FANELLI, Francesco
Francesca Bertozzi
Nacque a Livorno l'8 marzo 1869 da Adamo ed Emilia Marchetti, entrambi di origine senese. Si trasferì nel febbraio 1879 a Castelnuovo Garfagnana. Conclusi gli studi [...] arditi colori, come nell'opera di grandi dimensioni Due fanciulle sul lago (cfr. I postmacchiaioli, 1993, fig. 50), esposta alla Promotrice fiorentina del 1899-1900 insieme con La sera e Ritorno dal lavoro. Per la villa Orlando a Torre del Lago e per ...
Leggi Tutto
GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] ), pp. 147-184; A. Smart, The dawn of Italian painting 1250-1400, Oxford 1978, pp. 47-87; B. Zanardi, Da Stefano Fiorentino a Puccio Capanna, in Storia dell'arte, 1978, n. 33, pp. 115-127; P. Scarpellini, Osservazioni su di una Crocefissione miniata ...
Leggi Tutto
CAMBRAY DIGNY, Luigi de
Raffaele Romanelli
Nacque il 14 febbr. 1778 a Firenze da Francesco Ignazio e da Anna Taddei. Entrato nel 1794 come apprendista nella amministrazione finanziaria granducale, si [...] del 7 e del 14 giugno 1827), da dove scriveva di aver "fatto formare i migliori frammenti" architettonici per l'Accademia fiorentina (Saltini, p. 97).
Fra le imprese editoriali del C., a parte la società tipografica da lui promossa nel 1803 con il ...
Leggi Tutto
COSINI (Chogini, Chusini, Qugini, Ceparelli, Cipparelli), Silvio (Silvio da Fiesole)
Maria Pedroli
Figlio di Giovanni e fratello di Vincenzo, nacque a Fiesole (Vasari, IV, p. 481) negli ultimi anni [...] e della loggia, i cui ornati intagliati con estrema nettezza dal fondo, quasi vi fossero applicati sopra, si rivelano di maniera fiorentina; il camino del salone dei Giganti in pietra nera con figure di Daci e, nel medaglione della cappa, il Mito di ...
Leggi Tutto
GHERARDO di Giovanni di Miniato
Ebe Antetomaso
Nacque a Firenze nel 1445 o 1446 da Nanni di Miniato di Gherardo, detto Fora, "scharpellatore", e da Domenica, figlia di Bartolomeo, calzolaio.
La data [...] critica.
Il percorso di maturazione artistica del giovane G. avvenne probabilmente nell'ambiente del cantiere dell'Opera del duomo fiorentino, con il quale il padre ebbe diversi contatti dal momento che ricevette un pagamento nel 1433 per non meglio ...
Leggi Tutto
GHEZZI, Domenico (Domenico di Bartolo)
Maria Elena Massimi
Nacque verosimilmente nel 1400 ad Asciano, vicino a Siena, dove si trasferì precocemente e svolse la sua attività di pittore tra il terzo e [...] una stanza del palazzo di Braccio Baglioni. In questo periodo di assenza da Siena va forse collocata la problematica attività fiorentina del G., cui Vasari attribuisce, nel quarto decennio, un'Annunciazione per la chiesa di S. Trinita e la pala dell ...
Leggi Tutto
GATTI, Annibale
Rossella Agresti
Figlio di Damiano, nacque a Forlì il 16 sett. 1827. Il padre, decoratore e freschista, intorno agli anni Trenta si trasferì a Firenze con la famiglia nella speranza [...] V che raccoglie il pennello a Tiziano (1858).
Il G. affrontò il settimo decennio come l'artista di punta in ambito fiorentino.
Con il trasferimento della capitale, Firenze era oggetto di un'intesa campagna edilizia. In questo contesto G. Poggi fu l ...
Leggi Tutto
FERRONI, Guido
Alexandra Andresen
Nacque a Siena il 19 febbr. 1888 da Ferruccio e Guglielma Nucci. Autodidatta, non seguì studi artistici regolari ma, stabilitosi a Firenze, frequentò la scuola libera [...] e nel 1956 partecipò alla Quadriennale romana.
Morì a Firenze il 21 apr. 1979.
Fonti e Bibl.: M. Tinti, in La Fiorentina primaverile (catal.), Firenze 1922, pp. 94 s.; La pittura in Romagna dalla seconda metà dell'800 ad oggi (catal.), Ravenna 1974 ...
Leggi Tutto
DALLE VEZE (Dalle Vieze), Cesare
Marina Venier
Figlio di Andrea, fu attivo a Ferrara nell'ultimo decennio del sec. XV e nella prima metà del XVI, come copista, miniatore, e anche legatore (Hermann, [...] miniatore che copista; infatti Isabella d'Este, da Mantova, scriveva ad Alfonso Trotti: "Mandiamovi lo alligato Petrarcha di stampa fiorentina, qual è molto corretto. Volemo che advertati M.ro Cesare a scriverlo a parola per parola, et littera per ...
Leggi Tutto
GONNELLI, Giovanni, detto il Cieco di Gambassi
Sandro Bellesi
Figlio di Dionigi, agiato produttore di bicchieri di vetro, e di Maria Maddalena Lotti di Castelfiorentino, il G. nacque a Gambassi (oggi [...] ibid. 1983, p. 804; L. Meoni, La chiesa di S. Felice in Piazza a Firenze, Firenze 1993, pp. 170, 194; Repertorio della scultura fiorentina del Seicento e Settecento, a cura di G. Pratesi, Torino 1993, I, pp. 48 s., 86; II, figg. 285-288; A. Spagnesi ...
Leggi Tutto
fiorentina
s. f. [dall’agg. fiorentino]. – 1. Speciale contenitore usato per separare liquidi immiscibili, munito in basso di un sifone, attraverso il quale si scarica il liquido più pesante, in alto di un rubinetto, per l’uscita del liquido...