La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] del "mito" di Venezia, per il quale v. Elisabeth Crouzet-Pavan, "Sopra le acque salse": espaces, pouvoir et société à Venise à la fin du Moyen Âge, I-II, Rome 1992.
6. "E mi condussero lungo la grande strada che essi chiamano Canal Grande, ed è ben ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] grosso in modo che non si allontanasse troppo da quello reale. Finiva così il predominio del grosso d'argento e trionfava il ducato d pubblico, oltre il 5% al tasso reale, aveva finito con il superare quello delle colleganze.
I rendiconti sulle ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] ad alta voce l'avrebbero infastidito facendogli nel contempo percepire che l'Europa in cui si è collocato il suo vivere viaggiando è finita, che non c'è più il bel mondo, che non c'è più la dolcezza del conversare. Tutto ciò fa parte del vecchio ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] au a eu e uo a üe. Precede nel tempo la metafonia di a che ricorre già nei primi testi; dove quest'azione non si esplicò fin d'allora, essa agisce a distanza di tempo, durante il periodo medio-tedesco (ä); una voce importata nel sec. XIII dal polacco ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).