frazione
frazióne [Der. del lat. fractio -onis, dal part. pass. fractus di frangere "rompere"] [LSF] Ciascuna delle parti in cui è diviso o è divisibile un tutto. ◆ Il rapporto fra due numeri interi, [...] componenti di una miscela, ottenuta mediante un frazionamento. ◆ F. continua: → continuo. ◆ F. decimale: quella il cui denominatore è una potenza finita intera di 10 e che quindi può essere scritta direttamente come numero decimale con un numero ...
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LOGICA E INFORMATICA
Carlo Cellucci
I. McCarthy (1963) afferma che è ragionevole sperare che le relazioni tra l'i. e la l. matematica nel prossimo secolo saranno altrettanto fruttuose di quelle tra [...] in Q; (λx·M)N si dice un β−contraendo e [N/x] M si dice il suo contratto. Se Q si ottiene da P con una successione finita (anche vuota) di β−contrazioni e cambi di variabili vincolate, allora si dice che P si β−riduce a Q, e si scrive P ▷β Q. Per es ...
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Equazioni funzionali
JJacques Louis Lions
di Jacques Louis Lions
Equazioni funzionali
sommario: 1. Motivazione ed esempi. 2. Definizione delle soluzioni. 3. Il metodo della trasformazione di Fourier; [...] N dell'operatore A per condizioni al contorno Bju = 0, cioè
N = {u ∣ Au = 0, Bju = 0 su Γ, ∀ j},
ha dimensione finita, al pari del nucleo N* del problema aggiunto. L'indice del problema è χ = dim N − dim N*. Il problema riguardante l'‛invarianza dell ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] in Greek and Medieval thought, New York, Lang, 1992.
Sylla 1981: Sylla, Edith D., William Heytesbury on the sophism 'Infinita sunt finita', in: Sprache und Erkenntnis im Mittelalter, hrsg. von Jan P. Beckmann, Berlin, W. de Gruyter, 1981, pp. 628-636 ...
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Numero
Walter Maraschini
Quantità che accompagnano da sempre la vita e la storia dell’uomo
Ci sono numeri ovunque: il numero delle pagine di questo libro, il recapito telefonico, il numero di targa, [...] può essere riscritto sotto forma di frazione o come somma di un numero naturale più una frazione propria. Se la parte decimale è finita, la procedura di conversione è semplice. Per esempio:
5,42 = 542/100 = 271/50 = 250/50 + 21/50 = 5 + 21/50.
Se la ...
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algebra non commutativa
Luca Tomassini
Sia F un campo, ovvero un corpo commutativo. Un insieme A è detto F-algebra (o algebra su F) se è uno spazio vettoriale sul campo F (per es., i campi ℚ, ℝ, ℂ dei [...] dall’insieme L(V) delle applicazioni lineari di uno spazio vettoriale V (su un campo F) in sé stesso; se V è di dimensione finita n, allora quest’algebra è isomorfa all’algebra delle matrici quadrate n×n a n righe e n colonne. Più in generale, non è ...
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Gli sviluppi dell'algebra generale, o astratta, che ormai può denominarsi a. senz'altro (il termine "a. moderna" tende a cadere in disuso), sono stati così vasti e varî negli ultimi anni da far parlare [...] 2, 3, ...). Si osservi che le fα possono a priori costituire anche una famiglia infinita, mentre ogni n = n(α) si suppone finito. Se si aggiunge l'ipotesi che un certo insieme (Σ) di uguaglianze, contenenti al 1° e al 2° membro espressioni costruite ...
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Attributo di disciplina che utilizza nell’indagine teorica l’elaboratore elettronico come sistematico strumento di lavoro, per es. la meccanica c., la linguistica c.; si dice c. anche il procedimento che [...] P di grado r, la cui esistenza è assicurata dal teorema fondamentale dell’algebra. Pur essendo questo problema posto in dimensione finita, le sue soluzioni (le radici di P) non sono note in forma esplicita quando r>4 e servono dunque metodi ...
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stato
stato [Der. del lat. status -us "posizione stabile", da stare "stare fermo"] [LSF] Modo di essere, condizione nella quale si trova una sostanza, un corpo, un sistema: s. di quiete o di moto, s. [...] : lo stesso che s. aggregato. ◆ [MCQ] S. con larghezza finita, o s. metastabile: v. elettrodinamica quantistica: II 313 a. ◆ atomo: I 309 f. ◆ [MCQ] S. metastabile con larghezza finita: v. elettrodinamica quantistica: II 313 a. ◆ [MCS] S. misto ...
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variazione
variazióne [Der. del lat. variatio -onis, dal part. pass. variatus di variare "variare", che è da varius "vario"] [MCC] V. asincrona: v. variazionali, principi: VI 457 c. ◆ [ASF] V. della [...] equatoriale: v. magnetismo terrestre: III 542 e. ◆ [MCC] V. isoenergetica: v. variazionali, principi: VI 458 c. ◆ [ANM] V. localmente finita: v. misura e integrazione: IV 4 c. ◆ [ANM] V. negativa e positiva: v. misura e integrazione: IV 2 f. ◆ [GFS ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).