Teatro
Dominique Fernandez
sommario: 1. La fine di un'epoca. 2. Pirandello apre la crisi del teatro drammatico. 3. Brecht impone il teatro epico. 4. Parentesi sull'Ottobre teatrale. 5. Il teatro dell'assurdo. [...] di boy-scouts, e, nella sua ottica, Ionesco ha ragione.
Ciò che può sembrare un limite, una povertà, si spiega con due motivi. Fin dal 1933 Brecht prese la via dell'esilio, e vi rimase per 15 anni. Più di ogni altro tedesco egli sentì l'urgenza di ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] un medesimo paese.
Bayle aveva voluto rispondere alla revoca dell'editto di Nantes nel 1685, un evento che ebbe ripercussioni fin oltre la metà del Settecento. Nell'Esprit des lois (1748) Montesquieu avvertiva che il sovrano non ha molto potere sulla ...
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Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] di ben altro tipo. In realtà, com’è ben noto, la Dc di De Gasperi non nasce come partito della Chiesa, ma finisce per accreditarsi come tale a fronte di altre ipotesi politiche per i cattolici (quella di un pluralismo dei cattolici tra vari partiti ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] (ho visto i ragazzi e gli ho parlato «ho parlato a loro»);
(c) l’uso di ne, nel parlato informale, tende ad attenuarsi fin a scomparire, salvo in casi ben definiti (essenzialmente frasi fatte, come non ne so niente, ecc.);
(d) l’uso di ci avverbiale ...
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L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] ciascun valore di A e si scriva, per ogni A-esima cifra di Ω, 0 se l'equazione diofantea con A ha un numero finito di soluzioni e 1 se ne ha un numero infinito. Il risultato è una successione binaria di 1 e 0, per esempio,
Ω = 0010010101001011010 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Alle origini della tecnologia moderna: Francesco di Giorgio e Leonardo da Vinci
Domenico Laurenza
Tecnologia e cultura nel Medioevo
L’emancipazione sociale e culturale degli ingegneri rinascimentali [...] -dedica a Federico da Montefeltro.
Ma da questo confronto emerge anche una differenza importante. L’Opusculum è un’opera finita, ben organizzata e avente tutte le caratteristiche di un testo pronto per una qualche forma di ‘pubblicazione’, anche se ...
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emissione
emissióne [Der. del lat. emissio -onis "atto ed effetto dell'emettere", dal part. pass. emissus di emittere "mandar fuori"] [LSF] Il fenomeno per cui un corpo (emettitore, sorgente), spontaneamente [...] è diminuita da Φ a un valore minore Φ∗, ma lo spessore di essa ha assunto un valore finito s, che l'elettrone ha una probabilità finita di attraversare, per effetto tunnel; l'accennata diminuzione dell'altezza della barriera influisce nel senso di ...
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vettoriale
vettoriale [agg. Der. di vettore "inerente a vettori"] [ANM] Analisi, o calcolo, v.: la parte della matematica che s'occupa degli algoritmi con i quali si opera sui vettori (a questi si applicano, [...] V quando ogni vettore v è esprimibile in modo unico come combinazione lineare di elementi di B. Se la base B è un insieme finito n si dice che V ha dimensione n, altrimenti V ha dimensione infinita. Per es., ha dimensione n lo spazio v. delle n-ple ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] 'etologia evoluzionistica, il meccanismo energetico non funziona e anzi non c è. Marcuse muove da altre premesse. Ma anch'egli finisce con il portarsi sulla linea di Reich, con un ragionare più elaborato e minor sfoggio di stravaganze. Se per Reich ...
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circuito
circùito [Der. del lat. circuitus, da circuire "andare intorno", comp. di circum "intorno" e ire "andare"] [ALG] Qualunque curva i cui punti siano in corrispondenza biunivoca con i punti di [...] concentrate, distribuite: c. le cui costanti, cioè le grandezze che lo caratterizzano, sono riferibili, rispettiv., a elementi finiti (è tale, per es., un c. elettrico ordinario, costituito da bipoli e reofori) oppure a elementi infinitesimi (per ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).