CORBERA, Calcerando
Pietro Burgarella
Nacque tra la fine del 1559 e i primi del 1560, probabilmente a Palermo, da Antonio barone di Miserendino e da Elisabetta Scavuzzo.
Fu il primogenito di una famiglia [...] ). Eufrosina non curò di fare trasportare in Sicilia il corpo del marito che fu seppellito a Malta.
Se era finita la vita del povero C. non erano però finiti i drammi legati al suo nome e alle sue vicende. Quale che sia la verità sulla sua morte, è ...
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CAPPELLO, Pietro Andrea
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 30 marzo 1700 da Pietro Girolamo e da Isabella Grimani. Il prestigio del padre, che aveva ricoperto importanti cariche nello Stato, lo aiutò nella [...] , di non uscirne, non scrivere o ricevere visite se non di parenti stretti. Ormai la sua carriera politica era finita anche se la vicenda non ebbe ulteriori sviluppi; qualche anno più tardi fu richiamato dall'esilio, nominato podestà e vicecapitano ...
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PEPE DIAZ, Luigi
Federica De Rosa
PEPE DIAZ, Luigi. – Nacque a Napoli il 25 settembre 1909 da Augusto Pepe e Flora Diaz. La madre, di origine spagnola e maestra elementare come il padre, era cugina [...] ), alla galleria Il Bilico di Roma (1968, presentazione di Mario Valsecchi) e alla galerie Jeanne Wiebenga di Losanna (1969).
Sul finire degli anni Sessanta riprese a dipingere con costanza e provò a far uscire la sua arte dai circuiti ufficiali ...
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BOSCOLI, Antonio
Franco Cardini
Nacque a Firenze, da Francesco di Giachinotto, nella seconda metà del 1427 o, al massimo, all'inizio dell'anno successivo (giacché il padre nella sua portata consegnata [...] Ottaviano e a convincerlo a ritirarsi in territorio fiorentino con la promessa di un buon appannaggio. La cosa era dunque finita bene per Firenze, e l'unico a rimetterci fu il Ridolfi, che la Signoria fiorentina dovette richiamare e sostituire con ...
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CIANETTI, Tullio
Claudio Moffa
Nato ad Assisi il 20 luglio 1899 da Francesco e Matilde Falchetti, primogenito di quattro figli, rimase a soli sei anni orfano del padre, piccolo proprietario terriero [...] in una qualche svolta del regime che favorisse la sua linea "statalista"), il C. ne votò il 25 luglio la mozione. Finita la seduta, scrisse una lettera a Mussolini, nella quale dichiarava il suo pentimento e il ritiro del suo voto. Grazie a questo ...
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D'AURIA, Giovan Domenico
Francesco Abbate
"Fra quelli che uscirono dalla scuola del nostro famosissimo Giovan da Nola, certamente annoverar si deve Domenico D'Auria per lo migliore". Così si esprime [...] : agli eredi viene infatti effettuato un pagamento per la tomba di Fabrizio Brancaccio, lasciata incompiuta dal D. e finita, poi da Geronimo, aiutato probabilmente dai suoi soci, e nel settembre dello stesso anno Bernardino Rota continua a versare ...
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GIOVENONE
Simone Baiocco
Famiglia di artisti nota a partire dai primi anni del Cinquecento e al centro per oltre un secolo delle vicende figurative vercellesi; la fitta documentazione disponibile (Colombo; [...] essi fratelli etiamdio durante la vitta d'esso messer Giuseppe se ne possi ad ogni richiesta prevalere ed aggiutarsi […] et finita la morte d'esso messer Giuseppe[…] s'abbiano detti dissegni a partire fra detti messer Amadeo e messer Paulo se saranno ...
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BIRAGO, Giacomo Antonio
Roberto Zapperi
Nacque a Milano in data imprecisata, probabilmente nei primi anni del sec. XVI, da Cesare e Laura Francesca Della Torre.
Diversamente dai fratelli Ludovico, Carlo [...] stato iniziato effettivamente, allo stato attuale delle ricerche, non è dato sapere. È lecito tuttavia supporre che la cosa sia finita nel niente e che il B. sia rientrato presto nella sua libertà, a giudicare almeno dalle più tarde testimonianze del ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] all'accanimento posto dagli Slavi, che avevano passato il Danubio negli ultimi mesi del 550, nello spingersi, tutto devastando, fin sotto la capitale. Solo nelle sue vicinanze la loro furia poté essere rintuzzata e ricacciata, nella primavera del 551 ...
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CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] apostolicus" è quasi certamente Vigilio), che condannò i tre capitoli nell'aprile 548, è da assumere o che il lavoro sia stato finito nei primi mesi del 548 o che C. si sia dimenticato della frase compromettente di 138, 24 quando redasse più tardi la ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).