Pittore (Firenze 1449 - ivi 1494). Figlio di un artigiano (famoso per le acconciature femminili di ghirlande, donde il soprannome), il Gh., forse allievo di A. Baldovinetti, fu certo attento alle novità [...] mediceo, anche se non toccato dalle istanze intellettuali più avanzate. Ultimo rappresentante della tradizione pittorica fiorentina quattrocentesca, elaborò con felice vena narrativa un'arte caratterizzata da sapiente equilibrio formale e compositivo ...
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Sangallo, Giuliano e Antonio il Giovane da
Fabrizio Di Marco
Una famiglia di architetti rinascimentali
Giuliano e Antonio il Giovane da Sangallo fecero parte di una nota famiglia di artisti, artigiani [...] di Firenze.
Antonio, da impresario a progettista
Antonio, detto il Giovane per distinguerlo dallo zio, nato nel 1484 e fiorentino anch’egli, era il nipote di Giuliano e con lui fece le prime esperienze professionali, seguendolo a Roma alla corte ...
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MARCHESINI, Pietro, detto l'Ortolanino
Sandro Bellesi
Figlio di "un povero uomo che lavorava l'orto de PP. Gesuati di San Girolamo" (Tolomei), dall'attività del quale gli derivò in seguito il soprannome, [...] . Mazzi.
Oltre a opere non meglio qualificate e al momento sconosciute per la "S.S. Nunziata" (Gabburri), chiude la parentesi fiorentina del M., oggi nota, la tela con Alessandro Sauli per S. Carlo ai Barnabiti, eseguita nel 1741 e andata dispersa in ...
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Pittore (metà sec. 15º). Di lui ci rimangono due opere firmate e datate: la Madonna in trono col Bambino (1459) in S. Domenico a Bologna; e la Madonna con due santi e il Bambino (1461) nella National Gallery [...] di Londra, attorno alle quali la critica ha raccolto diverse altre pitture. La sua arte, essenzialmente tardo-gotica, risente l'influsso della scuola fiorentina e padovana, con elementi desunti dall'Umbria. ...
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Pittore (Volterra 1611 - Firenze 1689); allievo di M. Rosselli, risentì di Giovanni da San Giovanni, poi di Pietro da Cortona. Fu piacevole ed elegante decoratore: a Firenze, affreschi nella villa della [...] Petraia (dal 1636), nei palazzi Niccolini e Lanfredini, nella Sala delle Allegorie (1658) di palazzo Pitti. La Burla del piovano Arlotto (Firenze, Galleria Palatina) è un notevole esempio della pittura fiorentina in genere. ...
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GRISELLI, Italo (Italo Orlando)
Francesca Franco
Nacque il 10 ag. 1880 a Montescudaio (Pisa) da Oliviero e Angiola Berretti, agricoltori. Interrotti gli studi presso l'istituto di istruzione tecnica [...] iscrisse alla scuola libera del nudo presso l'Accademia di belle arti. Nel 1905 esordì alla LXXV Esposizione della Promotrice fiorentina dove espose busti ritratto di artisti e letterati con i quali era venuto in contatto, tra questi A. Palazzeschi e ...
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DELLI, Daniele detto Dello
Giovanna Damiani
Figlio di Niccolò, farsettaio, e di madonna Orsa, nacque a Firenze intorno al 1403 (Milanesi, 1873, p. 275; Condorelli, 1968, p. 198).
Notizie sulla vita [...] p. 206 (l. VI, f. 44); Il Libro di Antonio Billi [secc. XV-XVI], a cura di C. Frey, Berlin 1902, p. 49; [Anonimo fiorentino] Ilcodice Magliabechiano, cl. XVI, 17 [1537-1542], a cura di C. Frey, Berlin 1892, pp.95 s.; G.B. Gelli, Venti vite d'artisti ...
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GRICCI
Susanne Adina Meyer
Famiglia di modellatori attivi, nel XVIII secolo, nella Real Fabbrica delle porcellane di Capodimonte e in quella del Buen Retiro a Madrid.
Giuseppe, figlio di Matteo, nacque [...] 1719 e il 1721 (Stazzi, p. 64; Musella Guida, 1983, p. 101). Nulla si sa della sua prima formazione fiorentina; tuttavia nella sua produzione più tarda si riscontrano elementi stilistici e formali che fanno supporre la conoscenza di opere, presenti ...
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CISERI, Antonio
Ettore Spalletti
Nacque a Ronco sopra Ascona, in Canton Ticino, il 25 ottobre del 1821, da Giovanni Francesco e da Caterina Materni. Nel 1833 egli si trasferì a Firenze, condottovi dal [...] di Giuseppe per la chiesa di S. Maria delle Grazie a Firenze (1873-1875); il gruppo dei cinque quadri per la chiesa fiorentina del Sacro Cuore, oggi non più in loco (Apparizione del Sacro Cuore di Gesù alla beata Alacoque, 1875-1879; La Madonna di ...
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Pittore (Venezia 1518/1519 - ivi 1594), dovette il soprannome alla professione di tintore esercitata dal padre. Uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, fin dalle sue prime opere si nota [...] armonizzò la tradizione veneta di Giorgione e Tiziano, basata sulla funzione espressiva autonoma del colore, con la cultura fiorentina e romana, rivolte al ruolo primario del disegno. Di particolare rilievo nella sua produzione pittorica sono le tele ...
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fiorentina
s. f. [dall’agg. fiorentino]. – 1. Speciale contenitore usato per separare liquidi immiscibili, munito in basso di un sifone, attraverso il quale si scarica il liquido più pesante, in alto di un rubinetto, per l’uscita del liquido...