Sorelle d’Italia: presenze e immagini femminili
Cecilia Dau Novelli
Sommario: Angeli del focolare o suffragette fra Otto e Novecento. Il primo femminismo - Le cattoliche ▭ L’emergere delle donne nella [...] una signora/ una con tante stelle nella vita/ non sono una signora/ una per cui la guerra non è mai finita». Per finire con la Nannini che celebrava la fine dell’amore romantico nell’anonimato della città contemporanea. «Questo amore è una camera a ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] stilistico, andò verificandosi sistematicamente solo in epoca tarda.Generiche e tuttavia ricorrenti nel tempo, le espressioni vas, attestata fin dal Lib. Pont., e ampulla, più frequente a partire dal sec. 11°, non sembrerebbero infatti aver rilevato ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] , perdendo i suoi connotati storici, acquisì un nuovo valore, spesso attraverso una trasfigurazione in chiave apocalittica.
Bisogna precisarlo fin da subito: il ritratto satanico di Costantino non nasce con la Riforma radicale, ma deriva da una lunga ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] da coloro i quali dall’altare e dal confessionale condannano la frode, i sotterfugi, le menzogne, le spese pazze, presto finisce col confondere le cose e gli errori degli individui [e] attribuirli alla dottrina e sentendosi scosso nella sua fede e ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).