CHERUBIN (Cherubini), Francesco
Silvio Tramontin
Nato a Venezia il 13 sett. 1838 da Antonio e Cecilia Previtali, abbracciò lo stato sacerdotale e fu insegnante di lettere e (1873) prefetto degli studi [...] mente calma il suo piano di condotta, attuarlo con prudenza e superare con destrezza gli ostacoli sino a causa finita". Nella stessa lettera il Trevisanato accennava ad "altre opere di pubblica utilità e ministero" alle quali contemporaneamente il C ...
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CANTONI, Raffaele
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Venezia il 29 febbr. 1896 da Enrico e da Emma Caravaglio. Si diplomò in ragioneria a Padova e si iscrisse nel 1913 alla scuola di applicazione per ingegneri [...] e cadde prigioniero degli Austriaci, ma riuscì a fuggire. Finita la guerra, fu attratto dal movimento dannunziano e nel 1919 e ad essa dedicò le sue migliori energie per quasi venti anni. Fin dal 1930, e forse anche prima, era noto in seno alla ...
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BARBARO, Ermolao
Gino Benzoni
Nacque a Venezia nel 1548, secondogenito di Marcantonio e di Giustina Giustinian. Il 12 febbr. 1596 Clemente VIII lo nominò coadiutore cum iure successionis del fratello [...] devastazioni provocate da questa guerra, specie nel Friuli meridionale, ritardarono sino al 18 luglio 1618, a contesa ormai finita, l'ingresso solenne del patriarca in Udine, ove però, al contrario del predecessore, non fissò la residenza, preferendo ...
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GIOVANNI da Prato
Franco Bacchelli
Nacque a Prato da Pietro dei Milanesi, in una famiglia di commercianti e negozianti, nei primi anni del XV secolo. Recatosi a studiare diritto a Bologna, tra il 1420 [...] allora alcune lezioni il Veronese, la cui scuola era, in realtà, il principale obiettivo polemico delle parole del frate. Finita la quaresima, G. scrisse una lettera (non conservata) a Guarino per spiegare meglio, probabilmente, le ragioni delle sue ...
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MAGALOTTI, Gregorio
Filippo Crucitti
Nacque a Roma nella seconda metà del Quattrocento da Giorgio Lorenzo, esponente di antica e nobile famiglia toscana stabilitasi a Roma nel secolo XIII, e da Marsilia [...] più volte reclamato l'oro necessario alla lavorazione senza mai riceverlo - decise di tenere per sé l'opera non finita e restituì l'anticipo di 500 scudi già percepito. Nell'autobiografia non mancò di rimarcare nell'atteggiamento del governatore ...
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FERONI, Giuseppe Maria
Matteo Sanfilippo
Nacque a Firenze il 30 apr. 1693 da Fabio, marchese di Bellavista, e Costanza Maria Della Stufa. Compì i suoi studi a Roma, dove ottenne il 15 genn. 1716 il [...] dei Vescovi e Regolari, di Propaganda Fide e dei Riti. Era ormai anziano, ma la sua ascesa non era ancora finita.
Nel 1758 partecipò al conclave che vide eletto Carlo Rezzonico e seppe sfruttare il proprio ascendente per sostenere la candidatura del ...
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FRANCESCO ORAZIO della Penna (al secolo Luzio Olivieri)
Elena De Rossi Filibek
Nacque a Pennabilli, nel Montefeltro, nel novembre del 1680, ultimo figlio del conte Orazio Olivieri e di una Francesca [...] si aggiunse due anni dopo Pho lha nas. Quando nel 1727 Khang chen nas fu ucciso, si scatenò una sanguinosa guerra civile, finita nel luglio 1728 con la vittoria di Pho lha nas, al quale furono affidati dall'imperatore cinese Yung chen tutti i poteri ...
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CRESCENZI, Pier Paolo
Irene Polverini Fosi
Della nobile famiglia romana, nacque a Roma nell'anno 1572 da Virgilio e da Costanza Del Drago, fratello di Giacomo, Vincenzo e Giovanni Battista. "Trascorse [...] esperto di archeologia cristiana, portano in fronte la dicitura in "Aedibus card. Crescenti". La maggior parte di questa raccolta è finita ad Oxford con i "marmora Arundelliana" ancor prima della morte del C. o poco dopo.
Acquistatosi fama di esperto ...
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DOLCIATI, Antonio
Raffaella Zaccaria
Le scarse notizie sulla vita del D. si ricavano principalmente dalla lettera prefatoria a una sua opera intitolata De tribus regulis s. Augustini. Si apprende così [...] è il Defestis mobilibus ac Astronomia clericali, composta nel 1508, iniziatasi a stampare nel 1513 a Reggio Emilia e finita a Firenze nel 1514. Questa trattazione, dedicata ad Egidio da Viterbo, inserendosi fra gli studi sulla riforma del calendario ...
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GREGORIO di Montesacro
Paolo Chiesa
Di lui sappiamo quasi esclusivamente ciò che egli stesso ci dice nell'epistola di dedica della sua opera più importante, il Peri ton anthropon theopysis, destinata [...] una fase più antica di elaborazione della raccolta; pur non potendosi considerare un manoscritto di lavoro, ma già una copia finita, in ragione della buona qualità della scrittura e del grado di elaborazione formale raggiunto dai testi, esso presenta ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).