio di Giovanni, detto Vanni di Iacopo. Non si conoscono fonti che ci forniscano notizie sulla sua giovinezza. [...] dal settembre, la lotta per il potere si fece più dura, sfociando in una serie di colpi di mano e di violenze, che finirono col travolgere il F. e le fortune del suo partito.
Nel corso della imborsazione della nuova "Tasca degli anziani" i Guinigi ...
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BORBONE, Giacomo di
Peter Partner
Conte della Marche, nacque intorno al 1370, maggiore tra i figli di Giovanni I di Borbone e di Caterina di Vendôme. Nel 1395 partecipò alla crociata, militando sotto [...] , da cui raggiunse Venezia e quindi Treviso. Qui rimase almeno fino al 16 maggio 1421, ma ormai la sua avventura italiana era finita. Nel 1426 egli era tornato alla corte di Francia, dove si fregiava del titolo di re di Napoli.
Dopo la morte della ...
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BENEDETTI, Giulio (Arrigo come nome d'arte dal 1933)
Renato Bertacchini
Nacque a Lucca il 10 giugno 1910, da Luigi, rappresentante di commercio e Linda Agatoni; la madre, donna forte e volitiva, contava [...] Il ragazzo Rinaldo, che è stato partigiano sulle montagne toscoemiliane, capita nel 1945 a Roma; qui la guerra è finita e sono cominciati gli intrighi, i compromessi, la cattiva politica. Allora gli scatta dentro, bruciante, inarrestabile, il "vento ...
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BAROZZI, Francesco
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Nacque a Candia il 9 ag. 1537 da Iacopo, nobile veneziano, e da Fiordiligi di Nicolò Dorro, di Rettimo. Ebbe come maestro di latino e greco Andrea Doni; più tardi frequentò lo [...] vel quintus liber, sive complementum Cosmographiae, dava notizia Giovanni degli Agostini scrivendo: "come opera già composta e finita, promette il B. di pubblicarla successivamente alla sua Cosmographia di già impressa, ma siccome non è avvenuto a ...
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PANICONI, Mario
Alessandra Capanna
PANICONI, Mario. – Nacque a Roma il 1° maggio 1904, da Enrico e da Angela Nazzari.
Discendeva da una famiglia di architetti: il nonno, Giacomo, che aveva lavorato [...] progetto di massima e si recava a Roma una volta al mese, e i romani, che sviluppavano l’idea fino al dettaglio.
Finita la guerra, la ricostruzione non fu solo una necessità materiale, ma anche un obbligo morale. Si trattava di ricominciare da capo ...
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GIUDICI, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 17 genn. 1766 da Carlo Maria e da Giuseppa Lomeni. Cresciuto in un ambiente familiare benestante e aperto ai contatti con il mondo degli artisti [...] una "preziosa collezione di cose manzoniane" (Manzoni, Tutte le opere, I, p. 850), poi in parte dispersa, in parte finita alla Biblioteca Braidense di Milano.
Nel 1848, all'indomani dell'insurrezione milanese, il G. fu prima mantenuto dal governo ...
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COLOMBO, Michele
Francesco Tateo
Nacque il 5 apr. 1747 a Campo di Pietra, frazione di Salgareda (Treviso), da lacopo e da Francesca Carbonere. Educato inizialmente dal sacerdote del villaggio, gli si [...] conte (il quale nel 1861 verrà ucciso dal giovane, finito poi in manicomio). A Conegliano il C. partecipò alle Morì à Parma nel.giugno del 1838, dopo essere stato già quasi in fin di vita nel novembre del 1835.
Fonti e Bibl.: Alcuni Ricordi del ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).